F1 GP Bahrain 2013: le pagelle di Sakhir

F1 GP Bahrain 2013: le pagelle di Sakhir
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Si è corso domenica il GP del Bahrain, che ha visto Vettel (voto 9) vincere davanti a Raikkonen (voto 8,5) e Grosjean. Sfortuna per le Ferrari
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
22 aprile 2013

La Cina sembra lontanissima, e non solo perchè dopo appena sette giorni la F1 ha già cambiato continente: dopo la gara opaca nella Repubblica Popolare, Vettel e la Red Bull hanno dato una sconcertante dimostrazione di forza, tecnica e umana. Tecnica perchè la Red Bull sulla pista del Bahrain volava, nonostante le basse velocità di punta (ma questa non è una novità), umana perchè a ben guardare a essere imprendibile era solo una delle due, guarda caso quella con il numero 1 in bella evidenza sul musetto.

Voto 9 allora a Vettel, che non prende il massimo solo perchè manca (di pochissimo) la pole, ma nei primissimi giri è bravissimo a superare di forza prima Alonso e poi Rosberg, per non avere nessuno davanti in grado di disturbare il suo ritmo. Da lì in poi sarà una lunga cavalcata solitaria. Un po' noiosa, ma non si può certo fargliene una colpa. Devastante.

Sfortuna per le Rosse

Una bella mano, al tedesco, la da la Ferrari, che rovina la gara di Alonso con il classico guasto di un pezzo da 5 euro mentre su Massa la sorte si accanisce sotto forma di un'assurda doppia foratura. Voto 0 per la sfiga, ma anche per l'affidabilità, perchè altrimenti Alonso (comunque voto 9) avrebbe potuto prendere quanto meno un secondo posto e sicuramente mettere più pressione a Vettel, e anche Massa (voto 8) poteva ambire a punti importanti. Tra la Malesia e il Bahren Alonso ha perso 30 punti sicuri per sbavature che potrebbero pesare come un macigno sul risultato del Mondiale.

Più deluso dei ferraristi c'è solo Rosberg, che il sabato illude e si illude con una bella pole (tanto più che Hamilton era rimasto nelle retrovie un po' per problemi di assetto, un po' per la sostituzione del cambio) ma in gara viene passato un po' da tutti, nonostante una grande combattività nei duelli. Semplicemente, dopo pochi giri non ha più gomme. Per lui voto 7 per la combattività, ma non di più perchè Hamilton (voto 8), che non è famoso esattamente per quanto rispetta le gomme, dopo essere partito indietro gli conclude ben davanti con una gara poco spettacolare ma più concreta.

Raikkonen (voto 8,5) si qualifica indietro, ma comunque davanti al compagno di squadra, e in gara emerge come al solito sulla distanza, nonostante una strategia che nessuno capisce, nemmeno il pilota finlandese

Lotus contro le previsioni

Se le Mercedes illudono il sabato e deludono la domenica, il percorso inverso lo compie la Lotus, con Raikkonen (voto 8,5) che si qualifica (troppo) indietro, ma comunque davanti al compagno di squadra, e in gara emerge come al solito sulla distanza, nonostante una strategia che nessuno capisce, nemmeno il pilota finlandese... Concreto. E concreto è anche Grosjean (voto 8), che conquista un bel terzo posto partendo dall'11ª posizione, dopo una gara poco spettacolare ma che lo vede tenere sempre un bel ritmo. Recuperato.

A stupire però è Di Resta (voto 9) che dopo una qualifica da incorniciare per un bel po' con la sua Force India riesce a girare con i grandi e porta a casa altri punti preziosi, mentre Sutil - che aveva lo stesso potenziale - rovina la sua gara già al primo giro per una toccata con Massa. Cose assolutamente da evitare quando si guida per un team di secondo piano e si ha l'occasione di finire a ridosso del podio: per il tedesco quindi voto 5, sprecone.

Il duello più bello della gara, in compenso, è il derby tra Perez (voto 8,5) e Button (voto 7,5) , con il messicano che si qualifica più indietro ma in gara riesce a riprendere il compagno di squadra e a superarlo dopo un duello lungo e a tratti anche piuttosto duro

Webber guarda in Porsche?

Va a punti, ma delude ugualmente, Webber, che va bene partiva penalizzato, ma pur sempre davanti a gente come Grojean, con l'aggravante che il francese non guidava la monoposto che ha dominato la gara. Certo, con basse velocità di punta è difficile superare chi è davanti e senza pista libera è ancora più difficile sfruttare il ritmo terrificante della Red Bull, però visti i tempi di Vettel qualcosa di meglio era lecito aspettarsi. L'australiano ci piace, l'abbiamo detto più volte, però se sta davanti a Vettel due volte l'anno e nelle restanti 17 fa il compitino o poco di più non può aspettarsi di essere considerato alla pari del compagno di squadra...

Il duello più bello della gara, in compenso, è il derby tra Perez (voto 8,5) e Button (voto 7,5) , con il messicano che si qualifica più indietro ma in gara riesce a riprendere il compagno di squadra e a superarlo dopo un duello lungo e a tratti anche piuttosto duro, sebbene sempre corretto. È la prima volta quest'anno che il messicano si dimostra all'altezza del pilota inglese e questo risultato non può che fargli bene al morale per il proseguo del campionato. Per entrambi, comunque, un voto alto perchè traggono il massimo da una McLaren in ripresa sul piano tecnico, ma ancora lontana dai migliori.

Voto 8 anche a Bottas, che lontano dai riflettori e dalla zona punti - la Williams di quest'anno è un disastro - si sta comunque cucinando il compagno di squadra Maldonado


Voto 8 anche a Bottas, che lontano dai riflettori e dalla zona punti - la Williams di quest'anno è un disastro - si sta comunque cucinando il compagno di squadra Maldonado, uno che al di là delle troppe scelleratezze lo scorso anno aveva dimostrato comunque di saper essere molto veloce. Promettente.

Voto 0, infine, alla Catheram, che in inverno aveva fatto scegliere i propri piloti al direttore finanziario in base unicamente al curriculum... di fideiussioni bancarie e quest'anno si trova costantemente dietro anche alla Marussia, così ha dovuto richiamare al venerdì l'appiedato Kovalainen per capire come va davvero la propria monoposto. Fa piacere constatare che anche in questa F1 ipertecnologica i piloti servono ancora a qualcosa, fa ancora più piacere constatare che anche in Catheram se ne sono resi conto.

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