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La McLaren festeggia una prima fila al sabato di Spa-Francorchamps: pole position per Lando Norris, seconda casella per Oscar Piastri. Un risultato che premia la crescita tecnica del team di Woking e l’ottimo lavoro svolto nella preparazione di un weekend reso ancora più insidioso dalle incertezze meteo. Andrea Stella, team principal della squadra di Woking, analizza il sabato belga con lucidità e realismo, sottolineando i punti di forza ma anche le possibili criticità in vista del Gran Premio di domani.
“Spa non è più un circuito dove sorpassare è semplice – ha spiegato Stella –. L’effetto scia è forte, ma l’evoluzione aerodinamica delle vetture ha reso molto difficile restare vicini. Anche la Sprint lo ha dimostrato. Nei primi giri si può fare qualcosa, ma poi diventa complicato”. Proprio per questo, la partenza sarà un momento chiave, soprattutto con Charles Leclerc in terza posizione e un assetto scarico sulla sua Ferrari: “Sappiamo che saremo esposti. Se il via sarà sull’asciutto, Leclerc potrebbe anche guidare il gruppo a fine primo giro. Ma l’importante sarà evitare guai e gestire la corsa con la competitività che abbiamo dimostrato”.
Il team ha portato di recente aggiornamenti tecnici significativi: “Nuovo fondo e nuova ala posteriore, che ci hanno dato efficienza e migliorato la vettura rispetto a ieri. Anche se i tempi sul giro sono simili, le prestazioni sono cresciute, e i GPS lo confermano: siamo forti nelle curve dove sapevamo di poter fare la differenza”. Stella ha anche sottolineato come il miglior giro di Piastri nella Sprint Qualifying sia stato quasi perfetto, mentre oggi Norris ha fatto “una tornata eccellente, con piccoli aggiustamenti di guida rispetto a ieri. Sono più adattamenti del pilota che modifiche alla macchina. E i risultati parlano chiaro”.
Quanto a Red Bull e Ferrari, il team principal McLaren preferisce restare cauto: “Abbiamo visto che Red Bull ha aumentato il carico aerodinamico, probabilmente pensando alle condizioni di domani. Non è detto che li abbia resi più lenti, ma la scelta potrebbe essere strategica. Ferrari, invece, ha proseguito con la stessa configurazione, migliorando leggermente da un giorno all’altro”. Infine, uno sguardo al cielo e alle variabili meteo: “Dopo la Sprint abbiamo fatto solo una piccola modifica all’ala posteriore, montando un gurney leggermente più grande per avere un po’ più di carico. Ma nel complesso, oggi in Formula 1 non si cambia molto tra bagnato e asciutto. Le regolazioni principali si fanno sull’ala anteriore. Il resto si bilancia da sé”.