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Il gruppo Stellantis sta attraversando una fase cruciale. Dopo anni di investimenti sull’elettrificazione totale, l’attuale CEO Antonio Filosa ha deciso di cambiare rotta e tornare con i piedi per terra. La strategia di puntare tutto sulle auto elettriche, voluta dal suo predecessore Carlos Tavares, non ha dato i risultati sperati: vendite in calo, margini ridotti e fabbriche rallentate.
Oggi, il colosso nato dalla fusione tra FCA e PSA punta a risollevare i conti grazie a due modelli chiave: il nuovo Jeep Compass e, soprattutto, la FIAT 500 Hybrid, una versione ibrida del celebre urban italiano che potrebbe rilanciare l’immagine e le finanze del gruppo. Dopo aver scommesso tutto sul modello elettrico 500e, troppo costoso e poco competitivo, FIAT ha deciso di tornare a un approccio più realistico, proponendo una citycar ibrida dal prezzo accessibile, inferiore ai 18.000 euro.
La decisione di abbandonare il motore a benzina nel 2020, convertendo la 500 in un modello completamente elettrico, si è rivelata un boomerang. Nonostante il fascino del marchio, il prezzo elevato e l’autonomia limitata hanno frenato le vendite, causando ripetuti stop alla produzione nello stabilimento di Mirafiori. Ora, con il ritorno del motore ibrido, FIAT punta a colmare quel vuoto nel segmento delle utilitarie cittadine, rispondendo a una domanda concreta: auto piccole, economiche e a basse emissioni.
Gli ingegneri italiani hanno lavorato a tempo record per adattare il nuovo sistema mild hybrid alla piattaforma della 500e, riattivando le linee produttive e ridando fiato ai fornitori locali. L’obiettivo è chiaro: rilanciare le vendite europee e riportare FIAT tra i protagonisti del mercato urbano. Il nuovo modello, secondo le stime interne, dovrebbe superare le 5.000 unità vendute entro fine anno, segnando un primo passo verso la ripresa del gruppo.
Il bilancio del primo semestre 2025 mostra un calo evidente: 74,3 miliardi di euro di ricavi netti, in flessione del 13% rispetto al 2024, e un margine operativo ridotto allo 0,7%, ben lontano dal 10% dell’anno precedente. Numeri che hanno spinto Filosa a intervenire con una strategia più flessibile, abbandonando l’idea di un’elettrificazione totale e puntando invece su una gamma ibrida e accessibile. Accanto alla 500 Hybrid, Stellantis ha già avviato la produzione del nuovo Jeep Compass, assemblato a Melfi e proposto sia in versione ibrida con etichetta ECO che 100% elettrica con 500 km di autonomia.
Due modelli che rappresentano la doppia anima del gruppo: sostenibilità e pragmatismo. Filosa è convinto che la combinazione tra il fascino della 500 e la versatilità del Compass possa garantire una boccata d’ossigeno nel trimestre finale dell’anno. Ma per Stellantis, ora più che mai, non c’è spazio per errori: il futuro dell’automotive europeo si gioca su equilibrio, innovazione e prezzi realistici.
Font: hibridosyelectricos.com