Aston Martin: rinasce la DB5 di James Bond con tanto di armi segrete

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Daniele Pizzo
Targhe rotanti, mitragliatrici, spargiolio e radar sulla plancia. C’è tutto, come su quella di 007, nella DB5 replica della Aston più famosa di sempre
7 luglio 2020

E’ stato completato a Gaydon il primo dei 25 esemplari della replica delle Aston Martin DB5 dedicate ai collezionisti più affezionati di tutto quanto ruota intorno alle avventure di James Bond, l’agente segreto più famoso del mondo.

Del valore ognuna di 3,5 milioni di dollari, le DB5 “007 replica” sono dotate di un'ampia gamma di gadget funzionanti visti per la prima volta nel film Goldfinger del 1964.

Ogni Aston Martin DB5 Continuation Goldfinger, questa la denominazione ufficiale, è equipaggiata con sistema di erogazione fumo posteriore, sistema di erogazione simulato di olio posteriore, targhe rotanti anteriori e posteriori (triple), mitragliatrici gemelle anteriori simulate, protezione antiproiettile posteriore, sistema di speronaggio anteriore e posteriore, lame per squarciare le gomme degli avversari simulato e pannello del tetto del sedile passeggero rimovibile, quest’ultimo però solo come optional.

Nell’abitacolo, fedele alla DB5 del 1963, si ritrovano la mappa sullo schermo del radar, il telefono integrato nella portiera del conducente, il pulsante attivatore del cambio, il quadro montato su bracciolo e console centrale, un vano portaoggetti nascosto sotto il sedile e il comando per l'attivazione di tutti i gadget, che sono stati realizzati con la consulenza della EON Productions, la casa che produce i film dell’agente 007.

La Aston DB5 Continuation Goldfinger sotto il cofano ospita un motore 6 cilindri in linea aspirato da 4 litri e 290 CV, accoppiato a un cambio manuale ZF a cinque velocità e trazione posteriore con differenziale a slittamento limitato meccanico. I freni a disco idraulici servoassistiti sono dei Girling, lo sterzo a pignone e cremagliera non prevede servoassistenza.

Il tutto viene costruito a mano nello stabilimento di Newport Pagnell, dove sono necessarie 4.500 ore complessivamente per ultimarne una. Tra il 1963 e il 1965 fu proprio lì che furono costruiti poco meno di 900 esemplari della DB5 dell’epoca.

Le prime consegne delle DB5 Goldfinger Continuation ai clienti sono iniziate e proseguiranno nella seconda metà del 2020. Molti però non potranno usarle su strade pubbliche, dal momento che molti dei gadget presenti non sono legali in alcuni paesi.

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