F1. Ferrari: in galleria del vento è pronta una versione 2.0 della SF-24

F1. Ferrari: in galleria del vento è pronta una versione 2.0 della SF-24
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  • di Mara Giangregorio
Nella galleria del vento della Scuderia Ferrari è già pronta una versione 2.0 della SF-24, molto più aggressiva ed estrema
  • di Mara Giangregorio
13 marzo 2024

La stagione 2024 della Scuderia Ferrari è partita decisamente meglio rispetto alla precedente con un progetto completamente gestito da Frédéric Vasseur, diventato team principal della Rossa a gennaio del 2023. Seguendo lo slancio del finale di stagione, a Maranello si è lavorato fin dall’inizio su una monoposto che andasse a risolvere tutti i problemi della SF-23 venuti a galla nel corso del campionato. Conosciuta prima con il nome di progetto 676, la SF-24 è stata una monoposto che nei primi due Gran Premi stagionali, in Bahrain, dove si sono disputati i test, e in Arabia Saudita, ha dimostrato di essere sulla giusta via per ricucire il gap sui campioni del mondo. Nella gara di Sakhir Carlos Sainz, salito sul podio in terza posizione, ha confermato un recupero di circa 4 decimi sulla Red Bull rispetto all’appuntamento del 2023. I dati sono stati confermati anche da Charles Leclerc a Jeddah. Sicuramente i passi in avanti sono stati fatti, ma la strada per battere il team di Milton Keynes e Max Verstappen è ancora lunga.

Il percorso, tuttavia, è solamente appena incominciato. Con il ruolo di seconda forza in pista, con ampio margine sui rivali diretti di McLaren e Mercedes, la Ferrari sia in Baharain che in Arabia Saudita ha mostrato quelli che sono i suoi punti di forza che le zone in cui dover concentrare gli aggiornamenti. I problemi alle temperature dei freni della SF-24 di Leclerc hanno comportato un deficit di circa 6 decimi al giro sul passo gara del monegasco, confermando anche che a Jeddah non è stato espresso tutto il potenziale della vettura. L’obiettivo per la squadra di Maranello è continuare il programma di aggiornamenti per poter quantomeno i bastoni tra le ruote di Sergio Perez per attaccare la seconda posizione nella classifica piloti.

Non è dunque un segreto dire che la SF-24 è un’ottima base di sviluppo in vista del proseguo della stagione. Già la monoposto scesa in pista a Fiorano Modenese per lo shakedown in seguito alla presentazione del 13 febbraio è una versione precedente a quella vista in Bahrain, ma è stata comunque in grado di infondere nei due piloti, Leclerc e Sainz, ottimismo e maggiore sicurezza rispetto alla sua antenata. Forse ci si aspetta un progetto ancora più rivoluzionario quando sono stati tolti i veli dalla vettura, ma nella galleria del vento di Maranello, secondo quanto riportato da Formu1a.com, è pronta una versione 2.0 ancora pià aggressiva della SF-24.

I campioni del mondo della Red Bull hanno deciso, sotto la guida di Adrian Newey e Pierre Waché, di alzare ulteriormente il livello della loro monoposto, rivedendo completamente la RB19, a cui tutti gli avversari si sono ispirati per questo 2024, con la RB20. Ma mentre McLaren, Mercedes e Aston Martin hanno ancora veramente tanto da migliorare, la Scuderia si è decisamente avvicinata al duo magico della Red Bull e Max Verstappen. Ad essere ancora più estrema sarà infatti la SF-24 che vedremo forse in pista ad aprile, ma il pacchetto più grande di aggiornamenti dovrebbe arrivare a maggio per il Gran Premio ad Imola con una nuova aerodinamica, oltre a modifiche alle pance, nuovo fondo e body work. La SF-24 aveva il compito principale di trovare bilanciamento e un carico più stabile soprattutto ad alta velocità rispetto alla SF-23, e l’obiettivo sembra esser stato raggiunto dalla squadra di Enrico Cardile.

Disegno realizzato da: G. Pirovano
Disegno realizzato da: G. Pirovano Disegno realizzato da: G. Pirovano

Cosa aspettarsi da questa nuova versione della SF-24? Sempre secondo fonti di Formu1a.uno, la Ferrari indirizzerà la propria filosofia di sviluppo verso gli aggiornamenti portati al Gran Premio d’Ungheria dalla Red Bull, con bocche d’ingresso dei radiatori sempre più piccole. Prima di proseguire in questa direzione, però, il team di Maranello ha voluto conferme dalla pista che le temperature di raffreddamento dei radiatori non rappresentassero un problema alla Power Unit gestita da Gualtieri, soprattutto date le soluzioni ancora più aggressive usate per il disegno dell’air box. Ricevuto il via libera dai dati del Bahrian e dell'Arabia Saudita e dai piloti, il lavoro in galleria del vento potrà dunque continuare a vele spiegate verso una SF-24 più estrema.

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