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Giornata positiva per la Rossa di Maranello, in quella che complessivamente è la miglior qualifica della stagione. Ma cosa ha permesso alla Ferrari di andare vicina ad una pole che sembrava impossibile? “Molto della performance deriva dalla preparazione della gomma, dal giro di preparazione fino a quello di lancio. Dal punto di vista delle temperature siamo tutti al limite. Bisogna trovare il giusto compromesso per gomme, motore e freni ma penso che siamo sul pezzo da inizio weekend, abbiamo ottimizzato tutti i dettagli e questo ha fatto la differenza.” Il circuito messicano è quello di gran lunga più probante dal punto di vista della gestione delle temperature, non tanto per il caldo quanto per la grande altitudine che impedisce ai motori e alle componenti di smaltire ottimamente il calore e la Ferrari è sembrata quella con le aperture più ampie: “È una pista molto impegnativa per le temperature, abbiamo un carico aerodinamico da Monza nonostante l’ala sia più simile a quella di Montecarlo. Il problema del calore è uguale per tutti, ma non bisogna compromettere la gara per andare forte in qualifica, noi siamo stati conservativi per il Gran Premio ma oggi è andata bene.”
La SF-25 si è anche confermata una delle macchine più veloci in rettilineo e questo considerando il lunghissimo allungo della partenza, potrebbe fare la differenza: “Non penso che sarà un grande vantaggio quanto lo sarà la scia, solitamente la seconda e la terza posizione sono quelle più utili, speriamo che per noi lo siano entrambe, ma se durante la gara ti ritrovi dietro a qualche macchina diventa difficile tenere sotto controllo le temperature. Sarà cruciale cercare di avere aria pulita sin da subito, l’obiettivo è arrivare bene alla prima curva e poi passo dopo passo vedremo cosa riusciremo a fare”.