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Roma, 6 Luglio. Ciocco, Alba, Targa, 2Valli e ora Roma. Non solo CIAR Sparco, bensì anche e soprattutto Campionato Europeo. Rally di Roma Capitale, 13ma edizione. Dagli asfalti della Corsa di Max Rendina un paio di cosucce le abbiamo imparate, o quanto meno verificate. La prima è che sul bitume gli italiani la sanno lunga e non sono disposti a concedere nulla agli europei, tanto più se si tratta di… Campionato Europeo. La seconda è che, in effetti, quella bandiera a scacchi alla fine, ma proprio alla fine, è l’unico giudice la cui autorità non può essere messa in discussione. Al contrario, ogni pietra miliare, oltre 200 ideali lungo il Rally laziale, sono un’incognita, un’incertezza, il bel thriller del Rally, insomma.
E il “thriller” si è risolto con la vittoria di Giandomenico Basso e Lorenzo Granai. Secondi Andrea Mabellini e Virginia Lenzi, terzi Mikolaj Markzyc e Szymon Gospodarczyc. Tre Skoda Fabia RS Rally2 sul podio in mezzo ai gladiatori di Motorsport Italia, la società organizzatrice, poco più di 7 secondi tra il primo e il terzo. Ergo, corsa avvincente, “tirata” (come si dice) dall’inizio alla fine, con varianti significative di sceneggiatura e colpo di scena finale, il terzo giorno quando qualcuno già andava a scrivere il titolo e qualcun altro si avviava verso lo spritz.
Parco assistenza, secondo tradizione e origine a Fiuggi, la città delle terme di Bonifacio VIII, partenza scenografica dalla Capitale, sfondo del Colosseo compreso. In mezzo 13 prove speciali, da venerdì a domenica, per un totale, come si è accennato, di 207 chilometri contro il cronometro. E lì viene il bello! Si diceva degli italiani e dell’asfalto. La gara prende subito un filone deciso, ed è duello ravvicinato tra Giandomenico Basso e Andrea Crugnola. Italian do it better? Yes! Entrambi hanno vinto due volte su queste strade, quest’ultimo le ultime due ed è dunque il Campione in carica. Entrambi vinceranno due speciali facendo della regolarità l’arma comune, e entrambi, dopo la sfuriata iniziale di Markzyc, si alterneranno al comando del Rally chiudendo tutte le porte all’eventuale bussare avversario.
Domenica. Si arriva alla decima Speciale, la prima Jenne-Monastero di 7 chilometri. Crugnola, che era andato in testa dopo la quarta e ha appena ceduto la leadership a Basso, vince e ristabilisce le distanze (si fa per dire, appena 2 secondi e mezzo). E si passa alla 11ma, la prima dopo il service, la prima dell’ultimo giro del Rally, la Guarcino-Altipiani, 11 chilometri e mezzo. Allo start il mondo è già andato sotto-sopra. Crugnola è uscito dal riordino del service con due minuti di ritardo, vuol dire 20 secondi di penalizzazione e il crollo al quinto posto. Il campione in carica e italiano è fuori gioco. Basso passa a condurre, Markzyc è secondo e Mabellini terzo. Due Speciali al termine, Basso può controllare, Mabellini riesce ad attaccare con successo Markzyc e a conquistare il secondo gradino del podio. Per “Giando” Basso è il terzo successo al Roma Capitale, di cui è ora recordman.
Non è tutto, naturalmente, Roma e il Roma Capitale sono anche una sorta di grande contenitore di eventi. L’Italiano nelle sue declinazioni, l’Europeo, quel fenomeno di ritorno del tutto italiano che è il Trofeo Lancia. E cominciamo dal quarto posto di Roberto Daprà e Luca Guglielmetti, solita Skoda, saltati fuori da protagonisti nel gran finale del Rally con due vittorie di Speciale e un quarto posto assoluto che, vista la “trasparenza” degli “europei” e di Mabellini, vale un eloquente secondo posto nell’Italiano. Daprà vince il capitolo romano del Promozione, il cui Titolo va, con due gare di anticipo sul finale della stagione, a Bostjan Avbelj, Skoda.
L’italiano 2 Ruote Motrici va all’Equipaggio Peugeot Simone Di Giovanni-Andrea Colapietro, ma “vistosamente” il secondo posto è di Gianandrea Pisani e Nicola Biagi. È la prima Lancia Ypsilon Rally4 del lotto di 14 macchine (ma il Trofeo ne conta in classifica già 27) che iniziano ad animare sostanzialmente il contesto agonistico della categoria, dopo aver conquistato il “territorio” con l’affollato Villaggio Lancia al paddock. Autentica, irresistibile nuova Onda Italiana?
Due Rally alla fine della stagione CIAR Sparco, il Rally del Lazio e il Sanremo, anche questo a coefficiente 1,5. Intanto, con il successo del Roma Capitale, Giandomenico Basso e Lorenzo Granai prendono il volo nella graduatoria provvisoria dell’Italiano, 19 punti più di Crugnola e Ometto. Daprà è quarto, dopo Avbelj, con 39 punti.
© Immagini – ACI Sport
13° Rally Roma Capitale. Classifica Finale ASSOLUTA: 1. BASSO-GRANAI (Skoda Fabia RS) in 2:04'11.2; 2. MABELLINI-LENZI (Skoda Fabia RS) a 3.8; 3. MARCZYK-GOSPODARCZYK (Skoda Fabia RS) a 7.4; 4. DAPRA'-GUGLIELMETTI (Skoda Fabia RS) a 10.1; 5. CRUGNOLA-OMETTO (Citroen C3) a 14.2; 6. CAMPEDELLI-CANTON (Skoda Fabia RS) a 16.1; 7. LLARENA-FERNANDEZ (Toyota GR Yaris) a 35.0; 8. OSTBERG-ERIKSEN (Citroen C3) a 41.8; 9. AVBELJ-DE GUIO (Skoda Fabia RS) a 49.6; 10. STRITESKY-KRAJCA (Skoda Fabia RS) a 1'19.4; 11. ARMSTRONG-BYRNE (Ford Fiesta Mk II) a 1'34.9; 12. HERCZIG-FERENCZ (Skoda Fabia RS) a 1'41.7; 13. SIGNOR-MICHI (Toyota GR Yaris) a 1'43.3; 14. BLACH-BARREIRO (Skoda Fabia RS) a 3'53.3; 15. JOHANSSON-GRONVALL (Skoda Fabia Evo) a 4'11.0; 16. KOLTUN-PLESKOT (Skoda Fabia RS) a 4'19.6; 17. SOLANS-SANJUAN (Toyota GR Yaris) a 4'38.7; 18. RUSCE-ZANNI (Skoda Fabia RS) a 4'48.6; 19. PORTA-QUISTINI (Skoda Fabia RS) a 6'28.2; 20. KROTOSZYNSKI-SZEJA (Skoda Fabia Evo) a 9'18.1; 21. ABRAMOWSKI-WROBEL (Ford Fiesta Rally3) a 10'03.5; 22. SULPIZIO-FENOLI (Hyundai i20 N) a 10'28.6; 23. CARLBERG-ERIKSEN (Opel Corsa Rally4) a 11'26.4; 24. DI GIOVANNI-COLAPIETRO (Peugeot 208 Rally4) a 11'31.5; 25. PISANI-BIAGI (Lancia Ypsilon Rally4) a 11'58.5