F1, disobbedienti e 'trombati': David Coulthard

F1, disobbedienti e 'trombati': David Coulthard
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  • di Francesco Tassi
David Coulthard, il playboy scozzese prestato alle corse, ebbe un rapporto molto tormentato con il suo compagno di squadra, Mika Hakkinen
  • di Francesco Tassi
26 aprile 2018

Punti chiave

Individuato in Alain Prost il re dei trombati, non resta che narrare le gesta del suo omologo disobbediente. Ha vinto a mani basse David Coulthard: il playboy scozzese prestato alle corse che in vita sua non si è fatto proprio mancare nulla - compreso l'essere sopravvissuto ad un incidente aereo - ha avuto un rapporto con il compagno di scuderia Mika Hakkinen eufemisticamente tormentato. Pro o contro il finlandese poco (gli) importa, David è il Disobbediente.

Antefatto

C'è un prologo e risale al GP di Montecarlo 1996. David ha dimenticato il casco da pioggia e alla domenica puntualmente diluvia.
Il neoferrarista Michael Schumacher corre in suo aiuto e, in virtù dello stesso main sponsor (Marlboro), della casa costruttrice (Bell) e soprattutto della taglia, gliene presta uno dei suoi. Quel casco probabilmente deve avere qualcosa di magico, sembra quasi invertire il talento dei due: David arriva secondo, Schumi non completa il primo giro.

Pro

La riconoscenza, come la vendetta, per David è evidentemente un piatto da gustare freddo. Freddo e bagnato. Fine agosto 1998, la Formula 1 è di scena a Spa. Pronti via, alla Source Coulthard arriva affiancato ad Irvine, entrambi sono un po' larghi di traiettoria; nel tentativo di rimettersi in linea lo scozzese perde il controllo della McLaren, colpisce il muretto dei vecchi box, rimbalza in pista davanti al gruppo e viene ovviamente centrato dal ferrarista.

Finisse così....invece diventa 'la grande ammucchiata' con 16 vetture coinvolte: è record e per fortuna nessuno si fa veramente male.
Quel giorno un bambino davanti alla televisione decide che da grande emulerà la prodezza del suo idolo. Si chiama Romain Grosjean e nel 2012 fallirà miseramente il tentativo, riuscendo tuttavia a rimediare una squalifica per la corsa successiva.

La gara riparte, Hakkinen si gira dopo pochi metri e viene messo fuori gara dalla Sauber dell'incolpevole Johnny Herbert: a quel punto in Ferrari pensano che sia fatta. Schumi, in effetti, una volta sbarazzatosi di Hill domina la corsa in una solitudine perfetta, interrotta solo dai doppiaggi.

Al giro ventisei è la volta della Mclaren di Coulthard che sta annaspando nelle retrovie, ma nel rettilineo in discesa verso Pouhon lo scozzese rallenta improvvisamente e il tedesco, con la visuale completamente ostruita dal muro d’acqua, lo colpisce violentemente: la sospensione anteriore destra della Ferrari è distrutta, il tedesco rientra ai box su 3 ruote ed è costretto al ritiro.

Una volta sceso dall'auto, vagamente alterato, il Campionissimo di Kerpen si fionda a cercare il rivale, vanamente inseguito da un giovanissimo Stefano Domenicali che viene pure spintonato via. La rissa viene scongiurata ma da quel giorno la bandiera bianca con la Croce di Sant'Andrea finirà per assumere un doppio significato: segnalare un tratto di pista nel quale sta iniziando a piovere o la presenza di Coulthard nei paraggi. Conti alla mano, l'episodio di Spa influirà pesantemente sull'esito della stagione 1998.

Michael Schumacher furibondo con David Coulthard a Spa 1998
Michael Schumacher furibondo con David Coulthard a Spa 1998

Contro

Nel 1999 Schumacher si infortuna a Silverstone mentre si sta giocando nuovamente il titolo contro il finlandese della Mclaren.
Da quel momento sembra che il mondiale non voglia aggiudicarselo nessuno e David si rende brillante protagonista di errori e situazioni controverse.

La partenza del gp d'Austria è emblematica. Al via, Hakkinen, scattato dalla pole, viene affiancato dal compagno: è in vantaggio in ottica seconda curva trovandosi sulla traiettoria esterna ma lo scozzese tenta un attacco all'interno in staccata centrandolo nel retrotreno e obbligandolo ad una rimonta dall'ultima posizione.

Irvine, incredulo, viene ufficialmente invitato alla lotta per il titolo. Appena tre gare dopo Coulthard compie un nuovo capolavoro alla rovescia, aggiudicandosi il gp del Belgio, dominato fin dal via, e sottraendo punti preziosi al compagno. Il paradosso è che, nonostante se stesso, lo scozzese rientra nella lotta iridata fino al gp d'Europa trovandosi addirittura per le mani il match point: a quel punto rinsavisce e si autoelimina dalla gara.

L'opera tuttavia non è ancora conclusa. Alla vigilia dell'ultimo appuntamento stagionale, a Suzuka, la Mclaren ha bisogno dei suoi punti per vincere anche il titolo costruttori e David non delude le aspettative con un botto che consegna il trofeo alla Ferrari.

La coppia di casa McLaren nel 1999: David Coulthard e Mika Hakkinen
La coppia di casa McLaren nel 1999: David Coulthard e Mika Hakkinen

 

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