F1: Pirelli spiega le caratteristiche degli pneumatici per il GP di Singapore 2013

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Per il GP di F1 di Singapore Pirelli porta in pista due pneumatici specifici: il Cinturato Green Intermediate e il Blue Wet
19 settembre 2013

 

Il Gran premio di Singapore rappresenta la tredicesima tappa del mondiale di F1 2013, ed è un tracciato caratterizzato dalla presenza di 23 curve, rendendo così fondamentale una buona trazione.

L'asfalto tende a essere disconnesso e scivoloso, e il grip è ulteriormente compromesso dai tombini e dalle strisce stradali, ma ciò nonostante le monoposto riescono a generare fino a 4,3 g in frenata.

Qui Pirelli porta le combinazioni medium e super-soft. A Singapore infatti si incontra un clima tipicamente tropicale, con frequenti temporali soprattutto nelle ore pomeridiane e in caso di pista bagnata i team possono utilizzare i due prodotti specifici forniti da Pirelli: il Cinturato Green Intermediate e il Blue Wet.

Rivisti entrambi nella costruzione posteriore, rispetto alla passata stagione rappresentano uno step evolutivo volto a promettere una trazione più progressiva ed un miglior warm-up in condizioni di bagnato, ed il rischio di perdita di aderenza del posteriore è stato così sia ridotto che reso più progressivo, allo scopo di rendere quindi la monoposto più controllabile.

Le Wet sono riconoscibili dal battistrada colmo di intagli e di lunghe scanalature longitudinali. Queste sono progettate allo scopo di drenare l'acqua su un asfalto molto bagnato e sono in grado di espellere fino a 60 litri al secondo.

Le intermedie hanno invece scanalature meno profonde e riescono ad espellere fino a 20 litri di acqua al secondo. Queste gomme sono destinate a condizioni di fondo umido o bagnato, ma senza la presenza di pozzanghere, e rappresentano un compromesso tra uno pneumatico da bagnato in senso stretto ed una gomma slick.

Infatti anche in situazioni in cui la pista tende ad asciugarsi, sono in grado di mantenere una buona prestazione per diversi giri senza degradare in maniera repentina.

Fondamentale per le squadre, in caso di condizioni meteo incerte, identificare con precisione i cosiddetti tempi di crossover, ovvero il momento esatto in cui passare da wet a intermedia o da intermedia a slick e viceversa. Una corretta strategia in questo senso può pesantemente influenzare il risultato della gara.

 

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