Guidare con un'appendice all'auto: regole e norme da seguire

Guidare con un'appendice all'auto: regole e norme da seguire
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Dalla caravan al carrello appendice, basta un gancio di traino per trasformare l'auto in motrice
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
30 agosto 2023

Per soddisfare specifiche esigenze di vacanza o di lavoro, grazie ad un gancio traino, ogni autovettura può trasformarsi facilmente in una motrice cui agganciare carrelli porta tutto (dai cavalli al gommone), caravan o rimorchi di varia natura e dimensione.

L'applicazione del gancio è operazione che si svolge presso i centri specializzati in un'unica giornata, ovviamente previo appuntamento: è lo stesso montatore che provvede anche all'adeguamento del libretto di circolazione della vettura, che riporta anche l'indicazione del limite di peso rimorchiabile dal veicolo.

Le regole per trainare sicuri

Espletate le formalità burocratiche, si è pronti a partire: ma quali sono le norme che regolano la circolazione delle vetture con rimorchi al seguito e quali i suggerimenti per una guida sicura e senza preoccupazioni?

Cosa prevede il Codice della Strada

Il dato più importante per circolare con un'appendice all'auto riguarda il peso complessivo del “treno“: come prescrive l'articolo 116 del Codice della Strada, possedendo la patente B, è importante non superare la soglia dei 3.500 kg totali; se si eccede tale limite,  restando comunque entro i 4.250 kg di massa, è richiesto il superamento di una prova di capacità e comportamento; in caso di esito positivo, viene rilasciata una patente di guida che, con codice comunitario B96, indica che il titolare può condurre tali complessi di veicoli in un range compreso tra i 3.500 e i 4.250 kg.

Le auto che trainano un'appendice una devono rispettare limiti di velocità rigidi: per l’art. 142 del Codice, al comma 3 lettera e, infatti, dispone che gli autotreni costituiti da un autoveicolo e da un rimorchio non devono superare i 70 km/h fuori dai centri abitati e gli 80 km/h sulle autostrade, e che nella parte posteriore vanno indicate le velocità massima consentite.

Ci sono regole anche per il parcheggio: è vietato lasciare l'appendice da sola, come un normale veicolo, sul suolo pubblico, mentre è consentito invece parcheggiare l’auto ed il rimorchio dove indicazioni e condizioni lo consentono, rispettando la delimitazione degli stalli.

A questo proposito, specie nel caso di traino di una caravan, va ricordato che essa potrebbe essere più larga della vettura motrice: la normativa stabilisce che la larghezza massima possa superare quella della motrice di massimo 0,7 metri, arrotondati a 5 cm superiori e in tal caso la motrice deve essere provvista di due specchi retrovisori esterni supplementari che non sporgano di oltre 20 cm dalla sagoma del rimorchio.

Come si guida con un rimorchio?

Una volta agganciato in modo corretto il rimorchio all'auto, verificando che  il cavo elettrico sia collegato ed il cordino del freno d'emergenza messo nella giusta posizione, occorre garantirsi la visibilità posteriore ideale con il migliore orientamento dei retrovisori (in commercio esistono anche quelli con “effetto grandangolo“), ovvero quando la figura visibile del rimorchio risulta allineata con lo spigolo posteriore della stessa. 

In marcia, il rimorchio segue il veicolo motrice: se in linea retta non esistono problemi se non quelli degli ingombri laterali, in curva l'appendice tende a "stringere" la traiettoria e quindi in impostazione di curva occorre prevedere un allargamento della stessa; per essere sicuri, verificate attraverso lo specchietto retrovisore che le ruote interne alla curva non "tocchino" le righe bianche.

Nei percorsi di salita poco impegnativa, il “treno“ va tenuto in tiro costante, con il motore alla soglia di coppia e conservando un margine di potenza fruibile per far fronte ad manovre improvvise e repentine.

Nell'affrontare i tornanti, anche i più stretti, è utile tenere come riferimento la linea bianca a centro strada, in modo da disporre di un raggio di raggio di curva utile ad evitare la "chiusura“ del rimorchio. E se non c'è la linea, come spesso accade, occhio agli specchi e "girate" più larghi possibile.

La guida in discesa, soprattutto su strade tortuose, va affrontata con massima prudenza, sfruttando il freno motore ed evitando di stressare l'impianto frenante oltre misura, per scongiurare il surriscaldamento di dischi e  pastiglie; sui tratti rettilinei prima dei tornanti meglio conservare un'andatura tranquilla, senza imporre interventi bruschi del freno prima dell'ingresso in curva.

In generale, la guida con appendice al seguito dev'essere la più morbida, armonica e tranquilla che sia possibile.

Manovre, sorpassi e retromarce

Ricordato che la velocità massima è vincolata alla soglia degli 80 km/h, nel caso sia necessario un sorpasso di un veicolo più lento esso va predisposto per tempo, segnalando con congruo anticipo l'intenzione di fare manovra ed allargandosi in corsia di sorpasso tenendo conto degli spazi e della velocità del veicolo da superare; inoltre, in fase di rientro in corsia, occorre accertarsi che il veicolo superato sia "lontano" dalla nostra sagoma e sempre segnalando di stare per effettuare il rientro; infine, e non solo riguardo alla velocità massima, evitate di utilizzare in autostrada per il sorpasso la terza corsia, essendo questa riservata ai veicoli di massa complessiva inferiore a cinque tonnellate e di lunghezza minore di sette metri.

La manovra più complicata da eseguire con un rimorchio è quella di retromarcia, perché l'appendice si muove al contrario delle ruote sterzate: se vogliamo spostarci verso destra dovremmo sterzare le ruote a sinistra e viceversa. 

Facile a dirsi, meno a farsi, visto che per abitudine siamo naturalmente portati a fare l'esatto opposto: il consiglio è di esercitarsi in questa pratica prima di mettersi in viaggio, sfruttando uno spazio ampio che consenta di non avere problemi nel caso di manovre errate, compiendo l'operazione a bassa velocità e tenendo sempre sotto controllo nel retrovisore l'allineamento tra vettura e rimorchio, procedendo con leggere controsterzate a rimettere il rimorchio in asse.

Infine, un consiglio per la sicurezza: come comportarsi in caso di foratura di un pneumatico del rimorchio?

Si tratta di un evento da gestire senza farsi prendere dal panico, anche se la sensazione di improvvisa instabilità dell'appendice, con l'oscillazione del carico rimorchiato, può generare apprensione.

In tali circostanze, vanno evitate manovre brusche come quella istintiva di una frenata d'emergenza; occorre, al contrario, tenere sempre in tiro il treno, rallentando in maniera progressiva e gestendo con il volante le oscillazioni del rimorchio, accostandosi al contempo verso il ciglio destro della strada e segnalando la situazione d'emergenza agli altri veicoli, azionando le doppie frecce.

Anche in questo caso, il rispetto dei limiti di velocità è la migliore garanzia per salvaguardare persone e cose anche in condizioni di emergenza.

La stabilità e il vento

Chi guida trainando rimorchi di dimensioni importanti come una caravan o un carrello alto deve prestare molta attenzione al vento: specie in quiesta parte dell'anno improvvise raffiche possono colpire lateralmente il mezzo sbilanciandolo. Bisogna prestare attenzione alle uscite da tunnel e gallerie o attraversando zone molto soggette al vento come i viadotti autostradali. In presenza di forti raffiche l'unica cautela è rallentare e, al limite, fermarsi in emergenza.

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