Abu Dhabi Desert Challenge. Peterhansel-Peterhansel (Mini), Trionfo e Storia

Abu Dhabi Desert Challenge. Peterhansel-Peterhansel (Mini), Trionfo e Storia
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Primo appuntamento dell’anno con il Mondiale FIA Cross-Country Rally. Per la prima volta Marito e Moglie vincono una prova di Coppa del Mondo FIA. Si tratta di Stephane Peterhansel e Andrea Mayer Peterhansel
  • Piero Batini
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5 aprile 2019

Yas Marina, Abu Dhabi, 5 Aprile 2019. Seconda prova del Campionato del Mondo FIM Cross-Country Rally, il ventinovesimo Abu Dhabi Desert Challenge passa direttamente dalla Dakar alla… Storia. Se entrambi i vincitori delle categorie Moto e Auto hanno già “almeno” un successo nel massimo Rally-Raid, infatti, l’Equipaggio della Vettura vincitrice aggiunge al palmares un nuovo, singolare record.

Veniamo al sodo, ovvero dalla vittoria di Stephane Peterhansel ai comandi della Mini John Cooper Works Rally, la “classica” 4 ruote motrici per intenderci. Al comando? Siamo sicuri che fosse lui il comandante della #308? Forse, ma forse no, se entriamo nell’abitacolo della Mini e scopriamo che a “dare le note” al Pilota è sua moglie Andrea, per la prima volta in coppia con il Marito su un’auto e in un Rally di Coppa del Mondo.

Stephane e Andrea hanno infatti già corso insieme con gli SSV, ma è la prima volta che tanti marito e moglie si aggiudicano una gara a validità Mondiale FIA. La Storia ha ripreso a marciare forte, insomma, se solo si pensa che, anni fa, prima dell’Avventura Peugeot, i piani di Stephane e Andrea erano quelli di dedicarsi tuttalpiù a qualche divertente sortita in… Moto. Era arrivata la proposta Peugeot, e Stephane aveva deciso di accettare la sfida e di rimandare il ritiro, e nel frattempo Andrea si era avvicinata ai piccoli e brillanti 4 ruote. Il progetto comune era stato “leggermente” modificato allorché la coppia, in vista di un nuovo ritiro di Monsieur Dakar, aveva pensato che sarebbe stata una bella idea concludere insieme l’Avventura “dakariana”, senza alcuna velleità, più semplicemente nel quadro di una lunga e avventurosa passeggiata a conclusione delle rispettive e… rispettabili carriere sportive.

Peterhansel-Peterhansel in azione
Peterhansel-Peterhansel in azione

Dopo Peugeot, all’attacco è tornata Mini, e Mr Quandt ha avuto la brillante idea di “assumere” quasi per intero l’ex Dream Team Peugeot. Sainz, Despres e, appunto, Peterhansel. A quel punto le carte si sono rimescolate. Non si trattava più di “passeggiare”, bensì di una nuova sfida. Il progetto di Stephane di correre con la moglie, tuttavia, aveva trovato un intoppo. Andrea aveva sofferto di una labirintite e per la super bionda stare in macchina era una sofferenza. Ecco che il “debutto” è rimandato. A bordo della Mini JCW Buggy per la Dakar 2019 del 13 volte vincitore salta a bordo, all’ultimo momento, David Castera, nel frattempo “ritirato”, passato a organizzatore dell’acquisito Rally del Marocco, in procinto di tornare alla direzione della Dakar stessa e, data l’importanza dell’opportunità, in grado di prendersi in quel momento quel tipo di “vacanza”. La Mini di Peterhansel-Castera, per inciso, aveva concluso la Dakar con un ritiro e l’infortunio di Castera il quale, sin dall’inizio, aveva subito messo le cose in chiaro: era a bordo della macchina di “Peter” solo in qualità di “supplente”. Quel posto a destra del dio della Dakar e ra di Andrea Mayer.

Altro che ritiro dalle corse! Il tarlo della vittoria, onnipresenza di motivazione di Peterhansel era in agguato, dovevamo immaginarcelo, e non c’è voluto molto per trasformare il particolare test di “convivenza” della Coppia in una nuova avventura 100% agonistica, dal risultato dunque non più negoziabile.

Ad Abu Dhabi marito e moglie saltano a bordo, ma la prima tappa è vinta da Cyril Despres, per l’occasione accompagnato da Dani Oliveras. Tutto regolare, è solo l’inizio di una nuova esperienza. Il secondo giorno, tuttavia, gli astri (leggi tempeste di sabbia, incidenti e insabbiamenti) si allineano, Al-RAjhi vince la Tappa con la Toyota Hilux, ma è la Mini dell’Equipaggio più bello del Mondo a ritrovarsi al comando del Rally. Scatta la molla agonistica e l’obiettivo viene aggiornato: l’imperativo diventa difendere la posizione fino a Yas Marina, epicentro dell’epilogo della Corsa.

Andrea e Stéphane Peterhansel sono la prima coppia moglie-marito a vincere una prova di una Coppa del Mondo FIA
Andrea e Stéphane Peterhansel sono la prima coppia moglie-marito a vincere una prova di una Coppa del Mondo FIA

Stephane Peterhansel ha già vinto cinque volte in Auto il UAE Desert Challenge, dal 1991 alla29ma edizione attraverso Dubai e, dal 2009, Abu Dhabi Desert Challenge, e una volta in Moto, nel 1996. Evidentemente non era abbastanza per l’appetito del più grande di tutti i tempi. O forse è l’occasione speciale, la presenza a bordo della moglie Andrea.

Dopo Al-Rajhi è la volta del Campione del Mondo in carica, Kuba Przygonski, che vince la terza Tappa con la Speciale “Nissan” di 300 KM, e che vincerà anche la quinta e ultima, Abu Dhabi Aviation, di 214 chilometri. Guai un po’ per tutti, da Despres più volte insabbiato e con problemi di sollevatore e gomme, a Ten Brinke, protagonista di “fantastiche” forature, da Prokop, vincitore dell’edizione e 2018 con la Ford a Al Qassimi che corre ancora con una gloriosa Peugeot, da Al-Rajhi i suoi sfortunati differenziali a Eugenio Amos e il suo non fortunato buggy 2WDrive. Insomma un’edizione davvero difficile e selettiva, salvi i nostri Cinotto e Liparoti ma più di un terzo dei partenti costretti al ritiro.

In mezzo a cento tempeste, meteo e meccaniche, nella quarta e penultima Tappa arriva anche la vittoria personale, o di famiglia. Stephane e Andrea vincono la ADNOC di 286 chilometri e mettono abbastanza deserto tra sé e gli avversari per chiudere trionfalmente la loro prima esperienza Rally-Raid Mondiale di… coppia, entrando nella Storia come la prima volta di marito e moglie. A Yas Marina è apoteosi Peterhansel.

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