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La vita corre veloce, soprattutto in Formula 1. Chiedere a Oscar Piastri per conferma: in appena tre anni è passato dal non avere un sedile in massima categoria, nonostante il trionfo in F2 nel 2021, a essere leader del campionato Piloti. Dopo una stagione da rookie seguita poi dalla sua prima vittoria iridata nel 2024, l’australiano ha continuato a collezionare successi con costanza – sempre a punti quest’anno – candidandosi di diritto al titolo mondiale 2025, Lando Norris permettendo.
Quando nel 2021 vinse la Formula 2, Piastri era sotto l’ala protettrice di Alpine che, rimasta improvvisamente senza Fernando Alonso nel 2022, gli propose in fretta e furia un sedile per l’anno successivo. Tuttavia, mentre attendeva sviluppi concreti, lui e il suo manager – un certo Mark Webber – avevano già raggiunto un accordo con McLaren per il 2023. Una scelta rischiosa che portò persino a una disputa legale tra i due team, ma che alla fine si rivelò vincente: appena un anno e mezzo dopo, Piastri saliva sul gradino più alto del podio, in Ungheria 2024, con la tuta papaya della McLaren.
Quel primo acuto confermò il suo talento e la mossa da maestro di Zak Brown, che decise di puntare su di lui lasciando a piedi Daniel Ricciardo. Infatti, una volta messi a punto gli aspetti necessari durante l’anno da rookie e avuta a disposizione una monoposto competitiva, la MCL38, Piastri ha iniziato la sua scalata. Oggi, al volante della MCL39 – la vettura più performante del lotto – e con un carattere freddo e cinico che molti hanno paragonato a quello di Kimi Räikkönen, l’australiano guida la classifica con otto punti di vantaggio su Norris. A meno di un miracolo tecnico in casa Red Bull, difficilmente Max Verstappen potrà inserirsi nella lotta interna al box McLaren, che sembra destinata a diventare un affare a due. Restano dieci Gran Premi, decisivi non solo per l’assegnazione del titolo, ma anche per gli equilibri futuri all’interno del team di Woking.
“Soprattutto negli ultimi sei mesi circa, è stato incredibile, non c'è altro modo di dirlo – ha dichiarato Piastri al sito ufficiale della Formula 1, alla vigilia del GP d’Ungheria, ultimo prima della pausa estiva, riflettendo sull’andamento del 2025 –. Verso la fine dell'anno scorso abbiamo avuto successo, vincendo il campionato costruttori, ma quest'anno è stato completamente diverso. Affrontiamo alcuni weekend sapendo che molto probabilmente dovremo lottare solo contro un compagno di squadra per la vittoria: è una posizione unica ed è piuttosto bello quando ci riesci. Quindi sì, è stato molto divertente”.
“Credo che sia una dinamica interessante”, ha proseguito parlando della sfida interna con Norris. “Non c'è molta tensione. Anzi, in realtà non ce n’è affatto. Andiamo molto d'accordo. Il giovedì, ad esempio, lo passiamo a fare cose stupide, ma una volta in pista inizia il lavoro: siamo entrambi determinati a vincere e a raccogliere il massimo dei punti. Ci sono due facce della medaglia, ma se c'è tensione nel volersi battere, non si riversa mai fuori pista, e penso sia una cosa positiva. È una dinamica che cambia e si evolve, ma siamo sempre andati d'accordo e non credo che cambierà”.