Formula 1, la Ferrari in Canada ha visto davvero la luce in fondo al tunnel?

Formula 1, la Ferrari in Canada ha visto davvero la luce in fondo al tunnel?
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I progressi visti in casa Ferrari nel Gran Premio del Canada 2023 di Formula 1 sono davvero incoraggianti o si tratta solo di un fuoco di paglia?
19 giugno 2023

La Ferrari esce dal weekend di gara del Gran Premio del Canada 2023 di Formula 1 con il quarto posto di Charles Leclerc e il quinto di Carlos Sainz. Dietro a un risultato apparentemente discreto, però, si nasconde un GP in cui la Rossa ha finalmente mostrato dei segnali incoraggianti in due aree – la strategia e la gestione delle gomme - in cui finora ha faticato parecchio. Ma la Ferrari sta davvero vedendo la luce in fondo al tunnel? Per scoprirlo, bisogna riavvolgere il nastro del fine settimana di Montréal.

Cominciamo dalla gara della Rossa, che ha messo in atto una strategia azzeccata. Anziché rientrare ai box come buona parte della concorrenza al momento della neutralizzazione scatenata da George Russell, la Ferrari ha deciso di lasciare in pista sia Leclerc che Sainz, perfezionando una strategia alternativa che avrebbe dato i suoi frutti. I due piloti della Ferrari sono infatti stati in grado di effettuare una sola sosta, percorrendo quasi 40 giri con le medie e risalendo in questo modo la china dopo i guai del sabato.

Una scelta tattica, questa, che ha dato i suoi frutti grazie alla gestione delle gomme, decisamente più efficace rispetto al solito. Merito degli aggiornamenti? Non solo, visto che le condizioni della pista possono aver dato una mano. Il perché ce lo spiega indirettamente il vincitore del GP, Max Verstappen. A The Race ha dichiarato che “faceva piuttosto freddo, e per mantenere le gomme in temperatura era necessario spingere. Ma il grip era basso, soprattutto con le hard”.

Max Verstappen in pista nel Gran Premio del Canada 2023 di F1
Max Verstappen in pista nel Gran Premio del Canada 2023 di F1

“Idealmente in una giornata come questa forse avremmo avuto bisogno di una macchina più dura con le gomme”, ha ipotizzato il campione del mondo in carica. L’intuizione di Verstappen fa pensare immediatamente alla Ferrari, solitamente capace di “accendere” con più facilità le gomme, con il rovescio della medaglia rappresentato dal degrado più elevato. In un contesto in cui la capacità di essere gentili con gli pneumatici di una monoposto come la RB19 non costituisce un vantaggio, la SF-23 potrebbe aver invece visto una sua debolezza diventare una piccola forza.

Potrebbe essere questa una delle ragioni per cui la Ferrari si è ben comportata in Canada, pista certamente atipica anche per un altro motivo che potrebbe aver leggermente distorto i valori in campo. A Montréal è importante saper sfruttare al meglio i cordoli. E la RB19, con il suo assetto basso e rigido, non si trova necessariamente a suo agio in questo compito. Forse la Red Bull avrebbe avuto bisogno di tempo per lavorare di fino sul setup. Ma la caotica giornata di venerdì, tra il problema delle telecamere a circuito chiuso che ha impedito il normale svolgimento delle FP1 e la pioggia a disturbare parte delle libere, non ha aiutato la Red Bull in questo senso.

Che Montréal sia per diversi aspetti una pista atipica rispetto al resto del calendario è risaputo. Ma se i punti forti della Red Bull sono diventati delle debolezze, è lecito pensare che l’immagine dei valori in campo restituita dal GP del Canada possa essere leggermente distorta. Se le rivali della scuderia di Milton Keynes si sono davvero avvicinate come suggerisce l'andamento dell'ultimo Gran Premio lo scopriremo solo nei prossimi appuntamenti del mondiale, specialmente a Silverstone. E lo stesso vale anche per i progressi della Ferrari visti oltreoceano.

Buon bottino di punti per la Ferrari SF-23 nel GP del Canada 2023 di F1
Buon bottino di punti per la Ferrari SF-23 nel GP del Canada 2023 di F1
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