F1 GP Ungheria 2013: le pagelle dell'Hungaroring

F1 GP Ungheria 2013: le pagelle dell'Hungaroring
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Il GP di Budapest ha fatto emergere una Mercedes ai massimi livelli insieme ad un fenomenale Hamilton, ma anche tutti i problemi della Ferrari. Sorprendono Grosjean, Webber e Maldonado, mentre Ricciardo rimane un mistero
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
29 luglio 2013

Cambiando l'ordine degli addendi, il risultato rimane immutato: dopo essersi dimostrata una monoposto più veloce in gara che in qualifica, che soffre il freddo e ama il caldo, a Budapest la Ferrari è andata meglio in prova che in gara e le alte temperature di tutto il week end non l'hanno aiutata in alcun modo.

 

Ma che fine ha fatto la dominatrice della Spagna? C'è ancora, ma proprio questo è il problema: da allora sulla rossa è cambiato poco, e quel che è cambiato non ha portato grandi benefici. La concorrenza, invece, ad ogni pezzo nuovo toglie decimi nei tempi sul giro, e così ora la Ferrari si ritrova addirittura a essere la quarta forza del campionato, dietro non solo a Red Bull, ma anche a Mercedes e Lotus. E l'idea del titolo mondiale assomiglia sempre di più al sogno di una notte di mezza estate, con la sensazione che il risveglio a fine stagione sarà molto brutto. 

4 alla Ferrari, 8 ad Alonso, 5 a Massa

E quest'anno c'è anche l'aggravante - e il rammarico supplementare - di essere partiti con un'ottima base, sostanzialmente all'altezza di Red Bull. Voto 4 quindi alla capacità di reazione tecnica della Rossa. E per fortuna che c'è Alonso, a risollevare la media generale: per lui voto 8, perchè la qualifica buona è soprattutto merito suo (buona più per il distacco dalla pole che non per la posizione, in verità) e perchè in gara corre con la solita tenacia, guadagna posizioni al via e nel finale si tiene dietro un Grosjeans incarognito come non mai. 

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La Mercedes insieme ad Hamilton ha dimostrato di essere un team capace di lottare per il mondiale

 

Voto 5 invece a Massa, che fa l'ennesima gara alla Massa, cioè deprimente per i tifosi e inutile per la squadra: un pilota della sua esperienza non può restare coinvolto in due contatti a distanza di pochi giri (anche perchè è lui a tamponare Rosberg) e come sempre quando chi lo insegue è più veloce la sua resistenza dura esattamente come il primo rettilineo disponibile, anche a Budapest dove se chi è davanti sa fare il suo mestiere passare è molto difficile perchè la traiettoria è obbligata. Ma Massa sa ancora fare il suo mestiere?

Hamilton fenomenale, Vettel non esagera

Voto 10 invece a Hamilton, che avrà avuto anche la monoposto migliore del week end, ma non sbaglia un colpo: pole e gara quasi sempre in testa con autorevolezza. La differenza però la fa anche lui, con la grinta con cui si sbarazza degli avversari più lenti (Button prima, poi Webber) quando riparte a gomme nuove. Fenomenale.

La concorrenza ad ogni pezzo nuovo toglie decimi nei tempi sul giro, e così ora la Ferrari si ritrova addirittura a essere la quarta forza del campionato, dietro non solo a Red Bull, ma anche a Mercedes e Lotus


La stessa grinta stavolta non la dimostra Vettel, ma ci sentiamo di non crocefiggerlo per questo perchè il tedesco in caso di ritiro aveva molto di più dell'inglese da perdere: così Vettel fa quel che può, ma dando l'impressione di non voler esagerare. Per lui quindi voto 8, anche se fa un po' tristezza sentirlo lamentarsi per radio di Raikkonen che non lo fa passare: forse è troppo abituato a correre in testa?

Webber: è quasi un ex ma combatte come un leone

Voto 9 a Webber, che nonostante il sabotaggio - si scherza naturalmente - per l'ennesimo problema elettrico nelle prove in gara gira su ritmi costanti e molto veloci. Ad un certo punto sembrerebbe poter fare il colpaccio, ma deve anche lui fare tre soste e a quel punto addio sogni di gloria. Per un quasi ex comunque niente male davvero.

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Alonso si è ritrovato nuovamente a fare i conti con un'auto oggettivamente più lenta di quella dei suoi principali avversari


Voto 9 anche a Riakkonen, che si fa perdonare le qualifiche così così e la brutta partenza con la solita gara da mastino: sarebbe bello vederlo in Red Bull il prossimo anno, anche se difficilmente accadrà. Grandissimo comunque. 

Ricciardo: sapremo chi è se lascerà la Toro Rosso

Al posto di Webber, infatti, è probabile che arrivi Ricciardo, il quale una volta sulla Red Bull svelerà finalmente il mistero di quest'anno: è la Toro Rosso scarsa, e quindi lui bravissimo in qualifica anche se poi in gara la macchina lo riporta "a fondo", o è l'australiano che in quasi tre anni di F1 non ha ancora capito come correre con la giusta intensità e gestendo al meglio gomme e strategia?  In Ungheria l'australiano ha collezionato l'ennesima qualifica da urlo seguita da una gara opaca senza apparenti problemi. Nel dubbio per lui voto 5, e la sensazione che abbia ancora bisogno di maturare.

Chi di mestiere ne ha tanto, e non smette mai di dimostrarlo, è Button che si qualifica dietro Perez ma poi in gara lo surclassa nettamente

Grosjean: peccato per la penalizzazione

A proposito di maturare, che dire di Grosjean? Qualifiche ottime, una prima parte di gara ineccepibile e poi il tutto rovinato da un banale errore nel valutare gli spazi, quando ormai aveva già infilato Button. La penalizzazione però è un po' pretestuosa, visto che aveva tagliato la chicane solo in seguito al contatto. Ancora più grottesca, per certi versi, la penalizzazione a seguito del suo - in realtà bellissimo - sorpasso all'esterno su Massa, che si conclude con 4 ruote oltre la linea bianca. Queste due penalizzazioni confermano la paranaia regolamentare raggiunta ormai in F1, ma il francese (e il suo team) dovrebbe sapere come non cadere in queste trappole. Per lui ben due penalizzazioni nella stessa gara, ma stavolta senza una vera colpa, e quindi voto 7, con l'amaro in bocca per l'ennesima bella prestazione in parte rovinata. Il talento però c'è e quando il piede sarà collegato al cervello saranno dolori anche per i big.

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Vettel si è dimostrato uno stratega in questa gara. Non ha esagerato ma ha conservato una posizione sicura per allontanarsi ancora in classifica dal suo inseguitore Alonso


Voto 5 a Rosberg, che rovina la sua gara con una brutta partenza e un contatto con Massa (di cui non ha colpe, per altro). Però vedendo come viaggiava Hamilton ci saremmo aspettati una rimonta più aggressiva, anche se questa è la pista peggiore per tentare certe imprese. Alla fine il motore in fiamme lo toglie da ogni imbarazzo.

Button: un altro pianeta rispetto a Perez

Chi di mestiere ne ha tanto, e non smette mai di dimostrarlo, è Button che si qualifica dietro Perez ma poi in gara lo surclassa nettamente: la sua è una gara intensa e accorta, con la quale massimizza il potenziale (ancora modesto in verità) della McLaren. Per l'inglese voto 8.


E voto 8 anche a Maldonado, che porta una Williams inguardabile in zona punti, e senza spedire nessuno contro le barriere. 

 

Voto 5 invece a Bianchi, perchè dopo le prime belle gare si sta lentamente plafonando sui tempi del compagno di squadra Chilton, uno che è in F1 solo per aver portato una valigia di grana, al quale per curriculum e aspirazioni il francese dovrebbe dare un secondo al giro. Se questo è il futuro secondo pilota della Ferrari c'è da preoccuparsi.

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