F1, GP Cina 2018: tra i due litiganti, Ricciardo gode

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Paolo Ciccarone
La Red Bull a Shanghai gioca l'asso pigliatutto in regime di Safety Car. Ricciardo vince, Verstappen usa troppa foga su Vettel, rovinando la sua gara
15 aprile 2018

Come era la storia dei due litiganti? Beh a Shangai se ne è avuta una ulteriore conferma perché mentre tutti erano presi dal duello fra Bottas e Vettel è spuntato a sorpresa Daniel Ricciardo con la Red Bull. E' stata una gara strana, con fasi distinte e diverse. Dal via, con un Vettel stranamente aggressivo verso Raikkonen (lo ha stretto al via costringendolo a mollare il gas e a perdere la posizione su Bottas) ma capace di prendere il largo sulla Mercedes. Il copione sembrava stabilito: una Ferrari veloce con le gomme soft e una Mercedes in crisi di bilanciamento, con pezzi di gomma persi dal posteriore.

Poi la svolta: una safety car intervenuta per ripulire la pista dopo il botto fratricida Gasly Hartley della Toro Rosso e qua si è giocato il destino della gara. Perché già dopo il primo pit stop si era capito che la Ferrari, puntando a controllare Bottas, aveva commesso un errore in quel frangente. Infatti il finlandese, anticipando il rientro, ha fatto il classico undercut, termine inglese per dire sosta anticipata. E qui Vettel ha perso il vantaggio, ed era di quasi 4 secondi. Quindi l'errore è stato quello di ritardare troppo il cambio permettendo a Bottas di recuperare il distacco.

Con una macchina dietro a inseguire, e Raikkonen tenuto ancora a lungo in pista, la safety car ha permesso alla Red Bull di giocarsi l'asso pigliatutto. Ha deciso di richiamare ai box i due piloti e montare gomme più tenere invece delle bianche medie di Ferrari e Mercedes, con la corsa neutralizzata non hanno perso molto tempo in compenso avevano gomme più veloci di oltre un secondo al giro. E qui si assiste alla seconda fase della gara. Ovvero con Ricciardo e Verstappen in rimonta e Bottas con Vettel in affanno.

Bravissimi al box Red Bull, specie nei doppi cambi gomme effettuati coi piloti in scia uno all'altro, segno di coordinamento incredibile, e risultato capovolto. Come dire che se a gomme uguali la classifica dice Ferrari con le strategie si può ribaltare il tutto

Ci ha pensato la foga di Verstappen in un paio di sorpassi a creare lo scompiglio. Dapprima su Hamilton, ma l'inglese maliziosamente ha messo Max nella situazione di uscire largo da una curva. Quando invece nel mirino c'è stato Vettel, Verstappen ci ha provato al primo colpo al tornantino, toccando la Ferrari e finendo in testacoda entrambi. Gara finita per Vettel ed errore da dietro la lavagna per Verstappen che poi si è scusato con un Sebastian nemmeno troppo arrabbiato. E qui Ricciardo ha fatto la differenza, perché ha infilato i rivali al primo colpo, rischiando in staccata e senza aiuti esterni (leggi DRS). Ha tirato fuori gli attributi e ha portato a casa una vittoria incredibile.

Chi recrimina oltre a Vettel è Bottas, che aveva la corsa in mano e l'ha persa, Raikkonen che aveva chiesto al box di cambiare gomme durante la safety ma è stato tenuto in pista. Segno che la strategia della Ferrari, eccezionale nelle prime due gare, qui ha peccato di prudenza considerando solo Bottas come rivale, mentre Red Bull, non avendo nulla da perdere, si è giocata il jolly. E poteva essere una doppietta. Per cui bravissimi al box Red Bull, specie nei doppi cambi gomme effettuati coi piloti in scia uno all'altro, segno di coordinamento incredibile, e risultato capovolto. Come dire che se a gomme uguali la classifica dice Ferrari con le strategie si può ribaltare il tutto. Almeno su questo il mondiale è partito col piede giusto.

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