F1, GP Belgio 2020: Hamilton, meno due alla vetta del mondo

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Paolo Ciccarone
Con la vittoria nel Gran Premio del Belgio 2020 di Formula 1, Lewis Hamilton è vicinissimo a battere lo storico record di Michael Schumacher
30 agosto 2020

Meno due alla vetta del mondo: a Lewis Hamilton mancano solo due vittorie per raggiungere il record di 91 successi di Michael Schumacher e con 10 GP ancora da disputare, questo record sarà battuto senza dubbio, così come il 7 titolo mondiale che ormai è nel mirino del pilota inglese. In Belgio ennesima doppietta Mercedes con Bottas degno scudiero, ma è senza dubbio Hamilton il pilota capace di capitalizzare e portare a casa il massimo dalla sua macchina. Onore al merito va a Verstappen, terzo, unico che è rimasto tutta la gara nei paraggi di Bottas e questo, senza avere una Mercedes per le mani, è degno di nota come degno di nota è stata la gara di Ricciardo che oltre al giro più veloce ha portato a casa un quarto posto per la Renault, che con Ocon quinto ha piazzato due macchine nelle top cosa che non capitava da anni.

Segno che qualcosa si è mosso a Viry ma sopratutto nei segreti corridoi della politica visto che l'accordo siglato fra i team e con la rinuncia ai reclami contro la Racing Point Mercedes ha portato a qualche...soffiata degna di nota. In mezzo ai festeggiamenti per la doppietta delle frecce nere, stride la pesante giornata della Ferrari, tredicesimo Vettel e quattordicesimo Leclerc, mai in gara, lontani dai primi e con problemi vari. In pista si sono beccati distacchi enormi e nella lotta con vetture con lo stesso motore sono finiti dietro all'Alfa Romeo di Raikkonen e hanno faticato a superare le Haas in pieno rettilineo. L'anno scorso Leclerc aveva vinto stupendo tutti e bissato a Monza proprio grazie alla velocità di punta, oggi un mesto ricordo del passato.

La gara, in sè, è stata abbastanza noiosa a parte i primi due giri. L'unico momento di brivido è stato causato dall'incidente di Antonio Giovinazzi che ha coinvolto Russel con la Williams che ha centrato i rottami dell'Alfa Romeo. La dinamica dell'incidente, bruttissimo da vedere, è abbastanza strana. Giovinazzi ha perso il controllo ed è andato a sbattere, ma in quel momento era lontano dal cordolo e non stava certo lottando contro Vettel, che pure era a portata di mano. La pacca sulla spalla che il Team Manager Vasseur gli ha dato nei box abbracciandolo, fa capire che alla origine possa esserci un problema tecnico di cui la squadra dovrebbe farsi carico.

Di sicuro il botto è costato caro, si stima in almeno 700-800 mila euro di danni. L'importante è che i piloti siano usciti indenni da un pauroso patatrack. Il resto della corsa non ha avuto molto altro da dire. Solo la rimonta di Ricciardo su Verstappen ha fatto sperare in qualche bella lotta, ma così non è stato e al traguardo le Mercedes hanno portato a casa l'ennesima doppietta che uccide il mondiale 2020 e pone interrogativi sul futuro alla Ferrari. Fino a quando andranno avanti così? Difficile dirlo. Di sicuro a livello mediatico la mossa di far debuttare Mick Schumacher nelle prove libere sull'Alfa Romeo (al posto di Giovinazzi?) attira attenzione, crea ricordi e depista su cosa succede a Maranello...

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