F1. Test Bahrain, Alunni Bravi: “Dobbiamo sfruttare ogni occasione e sull’arrivo di Audi e Sainz nel 2026..."

F1. Test Bahrain, Alunni Bravi: “Dobbiamo sfruttare ogni occasione e sull’arrivo di Audi e Sainz nel 2026..."
Pubblicità
  • di Mara Giangregorio
La seconda giornata di test prestagionali sta per volgere al termine e Alessandro Alunni Bravi analizza come procede in casa Stake F1 Team
  • di Mara Giangregorio
22 febbraio 2024

La Formula 1 continua a svolgere i propri lavori sul tracciato di Sakhir dove si stanno disputando i test prestagionali. Tra le nuove monoposto spiccano i colori della Stake F1 Team, nuova identità della Sauber, subentrata dopo sei anni all’Alfa Romeo. Ad analizzare i lavori che sono stati svolti in pausa invernale e in attesa della prossima stagione ormai alle porte, che avrà il via tra una settimana con il Gran Premio del Bahrain, è stato il Team Rappresentative della squadra elvetica, Alessandro Alunni Bravi.

“Abbiamo avuto un cambiamento deciso, sono molto contento di questo” ha dichiarato Alessandro Alunni Bravi ai microfoni di Sky Sport F1. “Veniamo da un rapporto di sei anni con Alfa Romeo; quindi, prima di diventare Audi nel 2026, in questi due anni avevamo la necessità di un cambiamento d’identità. Volevamo avere un look nuovo, fresco perché il nostro è un target giovane grazie ai nostri partner commerciali. L’obiettivo è dunque quello di parlare anche graficamente un linguaggio nuovo e spero di esserci riusciti. Un colore unico in Formula 1, che ricorda anche il mondo dei videogame. Spero di poterci distingue in pista, non solo per il look, ma anche per i risultati, ma partiamo da questo”.

“Avevamo vari obiettivi. Il primo era quello di migliorare la stabilità della vettura nelle curve veloci. Lo scorso anno era una monoposto neutra che nel bilanciamento di gara, con il degrado degli pneumatici, era molto sovrasterzante e quindi non ci permetteva di avere finestre flessibili delle strategie. Abbiamo lavorato anche sulla parte meccanica con una nuova sospensione anteriore con uno schema pull-rod, che è per noi una grande novità. Speriamo di riuscire così a lavorare meglio con le gomme in tutte le condizioni. Ieri abbiamo innanzitutto raggiunto il primo obiettivo valido per tutti i team di fare chilometri e di verificare la quasi correlazione dei dati della galleria del vento e del simulatore con la pista. Abbiamo avuto un riscontro molto buono perché i dati sono stati confermati. Inizia oggi un lavoro più orientato verso la performance e quindi sui set up per cercare di comprendere quale sia la migliore base per iniziare la stagione. Arriveremo con un pacchetto di aggiornamenti già al primo Gran Premio in Bahrain, soprattutto dal punto di visto aerodinamico. Possiamo dire che sarà un lavoro che non si fermerà mai durante la stagione per avere una buona base e una vettura con il potenziale di sviluppo per noi superiore a quello del 2023”.

“C’è l’obbligo di fare meglio, non dobbiamo nasconderci. L’anno scorso è stato deludente dal punto di vista del risultato finale dove non abbiamo saputo sfruttare diverse occasioni che sono arrivate per la nostra squadra. Abbiamo fatto miglioramenti non solo dal punto di vista tecnico perché abbiamo cambiato la struttura che lavora in pista, a casa, per cercare di risolvere quei punti deboli che abbiamo evidenziato nel 2023. Non dico che ci siamo riusciti già, ma abbiamo una stagione davanti dove per noi è un obbligo migliorare la posizione. L’argomento della Visa Cash App RB è molto importante perché è chiaro che una collaborazione molto stretta tra due team può alterare quelli che sono gli obiettivi, la competitività della Formula 1. Per noi è importante avere regole chiare e soprattutto evitare che la doppia proprietà possa portare a dei vantaggi soprattutto nella fase di progettazione e di sviluppo, come l’utilizzo della stessa galleria del vento o comunque di un perimetro di componenti che la Red Bull può fornire alla ex Toro Rosso. Le regole sono chiare ma se necessario bisognerà chiarire ancora di più quelli che posso essere i limiti di collaborazione. Noi dobbiamo guardare a noi stessi, dobbiamo lavorare a testa bassa perché per migliorare non dobbiamo sperare che gli altri sbaglino o penalizzarli. Dobbiamo fare un miglior lavoro che non siamo stati in grado di fare lo scorso anno iniziando da questo anno. Ma credo che se sapremo migliorare tutte le aree e il lavoro del team non avremo bisogno di modifiche regolamentari”.

Noi siamo Stake F1 Team e per noi è importante, come ho detto, voler marcare questa nuova nuova identità, una ripartenza verso un futuro importante per cui stiamo lavorando molto duramente per sviluppare non solo la squadra ma anche la struttura ed essere pronti nel 2026. In questi due anni avremo stagioni importanti dove dovremo avere da un lato risultati sportivi ma anche creare le basi commerciali per crescere. Questi accordi secondo noi sono un ottimo supporto al lavoro che dovremo ancora fare”.

E sul possibile approdo di Carlos Sainz nel 2026… “Il nostro obiettivo, come è lecito che sia, è di avere i migliori piloti disponibili sul mercato. Noi abbiamo detto da tempo che siamo completamente concentrati su questa stagione e nel dare ai nostri una vettura più competitiva perché questo il presupposto di tutti noi. Parleremo nel corso della stagione di quello che sarà il futuro, partendo da Valtteri Bottas e Zhou Guanyu. È chiaro che le opportunità sul mercato sono tante e vogliamo saperle cogliere. A differenza degli altri team noi siamo in grado di avere già oggi una proposta sul lungo periodo molto importante grazie ad Audi. Vogliamo essere protagonisti del mercato ma per poterlo essere dobbiamo esserlo prima in pista. Oggi il focus è quindi sulle prestazioni e la prima parte di campionato, di mostrare che siamo stati in grado di fare una crescita rispetto allo scorso anno. Se non la avremo anche i nostri obiettivi in termini di piloti dovranno ridimensionarsi, è tutto collegato”.

Oggi ho visto in conferenza stampa Christian Horner che ha cercato di smorzare un po’ i toni ma non mi convinto molto. Ieri Red Bull ha fatto un primo giorno molto solido dove abbiamo visto una vettura, anche dal punto di vista del concetto aerodinamico, che ha preso una direzione diversa degli altri. Sinceramente il passo dimostrato è stato molto impressionante. Se questo possa garantire a Red Bull un dominio come nel 2023 io non penso. Sarà un campionato più competitivo, ma loro hanno la vettura da battere. Sta noi altri cercare di avvicinarsi sapendo bene che la stagione finisce con la bandiera a scacchi dell’ultima gara e non con il primo test stagionale. Ma è chiaro che siamo difronte a un team che ha una stabilità ormai da molti anni dal punto di vista tecnico, manageriale, con un pilota che sta guidando come pochissimi abbiamo visto fare in Formula 1. Tutto questo è da tenere in conto. Gli altri, come Mercedes e Ferrari, dovranno fare un lavoro eccezionale ma non so se basterà”.

Pubblicità