F1: facciamo il punto a metà stagione

F1: facciamo il punto a metà stagione
Pubblicità
  • di Francesco Tassi
Arrivati al giro di boa della stagione di F1 è arrivato il momento di fare le prime riflessioni sui piloti e sulle prospettive che animano il Circus
  • di Francesco Tassi
1 agosto 2013

Inutile ripetersi, queste gomme da sputare insieme al DRS falsano le gare. Per quello che si è visto in alcune fasi della gara di domenica scorsa Hamilton, Grosjean e Webber sembrerebbero i più forti del mondiale....ma dai! Il giochino è servito: sono gare di GP2 denominate formula 1. Alzi la mano chi si emoziona vedendo queste rappresentazioni teatrali - con la regia di Ecclestone - che di sportivo hanno poco. Eppure, da quel poco emerge qualcosa di indiscutibile.

 

Per esempio che Hamilton è in effetti un manico da paura e Kimi pure. Vettel ci ha provato nel finale più per il suo cannibalismo innato che per necessità di classifica, mentre Alonso è affondato. Colpa sua solo in parte, questo sia chiaro: la Ferrari è regredita inspiegabilmente dal Canada sia in prova sia in gara. Lo spagnolo è furibondo per questo motivo e per un altro che analizzeremo qualche riga più in basso. La Lotus invece con i soldi che risparmia non pagando Kimi sta crescendo ma probabilmenteche con il fresco tornerà tranquilla nel senso che non potrà più permettersi un pit stop in meno a gara rispetto alla concorrenza.

f1 silverstone 2013 alonso
Alonso pensava di poter insidiare il record di vittorie Schumacher?

Mercedes: ora punta al titolo costruttori

Spiazzante la Mercedes che a questo punto deve essere considerata pretendente al titolo costruttori: Brawn si è inventato qualcosa che noi umani ancora non abbiamo compreso. Schumacher probabilmente avrà provato molta amarezza domenica pomeriggio rileggendo risultati e classifiche: ha fatto la cavia per tre anni e ha mollato (o lo hanno fatto mollare) al momento di passare alla cassa.


Passiamo ad un altro aspetto.... anagrafico. Con il ritiro di Webber - che ha debuttato nel 2002, quindi relativamente tardi - scompare definitivamente la decade dei  '70. Alonso, Raikkonen (è un 1979 ma lo accorpiamo qui) , Massa e Button fanno parte di quella successiva che tuttavia è arrivata a superare i 30.

Il caso Alonso

Ora, Alonso il secondo mondiale lo ha vinto nel 2006 quando in pista c'era ancora quel presunto rimbambito di Schumacher.... comincia a farsi tardi. Si è bruciato un mondiale in Mclaren vinto prima di iniziare, poi ha gettato due anni in Renault e con la Ferrari non ha saputo costruire la situazione che avrebbe voluto. Vediamola ancora più spietatamente.

Fernando credeva sette anni fa che avrebbe insidiato il record di Schumacher, ne era più che convinto - anche se diceva che si sarebbe fermato a tre - e rischia davvero di non vincerne più in carriera.

Spiazzante la Mercedes che a questo punto deve essere considerata pretendente al titolo costruttori


Kimi invece serenamente tenta di fare suo il secondo e poi smetterà, con o senza. Una specie di Stoner, con due ruote e tanta vodka in più. Poi c'è la generazione Vettel, Hamilton, Rosberg (ci sarebbe anche Kubica) che sono giovani e al top delle rispettive carriere. Infine la generazione dei giovani non al top e giovanissimi il cui valore effettivo è da verificare. In tutto questo esce vincente un solo pilota: Sebastian Vettel che a 26 anni vincerà il quarto titolo e poi potrà permettersi di tentare la sfida Ferrari e non è escluso che decida di chiudere la carriera in.... Toro Rosso. Dopo la pausa ci saranno gare interessanti e altre che non dovrebbero esistere nemmeno alla playstation.... Si lotterà per la vittoria di tappa ma niente di più.

Pubblicità
Caricamento commenti...

Hot now