Formula 1, De Meo: "Mi piacerebbe che l'Alpine fosse la Ferrari della Francia"

Formula 1, De Meo: "Mi piacerebbe che l'Alpine fosse la Ferrari della Francia"
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Paolo Ciccarone
Il CEO del gruppo Renault, Luca De Meo, racconta le sensazioni della vigilia in previsione del doppio impegno di Alpine in Formula 1 e nel WEC
7 febbraio 2024

ENSTONE – La F.1 riaccende i motori e lo fa con una doppia presentazione Alpine che nella sede di Enstone, in Inghilterra, ha presentato sia la nuova monoposto pilotata da Esteban Ocon e Pierre Gasly nel giorno del suo ventottesimo compleanno, sia la nuova A424 che correrà il mondiale WEC Endurance con due vetture di cui una affidata a Mick Schumacher. E’ stata una presentazione vecchio stile, con la presenza in platea del presidente del gruppo Renault Luca De Meo ed è proprio il numero 1 a dettare l’entusiasmo e la sfida per questa doppia presentazione. “La F.1 ha una vetrina mondiale e Alpine è un marchio che è cresciuto negli ultimi tempi in volume e il futuro sarà ancora più importante. Ma se guardo al WEC e penso a Le Mans e alle centinaia di migliaia di persone presenti, col loro cappellino Alpine, credo che sia una di quelle cose che fanno capire l’importanza dello sport sia dal punto di vista affettivo sia dal punto di vista tecnico con lo sviluppo di tecnologie che poi introduciamo sulle vetture di tutti i giorni”.

Alpine come la Ferrari in Italia, ovvero la bandiera di una nazione: “In Italia la Ferrari è la nazionale a motore, rappresenta tutti i tifosi nel mondo. Mi piacerebbe fosse lo stesso con Alpine in Francia”. I due piloti, Ocon e Gasly, sono infatti francesi, una scelta obbligata? “No, abbiamo scelto il meglio disponibile, non è una questione di nazionalità. Hanno vinto entrambi dei GP, sono piloti di esperienza e solidi, conoscono il team e sanno come si vince”. Ocon, in particolare, è determinato a fare bene: “Devo dare il massimo e cercare di ottimizzare tutto, la macchina al simulatore ha dato buoni riscontri ma al solito sarà la prima gara a dirci dove siamo”. Ocon è un pilota col management Mercedes e dopo l’uscita di Hamilton destinazione Ferrari, gli occhi sono puntati su lui: “Sono un pilota junior Mercedes dal 2015, anche se adesso non sono più tanto junior, ma è chiaro che devo innanzitutto fare bene e mostrare una crescita, poi saranno i management, le circostanze a determinare il futuro. Qui in Alpine si respira un buon ambiente, un clima fatto di coesione e obiettivi comuni”.

Stessa cosa per Gasly che spera in una stagione migliore: “L’anno scorso in Bahrain siamo partiti con difficoltà, poi abbiamo migliorato, quest’anno abbiamo elementi più solidi e sappiamo da che base siamo partiti”. Per quanto riguarda la macchina siamo di fronte a un miglioramento complessivo della vecchia: nuove sospensioni, modifiche aerodinamiche, un motore più potente, una squadra rivista nella gestione tecnica: “Abbiamo affinato tutto quello che potevamo – ha detto Bruno Famin, Team Principal – non abbiamo trascurato nessun dettaglio e capito dove l’anno scorso avevamo dei problemi e siamo stati pronti a correggerli. Ma la F.1 è fatta di competizione e dettagli da curare, noi lo abbiamo fatto e siamo fiduciosi”. In conclusione anche Luca De Meo ribadisce lo stesso concetto: “Siamo partiti nel 2021 e la politica di crescita sta proseguendo, passo dopo passo. La F.1 non è facile per nessuno, ma la strada l’abbiamo tracciata e abbiamo intenzione di seguirla fino in fondo”.

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