F1. GP Bahrain 2024, le pagelle di Sakhir

F1. GP Bahrain 2024, le pagelle di Sakhir
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati del Gran Premio del Bahrain 2024 di Formula 1 nelle nostre pagelle
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
3 marzo 2024

Chi sono i promossi e i bocciati del Gran Premio del Bahrain, prima gara della stagione 2024 di Formula 1? Per scoprirlo, scorriamo insieme le pagelle di Sakhir.

Max Verstappen: voto 9

Dopo uno degli inverni più pazzi di sempre per la F1, c’è qualcosa di perfino rassicurante nel dominio di Verstappen alla prima gara della stagione, come dire tranquilli ora si torna alla normalità. L’olandese ha messo infatti in scena un film già visto fin troppe volte lo scorso anno e che probabilmente manderà in replica altrettante volte nel 2024. La monoposto è per l’ennesima volta una spanna (ma facciamo anche due) sopra tutte le altre, ma ancora una volta tocca evidenziare il talento dell’olandese, capace di fare la differenza soprattutto al sabato e quindi di condurre una gara su ritmi a tratti insostenibili per tutti gli altri senza apparente sforzo. Voto 9, avversarsi cercasi (disperatamente).

Sergio Perez: voto 8

Alle sue spalle voto 8 a Perez, ancora lontano sul giro secco dal compagno di squadra ma efficacissimo in gara, tanto da garantire alla squadra il bottino pieno per il mondiale costruttori. Che poi è esattamente il suo compito.

Carlos Sainz: voto 8,5

Voto 8,5 a Sainz, che va a podio nella sua prima gara da separato in casa, mostrando ancora una volta velocità e costanza per tutto l’arco della gara: Sainz non è un pilota spettacolare, ma con Russell non ha mai mollato l’osso per un giro. Mastino.

Charles Leclerc: voto 8,5

Voto 8,5 però anche a Leclerc, che il sabato tenta (senza riuscirci) l’impresa mentre in gara fa una piccola magia in incognito portando al 4° posto una monoposto che scappa da tutte le parti ad ogni frenata, e nonostante questo riesce comunque ad avere la meglio su Russell. Più di così era impossibile chiedergli.

George Russell: voto 8

A proposito di Russell, per lui comunque un giudizio ampiamente positivo (voto 8), perchè in Bahrain si scopre caposquadra con un anno di anticipo, risultando nettamente il più efficace in casa Mercedes, in qualifica come in gara, dove lotta con le Ferrari: non ce la fa a reggere il passo sulla distanza, ma ha il merito di provarci.

Lando Norris: voto 7,5

Bene ma non benissimo la McLaren, che vive un inizio stagione certamente meno travagliato rispetto a 12 mesi fa, ma si scopre anche un (bel) po’ più indietro rispetto a come aveva concluso il 2023. In questo scenario da bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, Norris risulta il più efficace all’interno del team inglese, anche se di poco, riuscendo a tenersi dietro una Mercedes. Voto 7,5, più così al momento non può fare.

Lewis Hamilton: voto 6

La Mercedes in questione è quella di Hamilton, al quale va un voto 6 sulla fiducia, però è evidente che il neo ferrarista per tutto il fine settimana abbia faticato rispetto a Russell, e nemmeno in gara è riuscito a metterci una pezza, cogliendo un piazzamento a punti che va stretto sia a lui che alla Mercedes. Siccome alla soglia dei 40 sono tutti i pronti a darti del bollito ad ogni mezzo passo falso, urge riscatto immediato (anche per non far pentire qualcuno a Maranello).

Oscar Piastri: voto 7

8° posto per Piastri, che in passato si è dimostrato capace di ben altre imprese, ma che non fosse aria stavolta sia era capito già al sabato: l’australiano finisce come è partito, dopo avere duellato più che altro con Alonso e con il suo compagno di squadra. Voto 7 sulla fiducia.

Fernando Alonso: voto 8

Eccolo Alonso: 12 mesi fa era andata ben diversamente ma l’Aston Martin di quest’anno, pur essendo una monoposto fondamentalmente sana, non consente più certe imprese, o forse sono cresciuti gli avversari. Certo, forse la strategia non ha aiutato, ma onestamente il risultato non sarebbe stato diverso. Resta il fatto che lo spagnolo ha mostrato ancora una volta di essere il numero uno nel box inglese, ma se questo si traduce in due miseri punticini forse urge una riflessione sul futuro. In ogni caso voto 8 per la capacità di tenuta con un anno in più sulle spalle.

Lance Stroll: voto 8

Chiude la zona punti Stroll, che è stato molto bravo a recuperare dopo un testacoda iniziale del quale non ha colpe (è stato tamponato). Il canadese stavolta è partito con il piede giusto, anche se un punticino può sembrare poca cosa, ma in questo caso non è così. Voto 8.

Nico Hulkenberg: voto 7

Fuori dai punti, voto 7 a Hulkenberg per l’exploit in qualifica, anche se ha sciupato tutto con una partenza scellerata: la velocità però è rimasta.

Daniel Ricciardo: voto 6

E voto 6 a Ricciardo, del quale si è parlato molto come possibile sostituto di Perez per il prossimo anno. Per fare il salto però servono ben altre prestazioni rispetto a quella vista in Bahrain: ok l’auto forse non è quel fulmine che gli avversari temevano, ma l’australiano non sta mostrando particolari doti nemmeno nel confronto diretto con Tsunoda, con tutto il rispetto per il giapponese.

Alpine: voto 3

Per il resto, voto 3 alla Alpine, la vera grande delusione di questo avvio di stagione: De Meo vorrebbe che fosse la Ferrari di Francia, ma dopo alcuni anni senza infamia e senza lode ora arriva una monoposto talmente pessima da essere quasi inspiegabile, tanto da occupare tutta l’ultima fila dello schieramento. Riuscirà il team francese a ripetere l’impresa della McLaren nel 2023, stravolgendo il progetto per tornare competitivi?

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