F1, GP Australia 2018: ecco come nasce una strategia vincente

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Paolo Ciccarone
La vittoria di Vettel in Australia è frutto di una strategia azzeccata. Ecco come vengono maturate queste scelte all'interno dei team
25 marzo 2018

Stavolta tutti d'accordo nel dire bravi alla Ferrari. La scelta strategica che ha portato Vettel alla vittoria è stata impeccabile, unita però alla fortuna di trovare la safety car nel momento più opportuno. Ma non si deve pensare che sia solo bravura o fortuna a determinare certe scelte.

La Ferrari è stata brava, non solo in pista ma anche a casa a capire quali margini ci fossero, come ribaltare una situazione che per 35 giri era perdente per Vettel e che poi è stata trasformata in un trionfo

Molti non sanno che parallelamente al box in pista, le squadre di F.1 hanno un garage remoto. Ovvero ci sono dai 20 ai 40 tecnici che con i loro computer seguono tutto quello che accade in pista. Tutti i dati vengono inseriti analizzati e il computer, in tempo reale, fornisce le prospettive e le possibilità che un certo episodio avvenga. Ovvero, in ogni giro per tutti e 20 i piloti in pista, i computer analizzano simultaneamente la situazione, tracciano un diagramma di possibilità e di ipotesi, tengono conto della durata delle gomme in un certo momento e poi, grafici alla mano, il responsabile ultimo, in questo caso l'ingegner Rueda che è pure salito sul podio, decidono quale tattica adottare.

Spesso le simulazioni e le previsioni lasciano spazio alla decisione dell'uomo, che è poi l'ultimo a prendere in mano la situazione. Per cui può capitare, come visto in passato, che una scelta ipotetica e che la simulazione rendeva fattibile al 90 per cento, sia stata superata da un'altra scelta (reale) che ha portato alla sconfitta. Ma che faceva sempre parte di quel 10 per cento ipotizzato con la prima soluzione. Insomma, è una complicazione unica, un mare di dati che in tempo reale viaggiano dal circuito alla sede e ritorno (pensate in Australia e Modena collegate in diretta) e che permette poi di festeggiare una vittoria oppure una sonora sconfitta. Stavolta la Ferrari è stata brava, non solo in pista ma anche a casa a capire quali margini ci fossero, come ribaltare una situazione che per 35 giri era perdente per Vettel e che poi è stata trasformata in un trionfo.

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