F1, Gp Ungheria 2015: i (pericolosi) risparmi della Force India e tutte le altre curiosità

F1, Gp Ungheria 2015: i (pericolosi) risparmi della Force India e tutte le altre curiosità
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Paolo Ciccarone
Bernie Ecclestone prende in giro Maurizio Arrivabene, mentre Franz Tost non sembra prendere a cuore la causa di Monza. Per la Force India, invece, suona il campanello d'allarme per la durata dei pezzi di ricambio | <i>P.Ciccarone, Budapest</i>
25 luglio 2015

Punti chiave

Salta la vendita del Circuit of the Americas

Inaugurato pochi anni fa, in pompa magna e con la grandezza tipica del Texas, ora si scopre che per il COTA, Circuit of the Americas, ci sono nubi all’orizzonte. Il periodico Motorsport.com annuncia che è fallita la trattativa fra la IHRA e la IRG Sports che doveva rilevare una quota consistente dell’impianto. La IRG Sports opera in collaborazione con la più grande associazione Hot Road, quella che si occupa della gestione delle gare dragster, per intenderci, e voleva investire in un impianto che funziona solo tre volte all’anno, una per la F.1, una per la MotoGP e una per i prototipi, restando chiusa e inutilizzata per il resto dell’anno.

 

Da qui bilanci non a posto e la necessità di trovare partner che con IRG Sports sembrava fosse giunto. Le trattative sono durate delle settimane e la boccata di ossigeno, leggi dollari, sarebbe servito per alleggerire i bilanci. Per quest’anno il GP di F.1 è salvo ma per il futuro, viste le difficoltà dell’impianto, ci sono dubbi. E questo è l’ennesimo caso, dopo la Corea, l’India e la stessa Sochi, delle difficoltà degli impianti faraonici voluti dalla FOM per ospitare nuovi GP. Le piste le fanno, i soldi li spendono, ma poi bisogna gestirli… E’ come comprarsi una Ferrari e non avere i soldi per la benzina e l’assicurazione!

Monza o non Monza? A Tost frega solo la grana…

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La Toro Rosso batterà anche bandiera italiana, ma Franz Tost non sembra granché preoccupato per i problemi di Monza

 

In conferenza stampa è stato chiesto a Franz Tost, manager della Toro Rosso, cosa ne pensasse dei GP storici a rischio come quello di Monza, che per il team di Faenza sarebbe la gara di casa. La risposta è stata secca: coi costi di un team a me interessa coprire le spese che sia Monza o da un’altra parte interessa poco. Insomma, se hai una carta Visa Gold puoi fare le spese che vuoi, se non hai i soldi, cosa vuoi comprare? Questo il suo parere.

 

Certo è comprensibile, dal punto di vista comunicazione, parlando di Italia, non è stato forse il momento migliore per dirlo…d’altronde da uno che è entrato in F.1 facendo il portaborse di Ralf Schumacher, altro monumento di simpatia, e aver svolto lavori per conto terzi, essere lì in quella posizione è già un bel risultato…

Force India al risparmio

L’uscita di pista di Perez nelle prove del venerdì è stato un campanello d’allarme per quanto riguarda la durata dei pezzi di ricambio, pare infatti certo che la sospensione abbia ceduto per affaticamento. Il triangolo in carbonio ha una durata molto lunga, quelli che cedono sono i punti di attacco al mozzo e alla ruota che sono soggetti a stress. Per contenere i costi, una sospensione può costare anche sui 50 mila euro e nella stagione se ne cambiano una ogni 2 GP, i triangoli durano di più, quindi fatta una botta di conti si capisce perché si cerchi di portare a fine vita ogni singolo pezzo che possa farlo.

 

Peccato che poi avvengano questi cedimenti che nelle corse ci sono sempre stati e sono impossibili da scongiurare, vuoi per affaticamento o per errore nella costruzione o per colpi vari sui cordoli. Una sospensione deve resistere almeno 8-9 volte al peso della vettura a pieno carico aerodinamico, ovvero se fatto 1400 kg il valore massimo di deportanza, si moltiplica per otto o nove volte la resistenza del pezzo, quindi non è normale un cedimento, a meno che non siamo nei casi citati in precedenza. 

Ecclestone sfotte Arrivabene

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Arrivabene è stato protagonista in mattinata di un divertente siparietto con Bernie Ecclestone

 

Sabato mattina, motor home della Mercedes, all’interno al riparo del clima torrido esterno, due giornalisti italiani stanno parlando con Maurizio Arrivabene, boss della Ferrari. Arriva Bernie Ecclestone che deve parlare con Lauda e Wolff al piano di sopra, vede il gruppetto e va a salutarli: “Ciao, ti hanno licenziato dalla Ferrari e sei qui a cercar lavoro alla Mercedes?” la domanda di Bernie.

 

“No – risposta divertente – son venuto a cercare un motore Mercedes da usare a Monza” replica il manager italiano. “Lo so che ti ha licenziato, mi ha chiamato Marchionne per dirmelo, comunque vai tranquillo, un posto te lo troviamo, ma per Monza non diciamo in giro cosa abbiamo preparato per te…” e via ridendo e scherzando. Alla fine è ancora Ecclestone e quelli della vecchia guardia a fare la differenza…

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