Briatore stronca la Fase 2 di Conte: «Soltanto chiacchiere»

Briatore stronca la Fase 2 di Conte: «Soltanto chiacchiere»
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Flavio Briatore critica aspramente le scelte dell'esecutivo Conte sulla ripresa in emergenza Coronavirus
27 aprile 2020

«Si fanno soltanto chiacchiere. Con le chiacchiere qualsiasi decisione sembra ottima. Il fatto è che al momento nessuna azienda ha ricevuto nulla. Solo alcune Partite Iva hanno ricevuto i famosi 600 euro e quando arriveranno sui conti correnti, le banche li avranno già trattenuti perché le persone si sono già esposte economicamente. In questo situazione le imprese non hanno la liquidità necessaria per tornare a lavorare»: Flavio Briatore, in un'intervista esclusiva concessa ad America Oggi, critica aspramente l'operato del premier Giuseppe Conte nella gestione dell'emergenza COVID-19.

Oltre a puntare il dito contro le misure economiche pensate dall'esecutivo Conte, Briatore suggerisce delle soluzioni per traghettare l'Italia attraverso la difficile Fase 2 dell'emergenza Coronavirus nel nostro paese, al via il 4 maggio prossimo con la ripresa delle attività manifatturiere, tra cui quelle del settore automotive. «In questo momento servono dei finanziamenti a fondo perduto, perché già prima del Coronavirus la situazione economica del nostro Paese non era brillante», puntualizza Briatore.

«Dopo questi tre o quattro mesi di blocco completo - aggiunge - non è possibile fare dei finanziamenti difficili da restituire. Non ci dimentichiamo che in Italia abbiamo una pressione fiscale del 65% sulle imprese e questo renderà quasi impossibile poter restituire i soldi nei tempi previsti. Servono soldi a fondo perduto poichè le aziende sono state costrette a fermarsi e non sono responsabili della crisi e lo Stato deve assolutamente trovare i soldi per aiutarle». «In questi mesi gli affitti e le tasse non devono essere pagati e i contributi non devono essere versati», sostiene Briatore.

«Quella che stiamo vivendo è la terza guerra mondiale e, purtroppo, non abbiamo un governo forte in grado di sopportare questa drammatica situazione. Un governo forte, in questi casi, avrebbe fatto le grandi riforme necessarie per far ripartire il Paese, come la riforma fiscale o la riforma burocratica. Invece, continuiamo a indebitarci e il governo farà arrivare i soldi ad aziende e lavoratori a giugno, in modo che questi soldi vengano utilizzati dagli italiani per pagare le tasse! Il vero problema lo vivremo nel mese di maggio, quando scadrà la cassa integrazione e in Italia avremo 10/15 milioni di disoccupati: poi vedremo quanto consenso manterrà ancora questo governo», prevede Briatore.

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