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La pista di Spa-Francorchamps, sede del tredicesimo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula 1, il Gran Premio del Belgio 2025, è tra le più complesse dell’intero calendario. L’efficienza della monoposto è fondamentale: il layout alterna lunghi tratti in piena accelerazione – dove la power unit viene sfruttata al massimo – a sezioni guidate che richiedono stabilità e grip.
La gestione degli pneumatici è altrettanto cruciale: tra carichi laterali elevati (fino a 5G) e violente frenate, le gomme sono sottoposte a sollecitazioni complesse e ravvicinate. E poi c’è la variabile più temuta: il meteo. Nelle Ardenne, la pioggia può arrivare in qualsiasi momento, anche soltanto su una parte del circuito. Tutto ciò rende estremamente difficile individuare il giusto compromesso: un’ala più scarica – come dimostrato da Max Verstappen nella Sprint – può rappresentare un vantaggio in condizioni di asciutto, ma diventare un’arma a doppio taglio se dovesse arrivare la pioggia e servisse un maggiore carico aerodinamico.
Per affrontare al meglio le insidie di Spa-Francorchamps, Red Bull e McLaren hanno scelto filosofie opposte in termini di configurazione dell’ala posteriore. Il team di Milton Keynes ha optato per una soluzione più scarica, che ha permesso all’olandese di difendersi dagli attacchi di Piastri sui lunghi rettilinei. L’ala posteriore della RB21 presenta un profilo principale completamente rettilineo, di bassa corda e profondità. Quella della MCL39, invece, adotta un elemento principale a cucchiaio, più profondo al centro. Una scelta che ha penalizzato la McLaren in termini di velocità di punta, ma che potrebbe rivelarsi vincente con la pioggia prevista per oggi.