F1 Silverstone 2013: gli highlights delle qualifiche

F1 Silverstone 2013: gli highlights delle qualifiche
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Paolo Ciccarone
Due frecce d’argento davanti a tutti a Silverstone. Hamilton davanti a Rosberg entrambi su Mercedes. Red Bull imprendibili. Delusione in Ferrari | <i>P. Ciccarone, Silverstone</i>
29 giugno 2013

SilverstoneDue frecce d’argento davanti a tutti sulla pista della pietra d’argento, così infatti si traduce il nome Silverstone. Lewis Hamilton davanti a Nico Rosberg entrambi su Mercedes. Dopo la parentesi canadese, tornano davanti le frecce d’argento ma come accaduto spesso durante questa parte di stagione, sarà dura stare davanti alle due Red Bull di Vettel e Webber che partono in seconda fila staccate di appena 9 millesimi fra di loro ma a quattro decimi dalle Mercedes.

Bicchiere: mezzo pieno per alcuni e mezzo vuoto per altri

Delusione per la Ferrari con Alonso decimo a oltre un secondo e due e Massa 12 ancora più indietro: «fantastico stare davanti a tutti sulla pista di casa – ha detto Hamilton – ma col passo di gara delle Red Bull stare davanti a loro in corsa sarà impresa difficile». E allora, se Mercedes conferma di avere quel qualcosa in più per le qualifiche, quale è stato il qualcosa in meno della Ferrari?

L’analisi di Alonso convince fino a un certo punto: «Se guardate anche alle prestazioni della Lotus – ha detto – si vede che con certe mescole noi e loro andiamo peggio rispetto agli altri. Le gomme dure e medie non sono l’ideale per noi, ma non ci lamentiamo con ha fatto qualcuno che con le altre mescole non andava bene. Abbiamo cominciato la stagione stando nelle prime file, in Malesia con Felipe eravamo in prima e seconda fila, quindi non ci siamo dimenticati come si guida, solo dobbiamo ritrovare certe prestazioni, poi non dimentichiamo che anche gli altri hanno fatto dei passi in avanti, nessuno dorme, tutti procedono al meglio».

Fantastico stare davanti a tutti sulla pista di casa ma col passo di gara delle Red Bull stare davanti a loro in corsa sarà impresa difficile

Anomalie

«E se nel giro buono recuperavo qualche decimo invece che 10 ero più avanti, qua l’anomalia sono Toro Rosso e Force India che si sono inseriti davanti a noi, ma non con molto distacco. Se sistemavo la macchina in maniera facile da guidare il tempo sul giro era lento, questo è il compromesso che abbiamo scelto, anche se mi sono ritrovato con una vettura scivolosa».

La stessa analisi è stata fatta da Massa che dopo aver sbattuto in prove libere ha preferito, forse, non insistere più di tanto nella ricerca del giro buono da qualifica, tanto oltre non sarebbe andato e quindi la sua scelta è anche logica: tenersi del margine per poi giocarsela in gara.

Red Bull: la macchina da battere

Il guaio è che a parte le Mercedes qua le Red Bull vanno da paura, hanno un passo gara incredibile e dopo l’annuncio del ritiro di Webber dalla F.1, l’australiano vorrà giocarsela fino in fondo per dare un altro sapore a questo week end. E la Rossa, intanto, continuerà a sperare…

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