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Trump ha anche fatto circolare l’indiscrezione secondo cui Toyota Motor starebbe valutando di aprire nuove fabbriche negli USA per un valore di oltre 10 miliardi di dollari. I diretti interessati hanno smentito, senza creare troppo clamore, vista la delicatezza dell’accordo commerciale tra Tokyo e Washington. Fatto sta che il settore auto giapponese attraversa un momento delicato: la risposta delle case nipponiche punta su innovazione tecnologica e alleanze strategiche, con partnership consolidate tra Toyota, Suzuki, Mazda e Subaru.
Il recente Japan Mobility Show ha permesso al Giappone di mostrare la sua strategia per competere con le auto elettriche cinesi. L’elemento chiave? Innovazione. Secondo Nikkei Value Search, la spesa in ricerca e sviluppo di sette grandi case automobilistiche giapponesi — Toyota, Honda, Nissan, Suzuki, Mazda, Subaru e Mitsubishi Motors — ha raggiunto 3,87 trilioni di yen (25,3 miliardi di dollari) nell’anno fiscale conclusosi a marzo 2025, in crescita rispetto ai 2,57 trilioni di yen di dieci anni fa. L’investimento salirà ulteriormente del 2% nell’anno fiscale 2025‐ 2026, arrivando a 3,94 trilioni di yen.
Questa innovazione si concentra su strategie “multipathway”, con lo sviluppo di veicoli elettrici a batteria, motori ibridi e a combustione interna, per puntare alla neutralità carbonica. Nissan ha aggiornato la tecnologia ibrida e- Power, Suzuki investe in motori a idrogeno, Mazda sperimenta dispositivi di cattura della CO2 e carburanti a zero emissioni da microalghe, mentre Honda punta su software e intelligenza artificiale per l’automotive.
Le case automobilistiche giapponesi stanno anche rafforzando le partnership globali. Honda ha investito nella startup statunitense Helm.ai per sviluppare sistemi ADAS di nuova generazione e collabora con IBM su semiconduttori e software. Nonostante la sospensione delle trattative di fusione con Nissan, le due aziende continuano a cooperare su intelligenza artificiale ed elettrificazione, mentre Mazda ha consolidato la partnership con Nippon Steel per ottimizzare lo sviluppo dei veicoli.
La Japan Automobile Manufacturers Association ammette che l’industria automobilistica del Giappone, un tempo leader mondiale, fatica ad adattarsi alle nuove tecnologie. Tra le soluzioni indicate: maggiore cooperazione tra marchi nazionali, investimenti mirati nell’innovazione e riduzione dei tempi di sviluppo dei veicoli. Solo così il Giappone potrà limitare la crescente influenza della Cina nel settore delle auto elettriche e riconquistare terreno nel mercato globale.