Formula 1, Imola si offre per gare a porte chiuse

Formula 1, Imola si offre per gare a porte chiuse
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Uberto Selvatico Estense, presidente dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, avanza la candidatura della pista per ospitare un GP a porte chiuse
24 aprile 2020

Imola si offre per lo svolgimento di gare di Formula 1 a porte chiuse: il presidente dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari, Uberto Selvatico Estense, ha spiegato ad Autosport che la situazione legata alla pandemia di COVID-19 «è un'opportunità per candidarci per ospitare un GP in questa stagione». «Hanno bisogno di alcune gare per mantenere l'accordo con la FIA e avere un Mondiale valido - puntualizza Estense -. Perché non pensare ad Imola, allora? Ovviamente il fatto di poter svolgere una corsa dipende dalle normative imposte dal governo. Chiaramente offriremmo la pista a titolo gratuito e, se possibile, discuteremmo successivamente dei costi a nostro carico». 

Estense aveva già avanzato la candidatura di Imola per sostituire in calendario il GP della Cina, rimandato a data da destinarsi a febbraio. Se Imola dovesse davvero ospitare una corsa di Formula 1, finirebbe un digiuno durato 14 anni: l'ultimo GP di San Marino disputato risale al 2006. In quell'occasione, era il 23 aprile, a vincere fu Michael Schumacher, che di lì a pochi mesi avrebbe annunciato il ritiro. «Sarebbe più facile organizzare senza spettatori - spiega Estense - non dovremmo occuparci degli spalti e delle hospitality per i VIP. Sicuramente sarebbe più economico rispetto ad organizzare una gara normale. Si sta già parlando di disputare gare di calcio a porte chiuse». 

Estense non si è già rivolto alla FIA: il protocollo vuole che sia l'ACI ad approcciare la federazione tramite il proprio presidente, Angelo Sticchi Damiani. Quanto alla data per svolgere la corsa, Estense propone un back-to-back con Monza, in calendario il 6 settembre prossimo. La settimana precedente, il 30 agosto, dovrebbe essere disputato il GP del Belgio, ma il governo locale ha bandito gli eventi di massa fino al 31 agosto, mettendo a repentaglio il regolare svolgimento della corsa. «Penso che la gente vorrebbe tornare ad Imola. Per noi è un sogno, ma stiamo ancora sognando», chiosa Estense. 

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