Berlitz: «I fari laser arriveranno su tutte le Audi nel giro di cinque anni» [video]

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Emiliano Perucca Orfei
Stephan Berlitz, Head of Lighting Technology and Electronics Audi, ci spiega il funzionamento e le potenzialità della nuova tecnologia Laserlight installata sulla nuovo R8 LMX
30 ottobre 2014

Stephan Berlitz, Head of Lighting Technology and Electronics Audi, ci spiega il funzionamento e le potenzialità della nuova tecnologia Laserlight installata sulla nuovo R8 LMX.

 

«La nuova tecnologia Laserlight consiste in una luce abbagliante aggiuntiva che abbiamo introdotto per la prima volta sulla Audi R18 da competizione per 24 Ore di Le Mans, dove è importante avere più luce possibile durante la notte. Ora l'abbiamo portata sulla nostra auto di serie più veloce. Il funzionamento di questa nuova tecnologia è abbastanza semplice. Normalmente abbiamo led blu. La luce emessa diventa bianca passando attraverso un filtro al fosforo. Con il nuovo faro non abbiamo fatto altro che sostituire il laser al led. Quindi il laser emette uno spot blu che grazie al fosforo si trasforma in luce gialla. La luce laser blu ha una lunghezza d'onda di 450 nanometri e la luce bianca ha una temperatura di 5.500 kelvin. È la stessa luce che abbiamo durante una giornata con il cielo blu e il sole che splende. Questo è il miglior valore per l'occhio umano, quindi durante la notte ci permette di avere la migliore luce possibile».

Migliore visibilità notturna rispetto agli abbaglianti tradizionali

«Ci abbiamo messo tre o quattro anni a focalizzarci sul laser e a capire quali potenzialità avrebbe offerta questa tecnologia. Alla fine abbiamo capito che avrebbe offerto enormi vantaggi per le luci abbaglianti. Se si utilizza il laser infatti si ottiene un enorme quantitativo di luce concentrato in un punto molto ristretto, quindi si riesce ad ottenere un fascio molto preciso. E questo è quello che abbiamo fatto. Grazie al laser abbiamo raddoppiato la profondità di penetrazione della luce e quindi la visibilità in notturna rispetto a degli abbaglianti tradizionali».

audi r8 lmx (9)
Un'auto marchiata Audi si riconosce facilmente grazie al design originale dei gruppi ottici
 

«Anche il design delle luce è molto importante. Durante il giorno per esempio oggi si può riconoscere un'auto anche grazie solo alle luci, mentre di notte sono fondamentali per vedere le altre auto. Credo che il grande pregio di Audi sia quello di essere riuscita a combinare nelle luci uno stile molto innovativo ma anche alta tecnologia. Questa particolarità rende il marchio Audi molto interessante per i clienti. È chiaro che servono molte persone per sviluppare sempre nuove idee e tecnologie nel campo dell'illuminazione, ma per Audi è molto importante tenere insieme il design con la tecnologia».

Tra 5 o 6 anni arriverà sulle auto tradizionali

«Tra qualche anno arriverà anche su altre vetture. Per i led è stata la stessa cosa. Abbiamo presentato i primi led anteriori nel 2008 e già da alcuni anni si possono acquistare anche sulla A3.Con il laser avverrà qualcosa di simile, probabilmente tra 5 o sei anni arriverà sulle auto tradizionali. La nuova tecnologia è il laser, ma continuiamo a lavorare sui led. Abbiamo tante nuove idee sui led per il futuro, il laser rappresenta solo un nuovo traguardo del nostro cammino. Il nostro obiettivo è creare un fascio di luce il più uniforme possibile e il laser ci ha dato una grossa mano in questa direzione».

 

«Per i fari anteriori della R8 LMX  ci siamo rivolti in parte ad un'azienda che fa parte del Gruppo Magneti Marelli, mentre la tecnologia Laserlight è stata sviluppata da Osram. Naturalmente servono dei partner per sviluppare le singole tecnologie, ma Audi rimane responsabile per il processo di sviluppo complessivo. Siamo noi a comunicare quali funzionalità vogliamo ottenere e i nostri fornitori agiscono di conseguenza».

Soddisfatti anche i piloti della 24 Ore di Le Mans

«Ci siamo confrontati naturalmente anche con i nostri piloti della 24 Ore di Le Mans. Sono rimasti assolutamente soddisfatti dalla tecnologia laserlight, perché garantisce una profondità di campo incredibile. I nostri piloti viaggiano di notte a 300 km/h, immersi nel buio, e grazie a questo fascio di luce laser possono avere una visibilità mai vista sino ad oggi. Sono rimasti estasiati dalle potenzialità del laser. Chiunque abbia la possibilità di fare un test drive di notte rimarrà impressionato e dirà: “Wow non ho mai visto così lontano al buio!”».

 

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