F1 Melbourne 2013: le pagelle del GP d'Australia

F1 Melbourne 2013: le pagelle del GP d'Australia
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  • di Piero Campani
Kimi a sorpresa conquista il gradino più alto del podio a Melbourne. Con un 2° e un 4° posto invece la Ferrari c'è: sarà un Mondiale tutto da seguire
  • di Piero Campani
18 marzo 2013

Finalmente dopo mesi di speculazioni si torna alla pista, quella vera, l'unica che conta, quella dove in palio ci sono punti per il Mondiale e non il trofeo dei test invernali, che come noto contano fino a un certo punto. E infatti, rispetto a quanto visto a Jerez e a Barcellona, nella terra dei canguri le cose non sono andate esattamente come previsto...

 

Sì perchè mentre tutti attendevano un domino Red Bull o una sfida tra i "bibitari" e la Ferrari alla fine ad alzare la coppa del vincitore è stato Kimi Raikkonen, che l'ha fatto alla sua maniera: dopo una qualifica poco incisiva, l'asso finlandese è emerso sulla distanza, con una guida impeccabile, veloce ma senza stressare eccessivamente le gomme (vero tema tecnico della gara e probabilmente di tutto il campionato). La Lotus è sicuramente un'ottima auto, ma oggi Kimi ci ha messo sicuramente del suo, ed è pronto a ripetersi ancora. Per lui quindi voto 10, perchè ancora una volta ha dimostrato, a modo suo e senza tanti giri di parole, di essere un campione vero.

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Le Mercedes di Hamilton e Rosberg a Melbourne hanno ottenuto risultati promettenti

 

Voto 9 ad Alonso, perchè in qualifica anche se di pochissimo è rimasto dietro a Massa ma in gara ha lottato alla pari con Vettel, riuscendo a prevalere. La sua è stata la consueta gara intensa e accorta, come ha dimostrato anche nel duello con Hamilton, dove è riuscito con un'unica manovra a evitare un contatto probabile e a prevalere sull'inglese. Fortissimo.
Voto 8,5 a Massa, che inizia l'anno come aveva finito il 2012: stando davanti ad Alonso in qualifica e ben comportandosi per tutta la gara. La Ferrari ha confermato la sua seconda guida come tutti sappiamo, ma a noi in realtà sembra un pilota del tutto nuovo rispetto a quello visto per buona parte della scorsa stagione. Rinato.

 

Voto 8 a Vettel, che rispetto alle attese della vigilia porta a casa un terzo posto un po' deludente, ma in qualifica dimostra ancora una volta di non avere rivali e in gara quanto meno conferma che non è solo per Newey se le "lattine" hanno vinto mondiali a ripetizione... E poi il degrado delle gomme in gara appare un problema risolvibile per il team campione del mondo, e allora saranno dolori per tutti, forse già a Sepang tra una settimana. Pronto per la rivincita.

La Lotus è sicuramente un'ottima auto, ma oggi Kimi ci ha messo sicuramente del suo, ed è pronto a ripetersi ancora. Per lui quindi voto 10, perchè ancora una volta ha dimostrato, a modo suo e senza tanti giri di parole, di essere un campione vero

 

Ha invece stupito in positivo Hamilton (voto 7,5), che in Australia ha scoperto di avere cambiato in meglio anche sul piano tecnico (chi l'avrebbe mai detto solo tre mesi fa?), nella prima qualifica dell'anno ha rifilato subito mezzo secondo a Rosberg e in gara finché le gomme non l'hanno abbandonato ha corso da protagonista. Ma perchè, con una macchina buona e un pilota super, cercare una strategia a rischio come le due soste per poi doversi fermare comunque una terza volta? Azzoppato.

 

La vera impresa, comunque, ha rischiato di compierla Sutil, l'eroe di Melbourne: in qualifica è stato di un soffio dietro a Di Resta ma in gara ha gestito da campione le gomme, e senza sembrare una chicane mobile, anzi. Solo il crollo delle supersoft nel finale gli hanno fatto perdere un 5° posto meritatissimo. Niente male per uno rimasto fermo per un'intera stagione. Voto, 8,5, ritrovato.

 

È stata invece una gara di ordinaria amministrazione quella di Rosberg (voto 6,5) per lo meno finché la sua Mercedes non l'ha piantato in asso: il tedesco cresciuto a Montecarlo ha guidato bene, ma Hamilton sembra essersi già appuntato sul petto i gradi di prima guida... Stesso voto, con analoghe motivazioni, per Paul di Resta (voto 6,5):  dopo una brillante qualifica, ha portato punti pesanti alla Force India, ma non si può dire che abbia prevalso rispetto a Sutil. E quanto il suo compagno avrà ripreso confidenza con la F1 cosa succederà?

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Ottimo debutto per la Ferrari F138

 

In proporzione, ha forse faticato (e meritato) qualcosa di più Button, che intelligente com'è deve avere già capito che questo sarà un anno duro, almeno nelle prime gare, ma trae comunque il massimo dalla sua monoposto: chi lo dava per morto di fronte al talento emergente di Perez però dovrà ricredersi. Voto 7, inossidabile.

 

E proprio con il messicano apriamo il capitolo dei delusi e delle delusioni di questo primo gran premio. Voto 4,5 quindi a Perez, che in qualifica le prende di brutto da Button e anche in gara non fa niente per riemergere. Certo, la McLaren di quest'anno è assai peggio della Sauber che guidava l'anno scorso, ma per uno che doveva essere il nuovo Hamilton non è stato un gran debutto.... Da rivedere.

 

Il confronto con il compagno di squadra pesa come un macigno anche per Grosjean (voto 4,5, invisibile), che si qualifica benino (anche se dietro a Raikkonen), ma sbaglia la partenza e da lì non riemerge più. Un comportamento difficile da spiegare considerando il ritmo di gara infernale del compagno di squadra...

Voto 0, invece, alla F1 che inseguendo l'audience a tutti i costi perde di vista perfino il buon senso: posticipando gli orari di qualifiche e gara per migliorare l'audience in Europa, basta un contrattempo di un'ora o poco più perchè si rischi l'arrivo delle tenebre

 

A deludere profondamente è stato anche Webber (voto 4,5, inconcludente), perchè va bene che nessuno è profeta in patria, ma l'australiano ci ha davvero messo del suo per confermare il detto popolare: un pilota che guida per il team campione del mondo e scatta dalla seconda posizione non può impantanarsi per tutta la gara nelle posizioni di rincalzo senza mai un bagliore di luce. Perché sbagliare la partenza può capitare (e a Webber infatti capita spessissimo...), ma una gara così sottotono è difficile da accettare. Spaesato.

 

Per il resto, voto 10 al Mondiale di F1 appena iniziato, che promette una bella lotta, e voto 10 anche alla Pirelli, che con le sue gomme ha assicurato gare combattute con diverse possibilità di strategia per i team.

 

Voto 0, invece, alla F1 che inseguendo l'audience a tutti i costi perde di vista perfino il buon senso: posticipando gli orari di qualifiche e gara per migliorare l'audience in Europa, basta un contrattempo di un'ora o poco più perchè si rischi l'arrivo delle tenebre. Una possibilità remota che puntualmente è accaduta sabato (per la gioia di chi ha pagato un salato biglietto in tribuna per prendere 4 ore di pioggia e veder girare le monoposto solo 15 minuti) e che si era già verificata in passato in Malesia. Ora, sbagliare è umano, ma perseverare è... Ecclestone.

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