Kumataki: «Tutta la produzione Suzuki sarà ispirata al nuovo design della iV-4»

Kumataki: «Tutta la produzione Suzuki sarà ispirata al nuovo design della iV-4»
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Junya Kumataki, Presidente di Suzuki Italia, ha anticipato che la concept iV-4 svelata a Francoforte anticiperà los tile delle prossime vetture della Casa di Hamamatsu
13 settembre 2013

Suzuki ha tolto a Francoforte il velo dalla concept iV-4, esercizio stilistico che anticipa le sembianze di un futuro crossover compatto con cui il costruttore giapponese si preparerebbe ad entrare nel segmento attualmente occupato da Nissan Juke, Renault Captur, Opel Mokka, Chevrolet Trax e Peugeot 2008.

Ad esprimersi in merito al nuovo esercizio stilistico della Casa di Hamamatsu è stato il Presidente della Suzuki Italia, Junya Kumataki.
«Con il debutto dell'inedita iV4, Suzuki presenta il nuovo corso del linguaggio stilistico del marchio. Abbiamo voluto sposare la tradizione unica che ha fatto la storia del nostro marchio, con un linguaggio più moderno che ne fosse il motivo conduttore».

Una storia che parte da lontano

«Suzuki è sempre stato un marchio innovativo. In passato abbiamo rivoluzionato il concetto di vettura off-road creando una nuova tipologia di auto fuoristrada molto compatta e leggera. Il pubblico conosce ora le qualità stradali e in fuoristrada delle nostre vetture compatte, ora abbiamo innovato anche il design».

Ma il linguaggio progettuale della iV-4 servirà a ispirare anche il resto della gamma?
«Certamente, gli elementi di design del nuovo SUV Suzuki iV-4 saranno trasferiti su tutti i modelli».

Suzuki è sempre stato un marchio innovativo. Abbiamo rivoluzionato il concetto di vettura off-road, oggi il pubblico conosce ora le qualità delle nostre vetture ed ora innoviamo anche il design


Solo sulle vetture da fuoristrada o anche sulle stradali destinate al pubblico di massa?
«Tutta la produzione Suzuki sarà ispirata al nuovo design della iV-4. Non e' solo il lancio di una nuova auto, e' un progetto che guarda al futuro, in cui sia riconoscibile il carattere una Suzuki».

Un'evoluzione del linguaggio, dunque?
«Sì, un'evoluzione che sappia sposare l'immagine selvaggia di un marchio duro e puro, nato per affrontare ogni tipologia di terreno, con un'eleganza più sofisticata per chi vive l'auto in città e sulle strade».

Ma sarà un'evoluzione proiettata al futuro del design Suzuki?
«Al futuro certamente, ma il primo esempio del nuovo corso stilistico è già oggi a Francoforte. E' la nuova S-Cross che presenteremo in Italia alla stampa, pochi giorni dopo il Salone».

La crisi economica sta creando difficoltà all'auto, quali previsioni per Suzuki?
«Noi non sappiamo dire se la crisi finirà e quando, ma sappiamo che questa crisi cambierà profondamente la società».

Pensa che il cambiamento della società potrà cambiare Suzuki?
«In questo senso noi possiamo solo essere ottimisti, fino a poco tempo fa il nostro problema era l'assenza di una nuova linea di prodotto. Adesso abbiamo nuove auto molto belle, vendute a prezzi corretti. Ora possiamo solo crescere».

Quale è il rapporto con Torino, città che ospita dall'inizio il quartier generale Suzuki?
«Torino e' la nostra sede storica, e per sentirci più vicini alla città abbiamo stretto una partnership con il Torino Calcio».

Fonte: Ansa

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