Andrea Trentini: «Area C e blocchi del traffico non servono»

Andrea Trentini: «Area C e blocchi del traffico non servono»
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Andrea Trentini, ricercatore dell'Università degli Studi di Milano, ci illustra i risultati del suo studio sulla qualità dell'aria. Risultato? Area C e blocchi del traffico risultano inutili
5 luglio 2012

La qualità dell'aria nelle grandi città si conferma sempre un argomento fortemente attuale, specialmente da quando le Amministrazioni di diversi comuni italiani hanno incominciato a prendere diversi tipi di provvedimenti volti a limitare il traffico locale urbano, con l'obiettivo dichiarato di combattere l'inquinamento.

Andrea Trentini, ricercatore dell'Università Statale di Milano, studia da anni la qualità dell'aria

Come ci ha più volte spiegato l'ingegner Enrico De Vita però, spesso i comuni prendono decisioni che sembrano motivate più dalla volontà di fare cassa che dalla reale intenzione di migliorare la qualità dell'aria dei grandi agglomerati urbani.

A questo proposito abbiamo avuto la possibilità di pubblicare integralmente i risultati raccolti dallo studio sulle particelle inquinanti presenti nell'atmosfera condotto da Andrea Trentini, ricercatore dell'università degli Studi di Milano.

 

Trentini è un convinto sostenitore del sito sostrafficomilano.it assieme ad altri ricercatori del Politecnico e da diverso tempo si interessa dei problemi del traffico che affliggono da sempre la città di Milano. Questo ricercatore, che in realtà si occupa di informatica, è stato capace di studiare ed interpretare correttamente i dati relativi all’inquinamento raccolti nel tempo.

Più precisamente, Trentini ha raccolto giorno per giorno tutti i dati rilevati dalle centraline per l’inquinamento e quelli climatici pubblicati ufficialmente da ARPA Lombardia e dal meteo, riuscendo così a cogliere le variazioni stagionali e quelle contingenti nelle varie zone di Milano. Il risultato è soprendente, come dimostra lo stesso ricercatore nel suo studio.

L'articolo di Trentini

E’ dal 2005 che quotidianamente scarico (con uno script che gira ogni giorno) i dati dell’ARPA. Finalmente mi sono messo di buzzo buono e ho plottato i dati che mi permettono di presentarvi qualche conclusione interessante. Mi limito a studiare le polveri sottili dato che rappresentano ormai l’unico “problema” delle città secondo le amministrazioni comunali, cfr. stato dell’aria a Milano (qui è possibile trovare anche i limiti normativi per ogni inquinante. Per il PM10 il limite è fissato a 50). Cominciamo col guardare la situazione a volo d’uccello, osservando i dati raccolti dal 2005 fino ad oggi (giugno 2012) nella tabella qui sotto.

 

tabella 1 andrea trentini livelli pm10

 

Com'è possibile osservare dal grafico, l’andamento dei dati è ciclico: durante l'inverno i valori salgono, mentre d’estate scendono. Inoltre non si notano variazioni nella situazione complessiva tra un anno e l’altro. Questo significa chiaramente che i diversi provvedimenti di blocco del traffico variamente introdotti a partire dal 2003/2004 non hanno prodotto nessun effetto né sul breve né sul lungo periodo.

 

Se prendiamo in considerazione tempi più recenti, osserviamo che la questione si fa ancora più interessante. Sotto trovate i grafici relativi ai primi sei mesi degli anni 2011 e 2012

 

tabella 2 trentini livelli inquinamento milano

L'anno corrente è stato l’anno dell’introduzione dell’Area C (gennaio) ed è stato anche uno dei più piovosi (com'è noto la pioggia abbatte le polveri in maniera molto sensibile) degli ultimi anni, ma nonostante tutto, come potete vedere dal grafico, i dati sono schizzati verso l’alto subito dopo l’introduzione dell’Area C e sono rimasti poi molto alti, addirittura più elevati rispetto ai corrispondenti periodi dell'anno precedente. Se non avesse piovuto così tanto quindi quali valori sarebbero saltati fuori?

 

Secondo il Comune di Milano inoltre, l’introduzione dell’Area C avrebbe dovuto “allontanare” l’inquinamento dalle zone centrali… Ancora una volta il diavolo insegna a fare le pentole ma non i coperchi: se osserviamo l’ultimo grafico sottostante (2012, primi 6 mesi, cioè quello relativo all’Area C) si noterà che non c'è alcuna differenza tra le stazioni collocate all'interno e all'esterno dell'Area C.

tabella 3 trentini inquinamento milano


Mi spiego meglio. Le centraline di Milano Senato (linea viola nel grafico) e Milano Verziere (rosso) si trovano all'interno dell'Area C, mentre le centraline Milano Juvara (blu) e Milano Città Studi (verde) sono fuori dall'Area C. Orbene, se l'Area C avesse un qualche tipo di effetto “allontanante” avremmo dovuto vedere uno scostamento tra le linee viola-rosso e le linee blu-verde, cosa che puntualmente non si è verificata.

 

La mia conclusione non può essere quindi che una sola: i blocchi del traffico non servono perchè come testimoniano i dati rilevati dalla centraline non è il traffico il maggior responsabile dell’inquinamento. L'Area C non serve a migliorare la qualità dell'aria, ma solamente a generare più traffico specialmente nelle aree a ridosso della zona a traffico limitato. Il traffico si è effettivamente spostato al di fuori dell'Area C, ma questo fenomeno naturalmente non ha portato con sé una diminuzione dell'inquinamento!

 

Dal sito di motocivismo.it, su gentile concessione di Andrea Trentini

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