Formula 1 Spagna 2015: le pagelle di Barcellona

Formula 1 Spagna 2015: le pagelle di Barcellona
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Da un Rosberg incontenibile a Barcellona ad una Formula 1 che quanto a spettacolo lascia ancora un po' a desiderare, passando per una Ferrari meno lucida che nelle ultime occasioni
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
11 maggio 2015

Alla prima curva la vittoria era già decisa: merito, o colpa, di un Nico Rosberg incontenibile, che a Barcellona ha finalmente fatto vedere tutta la velocità mostrata lo scorso anno e che in questo inizio di stagione sembrava smarrita. Ha dominato le qualifiche e la gara, cogliendo quella che era l'ultima occasione per non rassegnarsi a fare da seconda guida fino a fine campionato. Sta solo a lui, ora, ripetersi anche nelle prossime gare per provare a riaprire un mondiale sembrava già saldamente nelle mani di Hamilton. Comunque voto 10, risvegliato.

 

Chi invece ha qualcosa da recriminare è proprio Lewis Hamilton, che nella seconda metà di gara ha mostrato una velocità devastante, quando però ormai era troppo tardi e il distacco dal tedesco irrecuperabile: allora perché ha perso la pole e perché ci ha messo così tanto a sbarazzarsi di Vettel? L'inglese contiene i danni con un 2° posto che va benissimo in ottica campionato (non si può vincere sempre, anche se lui lo vorrebbe), ma forse è mancata un po' di concentrazione nei momenti decisivi, partenza inclusa. Voto 7, distratto

Delusione Vettel, Raikkonen perso tra il vecchio e il nuovo

Un altro deluso, anche se l'ha nascosto molto bene, è Vettel, a cui il 3° posto - e soprattutto il distacco di oltre 40 secondi dal vincitore - vanno davvero stretti dopo le buone prestazioni di inizio anno e le ambizioni legate al debutto della monoposto evoluzione. Il tedesco comunque fa quel che può, risulta "primo degli altri" in qualifica, parte benissimo e tiene dietro l'inglese fino a quando è ragionevolmente possibile. Con una macchina 7 decimi al giro più lenta non si può chiedere di più, nemmeno a un campione. Voto 8, incolpevole.

 

Si è invece complicato un po' la vita da solo, come spesso gli accade, Raikkonen: con l'aerodinamica evoluta non si trovava a suo agio e così, visto anche che le condizioni della pista del venerdì non consentivano valutazioni ottimali, sceglie di partire con la vecchia monoposto, cosa per altro utile anche alla squadra per un raffronto più efficace. Al via è abilissimo a sbarazzarsi delle Toro Rosso e in seguito gira su tempi veloci e costanti, come sempre, però Bottas ancora una volta è un muro invalicabile. Così, il finlandese di fatto ancora una volta ha rovinato la sua gara al sabato. Voto 6,5, peccato

Williams tiene... Bottas

Dicono che sarà il suo erede in Ferrari, ma per ora Bottas è tornato a essere una splendida certezza in casa Williams, dove ha surclassato nettamente Massa in qualifica e in gara. Veloce, preciso, mai una sbavatura: la sua corsa dimostra che il periodo dell'apprendistato è da tempo finito per questo talento finlandese. Voto 8, certezza

F1 2015 Spagna sab 23
Rosberg, Hamilton, Vettel: questo il podio del GP di Spagna 2015

 

Proprio la prestazione di Bottas diventa uno scomodo elemento di paragone per Massa, il cui week end di gara in sé non sarebbe male, ma in qualifica quel secondo abbondante rimediato pesa come un macigno e anche in gara poi il brasiliano riporta sì la vettura nella posizione che gli compete, ma niente di più. Voto 6,5, minimo sindacale

Red Bull... in rosso

Chi invece continua a fare gli straordinari è Ricciardo, 10° in qualifica dietro alle Toro Rosso ma 7° in gara: quest'anno va così, in Red Bull ormai l'hanno capito ma l'australiano guida con lo stesso impegno di sempre. Quando si dice un 7° posto che vale un podio: voto 8, ammirevole.

 

Per capire la gara dell'australiano, basta guardare ad esempio quella di Kvyat, che lo precede in qualifica ma poi in gara - come spesso accade quest'anno - perde posizioni anziché guadagnarne, segno di una gestione di gara forse non ancora all'altezza di un top team quale è (era) la Red Bull. Il russo però è alla sua seconda stagione in F1, quindi ha diritto alle attenuanti generiche: voto 6 sulla fiducia, ma entro fine anno occorre fare un bel salto di qualità. 

I torelli di Faenza

Anche perché a premere per il suo posto sono già i due debuttanti terribili della Toro Rosso, che continuano a stupire, complice anche una monoposto molto competitiva: la sensazione è che la F1 italiana come velocità pura sia pari, se non addirittura superiore a quella della casa madre, ma naturalmente poi a fare la differenza è anche l'esperienza dei piloti e del team e le risorse di quest'ultimo in materia di definizione degli assetti e simulazione delle strategie. 

F1 2015 Spagna sab 30
Daniel Ricciardo: in Spagna per lui solo un 7° posto, ma l'australiano si è dato molto da fare

 

Così, come già accaduto, anche in Spagna i due "torelli" dopo un sabato esaltante in gara hanno faticato di più, ma la prestazione rimane. Sopratutto nel caso di Sainz, che conclude comunque a punti, dopo avere resistito con astuzia e tenacia ai tentativi di sorpasso da parte di Hulkenberg e Kvyat:  per lui quindi voto 8, encomiabile, mentre voto 6 a Verstappen, meno efficace dello spagnolo nella gestione di gara e finito fuori dalla zona punti. 

McLaren ancora non ingrana

Voto 7 invece a Grosjean, che come sempre si è visto poco ma ha portato a casa altri punti, un toccasana per una Lotus che con l'arrivo del motore Mercedes aveva ben altre ambizioni alla vigilia.

 

Per il resto, voto 5 alla McLaren-Honda che continua la sua marcia di avvicinamento alle auto di centro gruppo, ma a questo punto dell'anno onestamente era lecito attendersi qualcosa di meglio, al di là delle dichiarazioni della vigilia. 

Aggiornamenti che forse non danno tutto quel vantaggio che risultava in fase di simulazione e una certa confusione nelle scelte tecniche ai box. Fantasmi da scacciare al più presto

Ferrari: un gap di 7 decimi al giro su cui lavorare

Sulla prestazione della Ferrari, invece, va detto che ogni giudizio risente probabilmente delle aspettative troppo elevate generate dalle prime gare dell'anno: si sperava nell'aggancio, e in questa prospettiva i 7 decimi al giro rimediati rappresentano una cocente delusione, ma il team italiano rimane saldamente la seconda forza in campionato, che era onestamente il massimo obiettivo possibile durante l'inverno. Però... però si sono riviste cose che non avremmo più voluto vedere, come corposi aggiornamenti che forse non danno tutto quel vantaggio che risultava in fase di simulazione e una certa confusione nelle scelte tecniche ai box. Fantasmi da scacciare al più presto: nell'attesa voto 6, sulla fiducia

Latita lo spettacolo

Voto 4, infine, a questa F1 che rappresenta sempre il top del motorismo internazionale (basta guardare una gara di Indycar per rendersene conto) però non riesce più emozionare: nell'era dei social in cui tutto cambia alla velocità della luce è dura tenere attaccato alla TV lo spettatore medio quando i primi 6 in classifica non fanno non diciamo un sorpasso, ma nemmeno un serio tentativo di sorpasso in pista e tutto si gioca sul dubbio delle 2 o 3 soste per Hamilton (dubbio per altro abbastanza sciocco, visto il giro a cui aveva cambiato le gomme).

 

Non diremo che urgono rimedi, perché storicamente ci sono sempre stati periodi di netto dominio tecnico di un team e lo scorso anno, per esempio, il duello tra Rosberg ed Hamilton aveva regalato alcuni momenti esaltanti. Però quando uno dei più spettacolari eventi sportivi del mondo, venduto e pagato come tale, risulta più piatto degli schermi su cui viene proiettato, beh qualche domanda forse bisognerebbe farsela. 

Le pagelle del GP di Spagna 2015

Rosberg: 10
Vettel: 8
Bottas: 8
Ricciardo: 8
Sainz: 8
Hamilton: 7
Grosjean: 7
Raikkonen: 6,5
Massa: 6,5
Kvyat: 6
Verstappen: 6
Ferrari: 6
McLaren: 5
Spettacolo F1: 4

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