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Chiedere a un pilota di stare lontano dai motori è praticamente impossibile. Il richiamo è troppo forte, così come la passione che mettono in ciò che fanno. E, ogni tanto, godersi un po’ di sano motorsport senza doverci mettere troppo impegno fa bene. Lo sanno bene Lando Norris e Andrea Kimi Antonelli, che hanno approfittato della brevissima pausa dalla Formula 1 — il Circus tornerà in pista il prossimo weekend a Baku — per seguire da vicino la MotoGP di scena a Misano.
Ieri è stato il pilota McLaren ad attirare l’attenzione nel paddock del circuito intitolato a Marco Simoncelli: tour dei box e festeggiamenti a bordo pista insieme a Valentino Rossi, suo idolo da bambino, per celebrare la vittoria di Marco Bezzecchi nella Sprint. Oggi, invece, è toccato ad Andrea Kimi Antonelli. Ogni volta che ne ha la possibilità, il giovane talento della Mercedes non perde occasione per passare dalle quattro alle due ruote e salutare i suoi amici della VR46 Academy. Non è un segreto, infatti, che il bolognese abbia trascorso molto tempo al Ranch del Dottore, allenandosi e condividendo consigli con Pecco Bagnaia, Celestino Vietti - vincitore oggi in Moto2 -, Luca Marini, Franco Morbidelli e lo stesso Bezzecchi.
“È sempre meglio partire in pole: almeno hai strada libera e puoi imporre il tuo passo”, ha dichiarato ai microfoni di Sky in griglia di partenza, riferendosi alla pole position di Bezzecchi, portacolori Aprilia, poi costretto a cedere il passo alla Ducati di Marc Marquez. Lo spagnolo, dopo la caduta di ieri, ha rimandato a Suzuka il match point per il titolo con il fratello Alex. “È bellissimo essere di nuovo qui a Misano. Sono un grande appassionato di MotoGP ed è stupendo vedere cosa riescono a fare questi ragazzi sulle moto: davvero impressionante”, ha proseguito Antonelli, che ha avuto anche modo di scambiare quattro chiacchiere con Casey Stoner e Jorge Lorenzo. Poi un pensiero ai fan: “Un ringraziamento a tutti quelli che mi seguono e mi supportano, fa la differenza per me. Si continua a spingere”.
Per Antonelli questo weekend lontano dalle monoposto è stato un modo per resettare la mente dopo una prima stagione europea difficile e altalenante. Tornare a Baku con nuova energia sarà fondamentale per chiudere al meglio l’anno da debuttante, in attesa della sfida del 2026 con una Mercedes che, secondo le voci di paddock, dovrebbe presentarsi come la più performante del lotto grazie alla nuova power unit.
