F1 Silverstone 2013: Pirelli, tanto lavoro da fare

F1 Silverstone 2013: Pirelli, tanto lavoro da fare
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Paolo Ciccarone
Durante il GP di F1 di Silverstone le gomme hanno influenzato la corsa di molti. Ma quali sono le cause? | <i>P. Ciccarone, Silverstone</i>
30 giugno 2013

Silverstone – C’è stato un grave problema con le gomme durante la gara, questa volta è stato evidente anche a chi non segue le corse dal di dentro, ma cosa è cambiato rispetto agli ultimi due anni, quando la Pirelli si era anche vantata di non aver avuto nemmeno una foratura su oltre 18 mila gomme portate in pista?

Qualcosa è cambiato

Quest’anno è cambiata la costruzione dello pneumatico. Invece della cintura in kevlar e carbonio si è tornati a una carcassa in acciaio. Questa struttura è più pesante rispetto al kevlar, ma costa anche molto meno, purtroppo tende a surriscaldarsi per cui accade che la gomma non aderisca al meglio sulla struttura quando si superano certe temperature e l’effetto è lo stesso di quando si sbuccia una banana.

Tecnicamente si chiama delaminazione e il problema viene accentuato quando, per ragioni diverse, invece di viaggiare con la pressione giusta, si usa una pressione di gonfiaggio più bassa. Alcune squadre, per avere più trazione in uscita di curva, chiedono una pressione più bassa che da una parte permette alla gomma di deformarsi e scaricare meglio la potenza a terra, ma tende a far aumentare le temperature fino al punto in cui cede l’attacco del battistrada alla cintura di metallo.

Quest’anno è cambiata la costruzione dello pneumatico. Invece della cintura in kevlar e carbonio si è tornati a una carcassa in acciaio

Cosa è successo a Silverstone

Infatti a Silverstone, appena visto cosa era successo, i tecnici della Pirelli hanno subito aumentato le pressione di gonfiaggio e col minor peso delle macchine, infatti era diminuito il peso del carburante a bordo, ha permesso di finire la corsa senza problemi. Unico dubbio è che a cedere sia stata sempre e solo la gomma posteriore sinistra, quella in appoggio ai curvoni e via radio la Mercedes aveva avvisato Rosberg di stare lontano da un cordolo esterno.

Forse non è la sola causa dei problemi visti, ma fra carcasse vecchio tipo, temperature alte e pista impegnativa stavolta c’è stato il patatrac in mondovisione. Per tornare alle vecchie gomme ci vorrà del tempo e quindi in Germania, fra sette giorni, non ci saranno novità, ma visto che farà più freddo, non dovrebbero esserci gli stessi problemi visti in Inghilterra. Almeno si spera.

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