Assicurazioni al Sud: esiste discriminazione, concessionari in rivolta

Assicurazioni al Sud: esiste discriminazione, concessionari in rivolta
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Per la prima volta l'Isvap ammette l'esistenza di una situazione anomala sulle condizioni assicurative al Sud. La ripercussione sul mercato è forte e calano le vendite, i concessionari si ribellano, ecco come
  • Matteo Valenti
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19 novembre 2012

L’Italia è senza dubbio un Paese che presenta una serie di anomalie per tutto ciò che è in qualche modo legato alle assicurazioni. Recentemente si è scoperto per esempio, come abbiamo documentato, che lungo le strade dello Stivale circola un quantitativo spropositato di veicoli non coperti da una regolare polizza assicurativa, un fenomeno peraltro aggravato dalla crisi economica in atto.

Assicurazioni: al sud costano molto di più

Inoltre in Italia sussistono da lungo tempo pesanti differenziazioni nelle condizioni assicurative a seconda delle zone del Paese. In particolare risultano sempre più svantaggiose quelle riservate alle province del blocco meridionale, dove le tariffe medie RC Auto sono più alte rispetto al Nord Italia.

 

È bene ricordare che le Compagnie assicurative sono obbligate per legge a stipulare una polizza al cliente che ne fa richiesta. Dal momento che però non ritengono vantaggioso e sufficientemente remunerativo contrarre contratti di assicurazione al sud, alzano i prezzi in maniera esponenziale così da scoraggiare in partenza i clienti, che arrivano a rinunciare alla stipula del contratto.

 

Se da un lato è vero che nel meridione le assicurazioni devono per forza costare di più per via del maggior numero di truffe e incidenti rilevati in maniera statistica, bisogna sottolineare però che gli aumenti sono comunque troppo elevati pur tenendo conto della situazione contingente

Se da un lato è vero che nel meridione le assicurazioni devono per forza costare di più per via del maggior numero di truffe e incidenti rilevati in maniera statistica, bisogna sottolineare però che gli aumenti sono comunque troppo elevati pur tenendo conto della situazione contingente

 

Non è certo la prima volta che si sente parlare di condizioni assicurative sfavorevoli per gli automobilisti ed i motociclisti del Meridione. La vera notizia è piuttosto che un organismo autorevole come l’ISVAP (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo), ha fotografato e certificato questa situazione anomala attraverso un’indagine che ha permesso di quantificare con esattezza l’entità del divario dei prezzi Nord-Sud.

L'ISVAP è andata a confrontare i prezzi medi delle polizze in 21 province

L’indagine è stata condotta su 21 province italiane. Di queste la maggior parte sono anche capoluoghi di regione, mentre due corrispondono alle province autonome del Trentino Alto Adige (Bolzano e Trento). 

 

Andando ad analizzare i dati raccolti dall’ISVAP fino a luglio 2012 si vede chiaramente come le Province meridionali presentino nell’assoluta maggioranza dei casi prezzi medi di listino più elevati rispetto a quelli praticati nel settentrione, indipendentemente dai soggetti presi in esame dall’indagine, sia che essi siano automobilisti o motociclisti, neopatentati o guidatori esperti.

audi r8 balotelli incidente
Al sud le compagine assicurative alzano i prezzi delle polizze in maniera esponenziale per scoraggiare i clienti a stipulare un contratto

 

La questione non si esaurisce qui perché non solo i prezzi delle polizze sono più elevati al Sud, ma anche gli aumenti medi annuali sul costo della RC Auto obbligatoria fanno registrare valori quasi sempre più alti rispetto alle province più settentrionali.

Napoli: le polizze più care d'Italia

Fra tutti i casi spicca quello di Napoli, che si rivela la provincia italiana con le assicurazioni più care d'Italia e con gli aumenti annuali più consistenti. Prendendo in considerazione i prezzi medi di listino, scopriamo che un automobilista di sesso maschile di 40 anni in Classe Universale 1 per assicurare un’autovettura da 1.300 cc  a Napoli paga mediamente 1.224 euro all’anno e rispetto al 2011 si è visto aumentare la propria polizza del 12,43%.

 

Lo stesso profilo a Milano pagherebbe mediamente 512 euro all’anno (meno della metà!) e andrebbe incontro ad un aumento rispetto al 2011 del 6,79%. Ancora più evidente il paragone con la provincia autonoma di Bolzano dove lo stesso soggetto si troverebbe a dover pagare 360 euro all’anno, una cifra superiore solo dell’1,12% rispetto a quella pagata l’anno precedente.

Stessa situazione per le due ruote...

Per quanto riguarda le due ruote invece l’analisi dell’ISVAP prende in considerazione per esempio un motociclista di 40 anni di sesso maschile che si trova a dover assicurare in classe CU 4 un motociclo da 200 cc. In questo caso a Napoli la polizza annuale presenta un costo medio di 970 euro, con un aumento dell’11,50% rispetto al 2011. Lo stesso motociclista pagherebbe a Milano 314 euro (aumento del 9,27%) e 228 euro a Bolzano (aumento del 5,71%).

Un ragazzo di 18 anni a Napoli in CU 14 per assicurare un’auto da 1.300 cc si ritrova a dover affrontare prezzi di listino medi pari a 4.007 euro all’anno

E per i neopatentati cifre da capogiro

I numeri sono ancora più impietosi se si prendono in considerazione i profili dei neopatenti. Un ragazzo di 18 anni a Napoli in CU 14 per assicurare un’auto da 1.300 cc si ritrova a dover affrontare prezzi di listino medi pari a 4.007 euro all’anno, mentre a Milano lo stesso ragazzo troverebbe prezzi medi pari a 2.833 euro e a Bolzano pari a 2.015 euro.

 

Esclusa Napoli sembrerebbe essere Reggio Calabria la seconda città d’Italia con le polizze più elevate. Negli 11 profili di guidatori presi in considerazione dall’ISVAP, la città che si affaccia sullo Stretto risulta per ben 8 volte la provincia con le tariffe peggiori, seguita subito dopo da Bari, che peraltro si conferma come il secondo luogo più caro per assicurare un motociclo.

I prezzi delle polizze aggravano la crisi dell'auto

L’indagine condotta dall’ISVAP fotografa una situazione che se da un lato si dimostra particolarmente drammatica al sud, non si può certo definire migliore al nord, dove comunque i prezzi delle polizze rimangono comunque elevati e soprattutto in costante aumento, con valori percentuali solitamente superiori a quelli dell’inflazione.

incidente stradale
I prezzi spropositati della polizze al sud hanno messo in ginocchio le concessionarie di auto e moto della zona

 

I costi crescenti delle assicurazioni vanno ad incidere quindi sempre più pesantemente anche sulla decisione di acquistare un veicolo nuovo o usato, soffocando ancora di più il mercato dell’auto e della moto e mettendo in difficoltà anche i concessionari che si trovano ad affrontare un periodo particolarmente difficile. 

La protesta delle concessionarie contro la discriminazione assicurativa

Per questo motivo il Coordinamento Concessionari Auto e Moto – Campania e l’associazione culturale Mo Bast! hanno deciso di riunirsi sabato 24 novembre alle ore 16:00 presso il concessionario MyToy di Marcianise (CE) sulla Strada statale Sannitica 87 al km 20,100, per dire no alla discriminazione assicurativa in atto nelle province meridionali, che sta mettendo in serie difficoltà le concessionarie della zona e per protestare contro gli eccessivi costi assicurativi nel nostro Paese.

La parola a Enzo Crispino, Presidente dell'Associazione Mo Bast!

Enzo Crispino, Responsabile Commerciale della concessionaria Rima Group e Presidente dell'Associazione culturale Mo Bast! ha dichiarto ad Automoto.it: «La situzione è ancora più critica perché la crisi ha coinvolto pesantemente non solo le concessionarie di auto e moto anche le officine di riparazione e tutte le attività che ruotano intorno alle auto e alle moto. La crisi ha colpito addirittura le stesse Compagnie assicurative, tanto che numerose filiali al sud hanno chiuso, lasciando senza lavoro molte persone.»

 

«L'Associazione Mo Bast! ha fatto una petizione al Parlamento europeo dopo essere riuscita a raccogliere ben 90.000 firme contro la discriminazione operata dalle assicurazioni al sud e siamo riusciti a dare rilevanza mediatica alla nostra battaglia anche grazie ad alcuni noti programmi televisivi come "Mi manda Rai Tre" e "Striscia la Notizia".»

 

«Il riconoscimento più grande però arriva dall'ISVAP, perché è importantissimo che un organismo così autorevole abbia finalmente rinosciuto la discriminazione delle tariffe tra nord e sud una volta per tutte!» 

 

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