BYD è clamorosamente in cirisi: perde il 30% dei profitti dopo anni di crescita record

BYD è clamorosamente in cirisi: perde il 30% dei profitti dopo anni di crescita record
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Per la prima volta in tre anni e mezzo, il principale rivale di Tesla registra un calo significativo nella produzione: il colosso cinese non è più possente come si sperava.
3 settembre 2025

Il gigante cinese BYD ha chiuso il secondo trimestre 2025 con un crollo del 30% dei profitti, ma i dati del primo semestre raccontano una realtà diversa: vendite in aumento e utili globali ancora in forte rialzo. Crisi passeggera o è il segnale di un rallentamento strutturale?

Dopo tre anni di crescita ininterrotta, BYD ha registrato la prima vera nota negativa. Nel secondo trimestre 2025, i profitti del marchio cinese, leader nell’elettrico, sono scesi del 29,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, fermandosi a circa 894 milioni di dollari (1,048 miliardi di euro).

Un dato che sorprende idubbiamente, perché BYD sembrava aver preso il sopravvento sul proprio rivale americano, Tesla, tanto in Cina quando anche a livello globale. Secondo gli analisti, la causa principale sarebbe l’aggressiva guerra dei prezzi che sta investendo il mercato cinese, di cui BYD è stata protagonista per difendere le proprie quote.

Ma oltre al calo di profitti, c’è un altro campanello d’allarme: le vendite non hanno rispettato le previsioni. L’obiettivo 2025 era fissato a 5,5 milioni di veicoli, ma a fine luglio ne sono stati immatricolati solo 2,49 milioni, il 45% del target annuale.

BYD tra timori di crisi e numeri che sorridono

Nonostante i segnali negativi, parlare di una crisi permanente sembra prematuro. I dati semestrali raccontano infatti un’altra storia: nel primo semestre 2025, BYD ha registrato utili netti pari a 15,5 miliardi di yuan (1,865 miliardi di euro), con una crescita del 13,8% rispetto al 2024.

A questo si aggiungono vendite record: 2,14 milioni di veicoli consegnati a livello globale, con un balzo del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi sono dei risultati che confermano la leadership del brand tra i produttori cinesi e la sua influenza crescente nel mercato dei veicoli elettrici.

La perdita trimestrale appare più come una sorta di effetto collaterale delle dinamiche di mercato e di una strategia commerciale aggressiva, piuttosto che un vero campanello d’allarme.

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