Formula 1 Brasile 2013: le pagelle del GP di Interlagos

Formula 1 Brasile 2013: le pagelle del GP di Interlagos
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Solo l'inverno riesce a fermare Vettel, che chiude la stagione 2013 con la nona vittoria consecutiva (13 in una stagione) seguito da Webber e Alonso
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
25 novembre 2013

A questo punto solo l'inverno lo fermerà: Vettel chiude la stagione con la nona vittoria consecutiva, un record senza precedenti che rende bene l'idea di quanto sia stato schiacciante il suo dominio nella seconda parte del campionato. Basti dire che la Red Bull avrebbe vinto il titolo costruttori anche correndo sempre con una sola vettura (indovinate quale?)... Voto 10 quindi a Vettel, che nelle prove sul bagnato non si era fatto sfuggire nemmeno la pole position. Davvero incontenibile.

Restando in casa Red Bull, voto 7,5 a Webber, che rimonta bene dopo una partenza buona per i suoi standard (ovvero nella quale perde solo una posizione...) e segna pure il giro più veloce in gara: niente male per un pilota alla sua ultima gara. L'australiano si ritira così dalla F1 ancora al top, anche se la differenza di rendimento rispetto a Vettel ancora una volta è stata grande, ma può consolarsi: dubitiamo che il prossimo anno Ricciardo saprà fare molto meglio di lui...

Sempre combattivo

Chi invece ci ha messo molto del suo anche stavolta è stato Alonso (voto 9), prima artigliando un 3° posto in qualifica grazie alla pioggia e poi in gara sopravanzando le Mercedes. Più di così non si poteva davvero chiedere allo spagnolo, che è giustamente orgoglioso del suo secondo posto nella classifica piloti vista la pochezza del mezzo a disposizione nelle ultime gare.


Voto 6 invece a Massa, che in qualifica delude lamentando la poca aderenza in pista (ma perché gli altri dove hanno girato?) e in gara inizialmente si riscatta, prima con una bella partenza e poi lottando con le Mercedes. Paga carissima un'ingenuità - che però un pilota con la sua esperienza non dovrebbe commettere - e nel finale di gara non riesce a recuperare su Perez e Rosberg, girando misteriosamente più piano di Alonso pur avendo gomme più tenere dello spagnolo.

McLaren: l'acuto di fine stagione

Voto 8,5 a Button, che in qualifica è un po' penalizzato da un assetto più orientato all'asciutto, ma in gara questa si rivela la scelta giusta. L'inglese rimonta con quel il mix di grinta e accortezza che sono ormai il suo marchio di fabbrica e ottiene un 4° posto che per il team è il migliore risultato di una stagione orribile, da dimenticare quanto prima. Ma di questo l'inglese non ha colpe.

Chi ci ha messo molto del suo anche stavolta è stato Alonso (voto 9), prima artigliando un 3° posto in qualifica grazie alla pioggia e poi in gara sopravanzando le Mercedes. Più di così non si poteva davvero chiedere allo spagnolo


Voto 8 a Perez, che si fa perdonare il botto del sabato, quando ingenuamente finisce su un cordolo viscido per poi spalmare la monoposto su un muretto, con una gran rimonta in gara, dove stavolta è ben attento a non esagerare con l'aggressività. Bravo. Il messicano quest'anno ha pagato con il licenziamento un mix micidiale composto da crisi tecnica del team, un carattere non facile e problemi di soldi tra il suo sponsor e la McLaren, ma ancora una volta ha dimostrato di meritare di stare in F1 e forse questa stagione lo avrà aiutato a maturare.

Giudizi in discesa invece, in quest'ultima gara, per gli alfieri Mercedes, nonostante la Stella abbia buoni motivi per festeggiare visto il 2° posto nel Mondiale Costruttori: Rosberg (voto 6) dopo un'ottima qualifica non è mai stato veramente in gara, soffrendo stavolta più di Hamilton il degrado delle gomme, mentre l'inglese in gara stava ben impressionando, ma ha rovinato tutto con un errore di valutazione mentre cercava di superare Bottas. L'inglese (voto 5) si è allargato in modo quasi impercettibile, ma con la sua esperienza ormai dovrebbe evitare di cacciarsi nei guai in queste situazioni...

Tra equilibri che dovrebbero cambiare e sfide che si apprestano ad iniziare

Nessun voto invece a Grosjean, visto che il suo motore ha ceduto dopo pochissimi giri, mentre Kovalainen ha probabilmente chiuso la sua carriera in F1 con una prestazione incolore: se sul giro secco in qualche maniera si difende, in gara il finlandese semplicemente non sembra più in grado di affrontare la complessità di gestione della F1 moderna. E il prossimo anno, con i nuovi regolamenti, le cose saranno ancora più difficili. Per lui quindi voto 5 - e siamo generosi considerando come attenuante la sua lunga inattività - e l'auspicio che abbandoni il sogno della F1 per dedicarsi con più soddisfazione in qualche altra categoria di alto livello. Se lo meriterebbe.

Chiude la zona punti - e queste pagelle - Ricciardo: voto 7 per la concretezza (un punto è sempre un risultato positivo se si è al volante di una Toro Rosso) ma in gara patisce il crollo prestazionale della monoposto rispetto alle qualifiche senza riuscire a metterci molto del suo. E se quest'anno il metro di paragone era Vergne, l'anno prossimo sarà Vettel...

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