F1: GP Brasile 2023, le pagelle di Interlagos

F1: GP Brasile 2023, le pagelle di Interlagos
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Interlagos nelle pagelle del Gran Premio del Brasile 2023 di Formula 1
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
6 novembre 2023

Chi sono i promossi e i bocciati di Interlagos? Scopriamolo sfogliando le pagelle del Gran Premio del Brasile 2023 di Formula 1.

Max Verstappen: voto 10

Togliamoci subito il pensiero: voto 10 a Verstappen. L’olandese sta ammazzando l’interesse per la F1 e quando il gioco si fa duro, come nelle qualifiche per la gara domenicale, dimostra di essere il più duro di tutti. Ultimamente parte anche come una fionda, fateci caso. E il modo in cui si è sbarazzato di Norris in un giro durante la gara sprint la dice lunga su quanto margine avesse in realtà. Insomma al momento non c’è speranza per gli altri. Incontrastato.

Lando Norris: voto 10

Ecco, Norris: ancora una volta secondo, ancora una volta un week end di gara pressoché perfetto, così vicino alla vittoria che però appare sempre così lontana. Voto 10 perché l’inglese si conferma piede pesantissimo e testa fina, ma finché Verstappen guida così e la Red Bull lo asseconda non basta. Primo degli altri.

Fernando Alonso: voto 10

Terzo San Fernando da Oviedo, professione pilota, specialista in miracoli: appena l’Aston Martin è tornata competitiva lui si è fatto trovare pronto. Di più, ha messo giù un duello e un arrivo destinati a entrare nella storia della F1, ovviamente uscendone vincitore. Nessuno ha ancora capito come abbia fatto con l’Aston Martin contro una Red Bull. Ha vinto solo due mondiali ma è come se ne avesse vinti dieci: voto 10 e lode, infinito.

Sergio Perez: voto 7

Quarto Perez, in netta ripresa rispetto alle uscite precedenti, perfino a “podio” (le virgolette sono d’obbligo) il sabato, eppure proprio nel migliore week end da una vita subisce la sconfitta forse più pesante, perché con l’auto che si ritrova doveva arrivare sul podio (quello vero): era in netta superiorità tecnica, su pista asciutta, ma Fernando l’ha ridimensionato in mondovisione. Voto 7 per i punti, ma Perez in questo momento serve altro e ci si aspetta altro.

Lance Stroll: voto 7,5

In Brasile è rinato a sorpresa Stroll: evidentemente l’Aston Martin a Interlagos non era solo più veloce, ma anche più adatta al suo stile di guida, fatto sta che Alonso rimane di un’altra categoria (come per tutti i mortali) ma il canadese è stato veloce e concreto ogni volta che è sceso in pista. Voto 7,5 di incoraggiamento, ora ha altre due gare per dimostrare di avere definitivamente archiviato il suo periodo oscuro.

Carlos Sainz, voto 6, e Charles Leclerc, voto 7,5

A punti Sainz, 6° “grazie” alla strategia Ferrari di sacrificare il sabato per la gara domenicale. Ecco, detta così viene un po’ da ridere, ma lo spagnolo ha poco da stare allegro: l’auto in Brasile era appena discreta e lui è sempre rimasto dietro a Leclerc (voto 7,5 al monegasco almeno per la qualifica di venerdì, stendendo un velo pietoso sul resto). Insomma, un rendimento sottotono perfettamente commisurato alla sua Ferrari. Voto 6 con le attenuanti tecniche.

Pierre Gasly: voto 7,5

Positivo invece, sempre per il mezzo a disposizione, il 7° posto di Gasly, in entrambe le gare davanti al compagno di squadra e con la soddisfazione la domenica di mettersi dietro anche Hamilton, roba che raramente gli è capitata e ancor più raramente gli capiterà. Voto 7,5, ha sfruttato al meglio quel (poco) che ha.

Lewis Hamilton: voto 6

Mestissimo 8° posto per Hamilton: eppure sul giro secco le Mercedes erano competitive, poi in gara il loro rendimento è precipitato. Forse un assetto poco azzeccato, difficile onestamente attribuire la colpa di questo brutto risultato al campionissimo inglese: anche per lui allora voto 6 con le attenuanti tecniche generiche.

Yuki Tsunoda: voto 7,5

Buon arrivo a punti per Tsunoda, 9° la domenica ma in palla anche nella gara sprint dove duella con Ferrari e Mercedes. Sicuramente l’AlphaTauri è più competitiva rispetto alle gare precedenti, ma il giapponese è bravo sfruttarne il potenziale anche se dà sempre la sensazione che manchi una certa serenità di fondo. Stavolta però voto 7,5.

Esteban Ocon: voto 6

Chiude la top ten Ocon, ma vista la gara di Gasly per lui è un risultato quasi dovuto: voto 6 per un pilota di talento che però fatica ancora a concretizzare e soprattutto a garantire un rendimento regolare.

George Russell: voto 6

Fuori dai punti, stesso voto 6 e medesime motivazioni di Hamilton per Russell.

Oscar Piastri: voto 4

Per il resto, voto 4 a Piastri, letteralmente non pervenuto mentre il suo compagno di squadra portava a casa un doppio secondo posto: va bene che è un talento naturale, ma c’è ancora molto da lavorare sulla costanza di rendimento.

Nico Hulkenberg: voto 5

E voto 5 a Hulkenberg che rifila ad Albon una ruotata al via innescando l’incidente che mettere fuori gioco il thailandese e il suo compagno di squadra: con la sua esperienza dovrebbe stare più attento.

Ferrari: voto 5

Soprattutto, voto 5 alla Ferrari, non pervenuta in Brasile: con il ritorno di Aston Martin era praticamente al 5° posto come team in termini di competitività. Sconcerta, a questo punto della stagione, che in Ferrari ancora una volta non siano riusciti a mettere in piedi un serio programma di sviluppo, a differenza non solo di McLaren ma anche di Aston Martin che pur tra alti e bassi si è dimostrata anche in Brasile decisamente più veloce.

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