Alonso: «La Ferrari in Spagna non correrà in difesa»

Alonso: «La Ferrari in Spagna non correrà in difesa»
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Fernando Alonso ha analizzato la situazione della Ferrari in vista della quinta gara del Campionato esprimendo positività per una vettura nata da subito competitiva
10 maggio 2013

Il pilota della Scuderia Ferrari, Fernando Alonso, ha parlato ai microfoni di Sky Sport F1 HD (canale 206) nel corso della conferenza stampa del Gran Premio di Spagna, quinta tappa del Mondiale 2013 di Formula 1.

Pensi che l’emozione di correre in casa ti aiuterà o è qualcosa che dovrai tenere sotto controllo?
«Credo che sia un’ulteriore motivazione correre in casa, dai qualcosa in più; quel 10% in più rispetto a quello che dai normalmente per cercare di occuparti nel modo giusto di tutto quello che succederà nel weekend, a cominciare dalle prove, dalle qualifiche fino alla gara. Cerchi di fare tutto bene perché questo è un bel podio, potrebbe renderti e rendere il team e molte persone che sono negli spalti felici. Quindi è un weekend speciale, che dopo tutti questi anni affronterò con delle motivazioni ulteriori. Non c’è una pressione in più e le emozioni che magari avevi nei primi anni quando sei preoccupato di fare bene per tutti quelli che vengono a vederti e a tifarti. Ora ho già provato per diversi anni, quindi magari non c’è una grande pressione che possa impedirti di fare bene. Ho fatto già due buoni risultati qui a casa, quindi devo cercare di tenermi su quel livello per fare tutti contenti domenica pomeriggio».

Finora ci sono stati solo due GP di Spagna che sono stati vinti da piloti che non partivano dalla prima fila. È questa la priorità nell’approccio della Ferrari per questo weekend?
«No, non credo. Credo che quest’anno abbiamo visto quanto siano importanti il passo gara e le gomme, sono fattori chiave, quest’anno più che negli anni precedenti. Chiaramente è importante partire davanti, in prima fila, sai che in quel caso le tue possibilità di arrivare sul podio sono più alte, lo puoi toccare con mano se sei in partenza dalla prima fila. Ma credo che dobbiamo fare un weekend molto normale, come abbiamo fatto nelle prime quattro gare, cercando di trovare il giusto bilanciamento tra gara e qualifiche. Credo che la prima vera qualifica arriverà tra due settimane a Monaco, quando sappiamo che le qualifiche sono estremamente importanti. Qui credo che sia un circuito più o meno normale in cui devi trovare il giusto compromesso».

Credo che sia un’ulteriore motivazione correre in casa, dai qualcosa in più; quel 10% in più rispetto a quello che dai normalmente per cercare di occuparti nel modo giusto di tutto quello che succederà nel weekend, a cominciare dalle prove, dalle qualifiche fino alla gara


Un anno fa eri 10 punti dietro al tuo avversario, oggi invece sono 30. Qual è la tua sensazione?
«L’anno scorso eravamo un secondo e mezzo dietro rispetto alle macchine più veloci. Avevamo avuto soltanto fortuna in Malesia, avevamo vinto per quei motivi. Quest’anno nelle due corse in cui abbiamo avuto problemi siamo finiti secondi in Australia e abbiamo vinto in Cina, quindi la sensazione è molto diversa e questo ci permette di avere ottimismo e fiducia di poter fare un buon campionato. Dobbiamo rispondere alle attese, dobbiamo fare dei risultati continui a questo punto, portare sempre a casa dei buoni punti nelle prossime domeniche, ma siamo più ottimisti. È vero che siamo qualche punto dietro, ma il campionato è lungo e abbiamo visto molti esempi anche l’anno scorso. Il più recente è stato il recupero di Sebastian l’anno scorso, che credo fosse 43 punti dietro dopo la pausa estiva e poi è arrivato davanti dopo Austin, quindi in 4-5 corse puoi recuperare anche 45 punti se hai dei risultati continui. Credo che la stessa cosa sia successa a noi nel 2006. Finché non saremo 75-80 punti dietro dobbiamo essere ottimisti».

Come pensate che la mescola dura si adatterà alle vostre macchine?
«Capiremo da domani, metteremo queste gomme sulla macchina e cercheremo di trarne il maggior numero di informazioni durante le prove per avere dei buoni punti su cui basarci per la gara. Dopo di questa avremo ancora più informazioni riguardo alle gomme dure, se saranno quelle che useremo in futuro. Non credo che avranno comunque un grosso impatto sulla prestazione della macchina, dipende solo dai team e da ognuno di noi cercare di sfruttare al meglio i pneumatici e non so se andrà a beneficio di un team o un altro. Sappiamo quanto siano importanti le gomme quest’anno e dobbiamo scoprire domani il maggior numero di informazioni che possiamo».

Nelle prime 4 gare ci siamo sentiti competitivi e in grado di lottare per i primi posti. Cercheremo di fare una corsa pulita dal venerdì alla domenica. È un weekend al quale ci approcciamo con una mentalità positiva, non una mentalità difensiva come invece avevamo fatto nei primi tre anni alla Ferrari


Qual è la tua squadra preferita per la finale di Champions League?
«Ero triste per le due squadre spagnole, specialmente per il Real che è la mia squadra preferita, ma non ha giocato troppo bene in Germania. A Madrid hanno giocato meglio, ma il gap era troppo. Non so chi vincerà, credo che le forze siano molto equilibrate, quindi mi aspetto una finale equilibrata. Sono contento che i tedeschi vincano… nel calcio! (ride, ndr)».

Come arriva la Ferrari al Gran Premio di Spagna?
«Forse è la prima volta che arriviamo con una macchina competitiva, ma questo non significa che lotteremo per i primi posti se non faremo tutto nel modo giusto. Nelle prime 4 gare ci siamo sentiti competitivi e in grado di lottare per i primi posti. Cercheremo di fare una corsa pulita dal venerdì alla domenica. È un weekend al quale ci approcciamo con una mentalità positiva, non una mentalità difensiva come invece avevamo fatto nei primi tre anni alla Ferrari».

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