F1, GP Canada 2018: la Ferrari torna competitiva

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Paolo Ciccarone
La Ferrari torna a vincere in Canada e dimostra la sua competitività
10 giugno 2018

MONTREAL - La Ferrari torna a vincere e Vettel recupera in un colpo i punti che servono nella classifica generale su Lewis Hamilton, che non è andato oltre un quinto posto del tutto insoddisfacente visto che Bottas, stessa macchina, almeno è arrivato secondo e nel week end è stato superiore al pilota inglese. Verstappen ha concluso senza colpo ferire con la Red Bull davanti a Ricciardo mentre Raikkonen, sesto, non ha fatto altro che concludere la giornata come poteva.

La Ferrari col nuovo motore ha trovato quei due decimi in più in qualifica che le hanno permesso di partire davanti a tutti, ma a vedere il ritmo di gara non è solo il motore il segreto della rinascita quanto un insieme ben amalgamato che ha fatto dimenticare il GP di Spagna: "Posso dire che è stato incredibile, - ha detto Vettel - sabato ho detto che avevamo trovato un buon assetto per la gara ma non pensavo di tornare a vincere in questo modo. Ho visto tanto tifo e tanti che hanno applaudito. Grazie al team e per il campionato è ancora lunga...".

Per la cronaca della gara c'è poco da dire a parte che le uniche emozioni sono venute da due episodi. Il primo, legato al giro di pista di Jacques Villeneuve con la Ferrari T3 del padre, vincitrice nel 1978 cosa che ha fatto dire allo stesso Vettel, tornato al vertice con la rossa, che "E' stata una emozione incredibile perché Gilles è stato qualcosa di unico nella storia della F.1" e poi altro brivido grazie a un altro canadese: Lance Stroll. Nel difendersi da Hartley ha perso il controllo della Williams che in derapata ha centrato la Toro Rosso. Due auto distrutte dopo 4 curve, safety car per 3 giri e alla ripartenza tutti in fila indiana. Nessuna emozione, unico sorpasso di Ricciardo su Hamilton grazie al pit stop e speranze di vedere un po' di lotta rimandate a data da destinarsi.

Vettel recupera in un colpo i punti che servono nella classifica generale su Lewis Hamilton, che non è andato oltre un quinto posto del tutto insoddisfacente visto che Bottas, stessa macchina, almeno è arrivato secondo e nel week end è stato superiore al pilota inglese

Perché il problema vero è che coi primi tre team in grado di tenere un buon passo, tutti gli altri, dalla Renault in giù, appartengono a un'altra categoria. Vedere Hulkenberg finire settimo, ma a oltre un giro di distacco, doppiato dai primi sei, è qualcosa che fa capire come se si vuole lo spettacolo, non sono certo queste le regole tecniche da seguire. Se poi vogliono rendere la F.1 artificiale, il problema diventa bello grosso. La gente a casa, pochi da noi, che davanti alla TV hanno seguito la gara dopo 3 giri erano a pescare o a dedicarsi all'uncinetto.

Non parliamo poi del pubblico americano, il vero destinatario della F.1 del futuro, che rimane attonito nel vedere queste gare avendo una concezione diversa del motorsport. E qui succederà qualcosa di poco chiaro o bello per il futuro. Se la F.1 è destinata al mercato USA non avrà nulla che fare con la F.1 che conosciamo noi in Europa. E queste gare soporifere, frutto di regolamenti tecnici complicati, sono un altro passo per portarla alla chiusura. Ma intanto, conta poco: Vettel vince il suo 50 GP in carriera, la Ferrari torna competitiva, poi vada come vada per il tifoso medio la missione è compiuta...

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