F1. La posizione di Russell nel mondiale dimostra la fragilità della Red Bull

F1. La posizione di Russell nel mondiale dimostra la fragilità della Red Bull
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La classifica mondiale piloti dopo il GP d'Australia dimostra la fragilità di una Red Bull sprecona. E la strada si fa in salita
10 aprile 2022

Dopo tre GP, George Russell si trova in seconda posizione nella classifica piloti della stagione 2022, con 37 punti in tasca. Che Russell, con una Mercedes tormentata dal porpoising e da scelte tecniche estreme che per ora non stanno pagando, si ritrovi davanti sia a Sergio Perez che a Max Verstappen dimostra l’inizio di campionato tutt’altro che lineare della Red Bull.

Mentre Charles Leclerc veleggia verso Imola con 71 punti, godendosi fino in fondo il primo approdo in Italia da leader del mondiale con quella Ferrari che ama tanto quanto i tifosi della Rossa, Verstappen si ritrova alle spalle di Lewis Hamilton. Ma dei fasti del mondiale 2021, in questo misero sesto posto, non c’è nulla. 

Con due ritiri nelle prime tre gare, l’abbrivio della difesa mondiale di Verstappen è tutt’altro che ideale. E quei potenziali, pesantissimi, punti persi per strada diventano un macigno se si pensa che Leclerc, oggi, la gara di Melbourne l’avrebbe vinta senza problemi anche se gli spunti di Verstappen non fossero andati in fumo con la sua monoposto. 

La RB18 è una monoposto di cristallo, che brilla per la sua velocità di punta ma sembra non agevolare i piloti nella gestione delle gomme in gara. Vista la posizione da inseguitore, in questa fase del mondiale Verstappen dovrebbe racimolare punti importanti, facendo il ragioniere. Ma non gli è possibile farlo, se la sua vettura non riesce a raggiungere il traguardo, per via di problemi tecnici su cui nel team Milton Keynes al momento abbozzano. 

Verstappen sta facendo il suo, mostrando una certa maturità nella gestione del confronto con un Leclerc in stato di grazia. Ma serve a poco, con la fragilità della sua compagna per il 2022. Aggiungendo anche lo zero di Perez in Bahrain, siamo a tre ritiri su tre gare per la Red Bull, attualmente terza nel mondiale costruttori, alle spalle di Ferrari e Mercedes.

A Milton Keynes devono sperare di risolvere al più presto i problemi di affidabilità, ammesso che il budget cap e il congelamento dei motori glielo consentano. Ma anche che la Mercedes non risolva le sue magagne a breve. Altrimenti la pendenza di questo mondiale in salita potrebbe farsi davvero vertiginosa. 

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