Rally Valtiberina. Andreucci, Skoda, e gli Eroi son sempre loro

Rally Valtiberina. Andreucci, Skoda, e gli Eroi son sempre loro
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Andreucci vince il Rally Città di Arezzo Valtiberina, Scandola è leader a 2/3 di stagione del Terra. Sono loro, insieme a Basso Re di Roma, gli eroi di mezz’estate. Anche perché alle loro spalle è piuttosto volenterosa desolazione
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
9 agosto 2021

Arezzo, 8 Agosto. Un piccolo refrain di piacere estivo. Un bel Rally, un bel duello, un bell’epilogo in una situazione generale ormai “monumentale”, da ritenersi plausibilmente celebrativa. Il bel Rally è il Città di Arezzo - Valtiberina, quarta prova dell’Italiano Terra. Il bel duello è quello che ultimamente ha un carattere episodico, ma che risveglia un decennio e passa di confronto avvincente, e che ha per protagonisti Paolo Andreucci e Umberto Scandola. Il bell’epilogo è (l’ennesimo) ritorno alla vittoria di Andreucci.

Scandola, anche a questo giro in compagnia di Danilo Fappani, veniva dalla vittoria del San Marino (in genere roba sua). Andreucci, di nuovo assistito da Rudy Briani, veniva dalla “svista” del… San Marino. All’Adriatico aveva vinto Scandola, e Andreucci si era ritirato ma poi aveva vinto in Sardegna. È chiaro che per “Paolino” c’era una situazione generale da raddrizzare, e per “Umby” la possibilità di amministrare con una certa sicurezza. Per tutti e due, alla fine, il “dovere” di far bella figura e di lasciarsi trasportare dal piacere di guidare su queste strade.

E così è stato, eccome! Bel Rally vuol dire evocativo del Mondiale quando si chiamava Sanremo, durava giorni e giorni su chilometri e chilometri, e veniva a cercar terra in Toscana. Così, tre Speciali una sopra all’altra a Est di Arezzo, partenza da Asciano, e le restanti cinque in uno spettacolare triangolo delle Bermuda tra Asciano, Torre Castello e Monteroni d’Arbia, meraviglioso Est di Siena.

Paolo Andreucci, rimesso sul sedile di destra della Skoda Fabia non Anna (e quando succede?) bensì il fido Rudy Briani, ha scatenato il suo piccolo inferno sulle tre PS iniziali, tre volte Alpi di Poti, garantendosi un solido sabato sera e un margine di una dozzina abbondante di secondi. In scia Umberto Scandola, il resto della truppa già staccato, quindi inutile parlare del piccolo Bulacia o di Campedelli. Aria fritta. Paolo velocissimo e, onestamente, imprendibile, Scandola con l’aria ancora un pelo tirata (anzi un problemuccio di temperatura). Tre su tre per il Toscano.

Sulle Speciali della Domenica, viceversa, ecco un diverso… asset. È Umberto Scandola, che ha fatto accomodare sul sedile di destra ancora Danilo Fappani, in attesa del completo recupero di Guido d’Amore, che non lascia spazio al caso. La Hyundai i20 “di famiglia” vince quattro delle cinque Speciali in programma, lasciando solo l’ultima, una San Martino in Grania “ridotta”, al volenteroso, bravo ma impotente Enrico Oldrati. Lo scenario agonistico della giornata conclusiva è “stabile”, bellissimo. Scandola vincente, Andreucci “piazzato” a non più di un paio di secondi, a volte pochi decimi. Strade polverose e bellissime, entrambi si divertono in una passerella d’altri tempi (sì altri “tempi” anche nel confronto impietoso con gli avversari) e in ogni caso il Rally è per entrambi veloce e controllato allo stesso tempo. Due grandi interpreti della migliore scuola italiana. Vietato sbagliare, per entrambi, ma anche e soprattutto per non dover recriminare su una così bella occasione.

Il risultato è chiarissimo. Andreucci, bellissima gara, torna alla vittoria, è la terza da queste parti. Scandola, bellissima gara, continua a guidare la classifica generale dell’Italiano Terra, 60 punti contro i 45 di Andreucci quando mancano solo le Prove del Nuraghe-Vermentino e del Liburna Terra. Il gran finale toscano del Terra sarà ancora a coefficiente 1,5 e in regime di incrocio con il CIR, cosicché potremo avere la fortuna di vedere in azione e di nuovo riunito il trio che anima una dietro l’altra da inizio secolo le stagioni dei Rally italiani: Paolo Andreucci, Umberto Scandola e Giandomenico Basso. Il quale era assente sulle Terre di Arezzo e Siena perché gli era stata affidata la missione di dominare l’altro Evento importante di mezza estate, il Rally di Roma Capitale.

Un Saluto e Buone vacanze!

 

© Immagini – Hyundai Motorsport – HRT Italia – ACI Sport

15° Rally Citta di Arezzo - Valtiberina. Classifica Finale Assoluta:  1. Andreucci-Briani (Skoda Fabia Evo R5) in 56'42.3; 2. Scandola-Fappani (Hyundai I20 New Generation R5) a 9.3; 3. Campedelli-Rappa (Volkswagen Polo Gti R5) a 44.1; 4. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia R5) a 1'58.7; 5. Oldrati-De Guio (Skoda Fabia Evo R5) a 2'11.0; 6. Novak-Ocvirk (Skoda Fabia R5) a 2'16.8; 7. Trevisani-Faustini (Skoda Fabia R5) a 2'19.3; 8. Tonso-Bonato (Skoda Fabia R5) a 2'21.9; 9. Hoelbling-Fiorini (Hyundai I20 New Generation R5) a 2'31.9; 10. Dati-Ciucci (Ford Fiesta R5) a 2'50.4…

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