Formula 1, Gp Australia 2016: quanto vale davvero la Ferrari?

Formula 1, Gp Australia 2016: quanto vale davvero la Ferrari?
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Paolo Ciccarone
Qual è il reale valore della Ferrari rispetto alla Mercedes? il Gp d'Australia offre spunti di riflessione in tal senso
20 marzo 2016

Era previsto che andasse così, anche se non scontato che accadesse così. Che Rosberg ed Hamilton abbiano fatto l’ennesima doppietta per la Mercedes non stupisce nessuno. Bastava guardare i tempi nei test di Barcellona dove, con gomme medie, andavano come gli altri con le morbide. Ma quello che nessuno avrebbe immaginato era vedere una Ferrari arrembante fin dalla prima curva. Anzi, a vedere come sono scattate le rosse al via e per come hanno dominato la prima parte di gara, qualche dubbio è venuto. Sta a vedere che la Ferrari ha indovinato tutto?

Invece no, Vettel e Raikkonen hanno approfittato delle circostanze fin tanto che hanno potuto, poi sempre le circostanze li hanno rimessi in ordine. Cioè quando al 17 giro la corsa è stata sospesa per recuperare le macchine distrutte di Alonso che è decollato su Gutierrez, la Ferrari ha giocato male la carta della strategia. Con una Mercedes che è passata alle gomme medie, la rossa è rimasta sulle soft, ragion per cui han dovuto programmare una sosta in più rispetto ai rivali. Poi ci si è messa anche la rottura del motore di Raikkonen che lo ha costretto alla resa, per cui il terzo posto di Sebastian lascia aperta la porta a diverse interpretazioni.

“Vedevo il bicchiere tutto pieno – ha detto Arrivabene dopo la gara – perché fino a quel punto avevamo anche 12 secondi di vantaggio, col senno del poi la strategia forse poteva essere diversa, ma importante è che siamo lì”. Vero, la Ferrari c’è, ma quanto vale davvero? In qualifica in Australia si è beccata 8 decimi, quindi siamo lontani dal competere ad armi pari con le Mercedes. In gara la partenza è stata perfetta, ma hanno sbagliato alla Mercedes o son bravi a Maranello? Rosberg partiva dal lato sporco, Vettel dal lato pulito e infatti se si prende Raikkonen che partiva dietro a Nico, si vede che son scattati alla pari. Quindi l’errore o il problema è stato di Hamilton. Rosberg arrivando lungo alla prima curva ha danneggiato il compagno di squadra e le due Ferrari sono andate via. Ergo, senza casini al via, le frecce d’argento avrebbero dettato il passo invece che subirlo.

Poi dopo il fattaccio dell’incidente di Alonso, è emersa la verità che deve far riflettere. E cioè che la Ferrari va forte con le gomme morbide mentre la Mercedes con le medie gira con gli stessi tempi. Ovvero, visto che c’è una differenza sul giro di 6-8 decimi, i tedeschi hanno ancora un margine elevato. La Ferrari prova a recuperare con le gomme quello che manca di macchina, motore, trazione e aerodinamica. Il giorno che la Mercedes va a parità di gomme, non c’è battaglia. La controprova arriva dalla Red Bull di Ricciardo, che ha fatto la stessa tattica della Ferrari. Anche loro sono arrivati in scia, ma anche loro son lontani dalla vittoria, con l’aggravante di un motore meno potente di Ferrari e Mercedes.

In conclusione di questa breve analisi, la Ferrari ha recuperato, ma l’incidente che ha stravolto la gara dopo 19 giri non deve diventare l’alibi per nascondersi dietro alla realtà: la Mercedes ne ha di più. Se si comincia a pensare che senza bandiera rossa avrebbe vinto la Ferrari, che Sebastian se ne era andato nei primi giri e quindi è fatta, è finita. Ci si frega con le proprie mani. E a dimostrazione che qualcosa non funziona, il ritiro di Raikkonen (che al solito viaggiava a mezzo secondo dal compagno) è la spia di allarme che la Ferrari, per recuperare sulla Mercedes, sta tirando fuori tutto.

L’incidente che ha stravolto la gara dopo 19 giri non deve diventare l’alibi per nascondersi dietro alla realtà: la Mercedes ne ha di più.

Se le prestazioni ci sono, ma manca l’affidabilità, vuol dire che le prime gare saranno a rischio fin tanto che non si trova la quadra per rimettere tutto in ordine. La speranza è che sia un guasto occasionale, altrimenti a Maranello si apre un altro fronte di lavoro e sarebbe un peccato, perché con questa macchina e la possibilità di giocarsela con le mescole delle gomme la Ferrari se la può giocare al meglio, vincendo più gare dell’anno scorso. E visto che alla Mercedes i due galletti non sono proprio due piccioncini, ci potrebbe scappare il colpaccio…

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