Formula 1 GP Abu Dhabi 2013: le pagelle di Yas Marina

Formula 1 GP Abu Dhabi 2013: le pagelle di Yas Marina
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
La gara di Abu Dhabi mette in scena la superiorità inattaccabile del binomio Vettel-Red Bull, ma anche la furia di Alonso e la voglia di apparire di Massa. Grandi performance di Rosberg e Webber, delude Hamilton
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
4 novembre 2013

E con questa siamo a sette: Vettel domina anche ad Abu Dhabi, e forse mai come questa volta ha destato impressione, tale è stata la sua superiorità. Per lui quindi voto 9, ma solo perché gli sfugge per pochi centesimi la pole position: un'inezia, ma si sa che con i primi della classe si tende ad essere più esigenti...

 

La gara però, fin dalla prima curva, è stata una cavalcata trionfante, percorsa con un ritmo insostenibile per gli avversari e allo stesso tempo facendo durare molto più a lungo degli altri le gomme. Forse noioso per chi lo stava a guardare, sicuramente irritante per chi tentava invano di inseguirlo, ma comunque sensazionale.

Webber e Rosberg: veloci e concreti

Voto 8,5 a Webber, che segna la pole position ma come (quasi) sempre parte male e si fa infilare da Rosberg, che ripassa comunque con autorità dopo una manciata di giri. L'australiano conquista così un bel secondo posto, ma ammette che contro Vettel oggi non c'era niente da fare. Veloce e sportivo, Mark ci mancherà il prossimo anno.


Voto 9 a Rosberg, che arriva sì dietro a Webber ma con un mezzo non certo all'altezza della Red Bull. Per lui, oltre al podio, la soddisfazione di avere macinato ancora una volta - in qualifica e in gara - il compagno di squadra Hamilton, oltre all'avere portato punti pesanti per la squadra. Più di così cosa si poteva chiedere al tedesco figlio d'arte? Bravo e veloce.

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I Muse, band di fama mondiale, erano ospiti del team Red Bull


Voto 7,5 a Grosjean, che stavolta si qualifica dietro Raikkonen e in gara non gli riesce il miracolo dell'India: anche lui deve fermarsi due volte e alla Lotus manca qualcosa per stare davanti alla Mercedes di Rosberg a parità di strategia. Però il francese fa un'altra gara veloce e intelligente, confermandosi pronto per essere il pilota di riferimento del team il prossimo anno.

Alonso, un vero combattente

Voto 7,5 ad Alonso, che si qualifica ancora una volta male (anzi, diciamolo: malissimo viste le auto e i piloti che entrano in Q3 al posto suo) ma in gara guida come una furia. In pochi giri giunge alle spalle di Massa ma evita di degradare troppo le gomme con un prematuro duello in famiglia. Uscendo la secondo pit stop sorpassa Vergne con una manovra al limite (e forse anche un po' oltre, ma i commissari lo graziano) prendendosi un gran rischio e una botta alla schiena fortissima per raggranellare qualche punto in più. Avrebbe tutti i motivi per tirare i remi in barca, ma non si è risparmiato. Un vero combattente.

 

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Vettel accarezza il toro della sua Red Bull, che lo ha portato a conquistare l'undicesima vittoria nel mondiale 2013


voto 7,5 però anche a Massa, che si qualifica bene e anche in gara guida al meglio delle possibilità della Ferrari, compiendo dei bei sorpassi e rimanendo a lungo davanti ad Alonso. Perde la posizione solo per la differente scelta di gomme all'ultimo pit stop, una scelta comunque forzata dal fatto di doversi fermare qualche giro prima dello spagnolo.

Delude Hamilton

Voto 8,5 a Di Resta, che da due gare sembra rinato: il piazzamento è di assoluto valore, anche perché dietro di lui c'è gente ben più titolata e con ben altri mezzi. Bravo davvero. Voto 5 a Hamilton, che in gara ha sofferto per una vettura non proprio a posto, ma ancora una volta in qualifica è rimasto dietro a Rosberg (anche se di pochissimo) e in gara è rimasto invischiato nel traffico nel momento decisivo, vedendo così naufragare la sua gara.

Voto 5 a Hamilton, che in gara ha sofferto per una vettura non proprio a posto, ma ancora una volta in qualifica è rimasto dietro a Rosberg


Voto 7 a Perez, che anche stavolta con Button di fatto fuori dai giochi per un contatto al via porta due punticini al team - il massimo possibile con la McLaren di quest'anno - dimostrandosi finalmente concreto. E giusto per chiudere la tot ten voto 7,5 a Sutil, autore anche lui di una gara efficace con una strategia al limite.

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La Ferrari sta chiudende il Mondiale in affanno, rischiando di perdere anche il secondo posto nei costruttori


Fuori dalla zona punti, voto 5 a Ricciardo, che si qualifica bene ma in gara parte malissimo e dalla prima curva in poi non fa più vedere niente di buono, e voto 4 a Vergne, che non fa vedere niente di buono nemmeno al sabato...

Ferrari: un illusione sperare nel secondo posto nei Costruttori?

Ancora una volta, però, ci tocca assegnare l'insufficienza alla Ferrari, che perde altro terreno nella classifica costruttori: a Maranello dichiarano di lottare per il 2° posto ma il distacco da Mercedes e Lotus sta crescendo di gara in gara e proprio non si capisce in cosa sperino. E lo sconcerto cresce leggendo le dichiarazioni molto soddisfatte di team e piloti per avere ottenuto il 5° e l'8° posto...

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La Mercedes ha preso un po' di vantaggio verso la conquista del secondo posto nei Costruttori

 

Come già detto, va bene che le energie sono concentrate sulla monoposto del prossimo anno, ma un tracollo così è imbarazzante. Inoltre è inquietante pensare che i ferraristi sono partiti entrambi per fare un pit stop solo per poi accorgersi durante la gara che questo non era possibile: insomma, il paradosso della Ferrari ad Abu Dhabi è stato che hanno guadagnato qualche posizione grazie a una strategia che hanno comunque sbagliato su entrambe le auto... Voto 5 quindi, e siamo generosi.

Bocciata questa F1

Voto 3 invece a questa F1 che preferisce sfrecciare nel parcheggio di un luna park costruito nel deserto piuttosto che in tante piste "vere" sparse per il mondo. Purtroppo queste ultime sono nella parte sbagliata nel pianeta, dove non ci sono petroldollari e nazioni capaci di finanziare un GP con decine di milioni di euro a fondo perduto, però a noi il tramonto in gara ad Abu Dhabi metteva soprattutto una gran malinconia...

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