F1 GP Cina 2013: le pagelle di Shanghai

F1 GP Cina 2013: le pagelle di Shanghai
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Le pagelle del GP di Cina, che ha visto un Alonso tenace (voto 10) conquistare la vittoria della gara davanti a Raikkonen (8) e Hamilton (10)
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
15 aprile 2013

In Cina sventolano le bandiere rosse, ma per una volta non sono quelle della Repubblica Popolare: Alonso e la Ferrari conquistano una vittoria netta, dimostrando una superiorità tecnica che non si vedeva forse dai tempi del Mondiale di Raikkonen, e ora il Mondiale appare più aperto che mai. Voto 10, quindi, ad Alonso, che si qualifica bene (anche qui qualche piccolo progresso si è visto) e in gara impone un ritmo sulla distanza inavvicinabile per tutti, ma anche alla Ferrari, che quest'anno ha realizzato una vettura veloce (anche se non ancora la più veloce) e sana e che finalmente riesce a produrre delle evoluzioni che in pista puntualmente funzionano.

Stride un po', di fronte a una simile superiorità, il sesto posto di Massa, che si perde sul ritmo di gara e divora i pneumatici molto più di Alonso, pur andando più piano. La prestazione complessiva sarebbe insufficiente, ma il brasiliano si prende comunque un voto 6 grazie alle buone qualifiche e al grande tempismo dimostrato nel superare Hamilton in scia ad Alonso, a inizio gara. Imprendibile.

Raikkonen e Grosjean: gemelli diversi

Voto 8 a Raikkonen, che si conferma ancora una volta un autentico martello in gara stavolta si era anche qualificato benissimo, peccato solo per due errori piccoli ma forse decisivi: la partenza infelice e la tamponata a Perez (onestamente crediamo che il finlandese per il contatto debba prendersela solo con il proprio eccessivo ottimismo...). Una certezza. Con lui, comunque, la Lotus si conferma assoluta protagonista, e sottolineiamo con lui, perchè Grojean (voto 6) continua nella sua fase involutiva: ha finalmente smesso di giocate con gli autoscontri, ma sembra avere anche perso quella velocità e aggressività istintiva che aveva mostrato lo scorso anno; il talento però c'è, gli serve solo un po' di tempo in più. Intimidito.

 

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Voto 8 a Raikkonen, che si conferma ancora una volta un autentico martello in gara stavolta si era anche qualificato benissimo, peccato solo per due errori piccoli ma forse decisivi

Anomalie McLaren

n altro che sembra avere un po' smarrito il talento mostrato lo scorso anno è Perez, che continua a qualificarsi abbondantemente dietro a Button (che pure non è uno specialista del giro della morte) e anche in gara non regge certo il ritmo dell'inglese (e pensare che proprio sul ritmo di gara aveva costruito le sue gare più belle in Sauber): evidentemente manca il feeling con la McLaren e forse anche con la squadra. Voto 5 per Perez quindi, con la possibilità di rimediare già domenica prossima. Deludente.

Voto 8 invece a Button, che da una monoposto evoluta e migliorata ma ancora lontana dalle migliori ottiene sempre il massimo possibili, in qualifica e in gara. Concreto.

Red Bull

E le Red Bull? Per le lattine volanti è stata una gara sfortunatissima: Webber è stato azzoppato senza colpe sia in qualifica che in gara, ma si merita comunque un bel voto 7 per la bella rimonta che aveva iniziato e per la pazienza, che perde solo quando tenta un sorpasso a dir poco ottimistico sull'incolpevole Vergne. Sfortunato.

Voto 7,5 anche per Vettel, che di fatto ha rinunciato a staccare un tempo decente nelle Q3 per salvaguardare le gomme in gara, dove però alla fine si ferma comunque 3 volte come Alonso. La colpa, va detto, non è certo sua: in questa gara in Red Bull non sono mai riusciti per tutto il week end a far durare le gomme, pur avendo una monoposto comunque velocissima. Bloccato. Quello della Cina, comunque, dovrebbe essere un caso isolato, anche se sicuramente sul ritmo di gara al momento la Ferrari riesce a gestire meglio le gomme.

Voto 10, quindi, ad Alonso, che si qualifica bene e in gara impone un ritmo sulla distanza inavvicinabile per tutti, ma anche alla Ferrari, che quest'anno ha realizzato una vettura veloce e sana e che finalmente riesce a produrre delle evoluzioni che in pista puntualmente funzionano

Le Stelle

Un problema, quest'ultimo, che frena anche le Mercedes, veloci ma ancora non sufficientemente costanti sul ritmo di gara: Hamilton comunque ha fatto come sempre tutto il possibile, a partire dalla conquista della pole. Per lui voto 10 a prescindere quindi: trascinatore. Voto 7 a Rosberg, vittima di un problema alle sospensioni, ma meno incisivo di Hamilton in qualifica e anche nelle prime fasi di gara.

La sorpresa della gara è però Ricciardo, che con la piccola Toro Rosso entra in Q3 il sabato e va a punti in gara, dopo una partenza per una volta strepitosa. Per lui voto 10, e la possibilità - se continua così - di agguantare l'agognato sedile di Webber il prossimo anno.

Sempre per la serie "poveri ma belli", voto 9 a Hulkenberg, che con una Sauber che quest'anno è ben lontana dalla competitività del 2012 si arrampica fino alla prima posizione grazie alla sua capacità di gestire i pneumatici e poi conquista punti preziosi.

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