F1: Ferrari, il punto sulla revisione della penalità a Vettel

F1: Ferrari, il punto sulla revisione della penalità a Vettel
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Paolo Ciccarone
Facciamo il punto della situazione sul riesame della penalità comminata a Sebastian Vettel nel GP del Canada dopo la conferma da parte della Ferrari di aver esercitato il proprio diritto di revisione
18 giugno 2019

Gp del Canada, non è ancora finita. La Ferrari sta raccogliendo elementi per la revisione del risultato finale, che ha visto la vittoria assegnata Lewis Hamilton per la penalizzazione di 5 secondi inflitta a Vettel dopo che il tedesco aveva chiuso la traiettoria al pilota della Mercedes. Il regolamento non prevede la revisione sui 5 secondi imposti dai commissari di gara, ma concede al team che volesse fare appello di portare gli elementi nuovi che possano far ribaltare la sentenza. E proprio su questa ipotesi la Ferrari ha lavorato a lungo nei giorni successivi, raccogliendo immagini TV di gare precedenti, con episodi simili ma dall'esito diverso.

Sulla telemetria di Vettel ci sarà poco da portare di diverso, visto che già in Canada i commissari avevano esaminato i dati in presenza del rappresentante della Ferrari, che non aveva obiettato nulla tra l'altro...A questo punto, come già accaduto in passato (vedi GP Brasile 2003, vittoria di Raikkonen poi ridata a Fisichella dopo la bandiera rossa, o GP Australia con Trulli che riprese la sua posizione su Hamilton con la revisione della penalizzazione inflitta a Melbourne) ci potrebbero essere degli spiragli per ridare a Vettel la vittoria conquistata sul campo.

Al proposito c'è da sottolineare che la Mercedes non l'ha presa per niente bene, nel senso che le ritorsioni di immagine ricevute per il successo a tavolino di Hamilton, sono state ritenute negative per il marchio e lo spirito sportivo con cui Mercedes partecipa al mondiale. Anche se questo potrebbe far saltare sulla sedia i ferraristi incalliti, quelli che vedono solo rosso e non provano a ragionare serenamente di fronte ai fatti. Il problema è che da buoni tedeschi hanno fatto un ragionamento molto semplice: il regolamento parla chiaro. Il regolamento è stato infranto e pertanto è giusta la penalizzazione. Ma il problema deve essere di chi non rispetta le regole, non di Mercedes che si è attenuta alle norme (almeno in questo caso).

Che la decisione canadese sia stata sofferta lo dimostra anche un particolare inedito (ce ne sarebbero altri ma per ora meglio soprassedere...) perché a precisa domanda su come agire, dai vertici FIA è arrivata la precisazione: "Attenersi alle regole, rispettarle sempre. E' l'unico modo per garantire la verità". Che poi dietro a un semplice risultato di una gara ci sia altro in ballo, beh... per ora meglio stare ad osservare l'evolversi degli eventi. La speranza è che la Ferrari abbia davvero gli elementi per ribaltare il risultato finale del GP del Canada e che non si apra un nuovo fronte di guerra.

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