BMW Spartanburg, Usa: ecco come nascono le X [video]

BMW Spartanburg, Usa: ecco come nascono le X [video]
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Emiliano Perucca Orfei
Abbiamo visitato lo stabilimento BMW di Spartanburg, in South Carolina, dove vengono prodotti tutti modelli della famiglia X (tranne X1) destinati al mercato mondiale. Ecco come
13 gennaio 2015

Spartanburg (Usa) – L’occasione era di quelle veramente speciali. Volare al di là dell’Oceano per seguire ai Mondiali di Paraciclismo di Greenville un mito dello sport come Alex Zanardi non capita proprio tutti i giorni. Il campione di Handibike, oro alle Olimpiadi di Londra e ai Mondiali dello scorso anno in Canada, è arrivato negli Stati Uniti con le idee molto chiare. L’unico obiettivo era vincere e ha mantenuto le promesse, facendoci emozionare di nuovo con due medaglie d’oro, nella Staffetta e nella Crono, e un argento nella gara in Linea.

Ma siccome Alex Zanardi è ancora oggi un grande pilota ed è ambasciatore del marchio BMW il viaggio ha offerto la possibilità di visitare e conoscere a fondo lo stabilimento che l’Elica ha costruito a Spartanburg, in South Carolina, anche perché si trovava a soli 48 km da Greenville, dove si svolgevano i Mondiali.

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Il sito di Spartanburg fu realizzato nel 1992. Qui nascono le SUV dell?Elica BiancoBlu per tutto il mondo

La prima fabbrica BMW fuori dalla Germania

Realizzata nel 1992, la BMW di Spartanburg è stata la prima fabbrica che l’Elica ha costruito fuori dalla Germania con l’obiettivo iniziale di investire 600 milioni di dollari e dare lavoro entro l’anno 2000 a 2.000 persone. Iniziava una storia di grande successo industriale perché otto anni dopo lo stabilimento, al di là delle più rosee aspettative, impiegava più di 3.000 persone, mentre già nel 2004 i lavoratori erano cresciuti a 4.500.

Nel 2010 la forza lavoro cresceva ancora fino a raggiungere quota 6.000, mentre BMW investiva in South Carolina qualcosa come 4,6 miliardi di dollari. Nel mese di luglio la Casa di Monaco assume altri 1.600 lavoratori e oggi, nel 2014, a Spartanburg lavorano in 8.000!

Qui nascono le X per tutto il mondo

Allo stabilimento americano della BMW è stato da sempre affidato un ruolo fondamentale: produrre tutte le SUV dell’Elica destinate al mercato mondiale (tranne la X1 che viene prodotta in diversi stabilimenti in tutto il mondo). E siccome il mercato dell’auto negli ultimi dieci anni ha continuato a chiedere sempre più Sport Utility la famiglia delle X targate BMW si è allargata a dismisura, richiedendo nuovi investimenti in South Carolina e dando vita a migliaia di nuovi posto di lavoro.

Oggi a Spartanburg nascono X5, la SUV full-size del marchio tedesco, giunta alla terza generazione, ma anche la X6, la SUV coupé nata quasi per scommessa e che ha riscosso un successo mondiale, tanto da essere giunta in ottima forma alla seconda generazione. In America però nasce anche la più compatta X3, giunta anch’essa alla seconda serie e la nuovissima X4, appena arrivata nelle concessionarie italiane.

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Molti gli investimenti fatti per la fabbrica americana, che punta ad arrivare ad una capacità annua di 450.000 unità

Si vogliono raggiungere le 450.000 unità/anno

Più del 70% della produzione di Spartanburg viene esportata fuori dagli USA in più di 140 Paesi di tutto il mondo e questo ha reso la South Carolina il più grande esportatore di auto in America settentrionale. Nel 2013 dalle linee di questa fabbrica sono uscite 297.326 BMW, me l’obiettivo è di portare il volume di produzione a 450.000 unità entro il 2016. E lo stabilimento ha prodotto in vent’anni di storia (1992 - 2012) qualcosa come 2 milioni di BMW!

Il sito di Spartanburg è sempre andato a crescere con l’espansione della famiglia X. Nel 2008 BMW annuncia un investimento di 750 milioni di dollari per espandere l’impianto così da supportare alla richiesta sempre crescente di X3, mentre nel 2012 il costruttore tedesco annuncio un ulteriore investimento di 900 milioni di dollari per espandere la capacità complessiva dello stabilimento fino a 350.000 unità annue, traguardo che verrà presumibilmente raggiunto con l’arrivo della nuova X4. A marzo 2014 inoltre il Gruppo BMW ha annunciato il più grosso investimento mai stanziato prima per Spartanburg: 1 miliardo di dollari che serviranno ad ospitare la produzione di un nuovo modello (la futura X7) e daranno vita ad 800 nuovi posti di lavoro entro il 2016.

Perché proprio in South Carolina?

Ma perché BMW ha scelto di costruire le vetture della famiglia X proprio in South Carolina, un piccolo stato affacciato sull’Atlantico? Questo Stato degli Usa prima di tutto ha una struttura scolastica molto solida per quanto riguarda la formazione tecnica e scientifica e questo rende disponibili lavoratori molto preparati dal punti di vista professionale. Inoltre è un Paese molto ben collegato con il resto dell’America e del mondo grazie ad una serie di infrastrutture per i trasporti all’avanguardia, fondamentali quando si devono esportare volumi così elevati di prodotti. Da questo punto di vista si rivela fondamentale la presenza del grande porto di Charleston, da cui possono partire enormi navi per le rotte intercontinentali.

Lo stabilimento di Spartaburg è un fiore all’occhiello nel mondo BMW per quanto riguarda la sostenibilità. A partire dal 2003 la fabbrica sfrutta un sistema di cogenerazione a metano per produrre in maniera più efficiente e pulita energia elettrica e acqua calda

Energia: viene dal metano

Lo stabilimento di Spartaburg poi è un fiore all’occhiello nel mondo BMW per quanto riguarda la sostenibilità. A partire dal 2003 la fabbrica per esempio sfrutta un complesso sistema di cogenerazione a metano per produrre in maniera più efficiente e pulita energia elettrica e acqua calda. E non stiamo parlando di briciole perché grazie alle nuove turbine installate nel 2009, più potenti ed efficaci, oggi il 50% dell’energia utilizzata dallo stabilimento viene ricavata da gas metano.

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Entro il 2016 il sito produtivo di Spartanburg genererà altri 800 nuovi posti di lavoro

 

Secondo BMW questo sistema di cogenerazione a gas ha permesso di ridurre le emissioni di CO2 di circa 92.000 tonnellate all’anno, ma anche di risparmiare, da quando è stato installato, qualcosa come 7 milioni di dollari in costi energetici. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche la decisione del 2009 di installare un impianto di pannelli solari da 500.000 dollari che oggi alimenta la struttura dove si trova il Zentrum Museum e fornisce energia a tre colonnine di ricarica pubbliche per veicoli elettrici. L’impianto è formato da 400 pannelli, ciascuno dei quali è in grado di produrre 240 Watt di energia, e riesce a far risparmiare all’incirca 135.000 kW/h di elettricità in un anno.

Nello stabilimento inoltre è stata creata un flotta di veicoli di servizio fuel cell a idrogeno per il trasporto di materiali nello stabilimento dove viene costruita la X3. Con 350 veicoli alimentati a idrogeno che circolano nella fabbrica, BMW può vantare quindi la flotta di fuel cell più grande del mondo.

Verniciatura: oggi si inquina molto meno

Sistemi all’avanguardia per ridurre l’inquinamento sono stati applicati anche nel reparto verniciatura, dove il sistema Integrated Paint Process, introdotto nel 2010, ha permesso di ridurre del 30% il consumo di energia, ma anche di abbattere le emissioni del 43%. Inoltre questa tecnologia ha consentito di risparmiare 80 minuti sul processo di verniciatura di ciascun veicolo, aumentando la produttività del 40%.

Dal 2006 poi BMW a Spartanburg è riuscita ridurre complessivamente il consumo di acqua del 55%, quello di energia del 58,7%, mentre i rifiuti in discarica si sono ridotti dell’88% e emissioni, le emissioni nell’aria di composti organici volatili (VOC) del 45,3% e le acque reflue industriali del 56,5%.

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