Camionisti costretti a turni disumani: cinque imprenditori arrestati a Lodi

Camionisti costretti a turni disumani: cinque imprenditori arrestati a Lodi
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Cinque imprenditori facenti parte della stessa famiglia arrestati a Lodi: costringevano i propri autotrasportatori a turni massacranti, fino a 18 ore
20 maggio 2020

Costringevano i propri camionisti a turni disumani, fino a 18 ore, tanto che un autista uccise un 78enne che stava attraversando sulle strisce: sono cinque gli imprenditori indagati dalla Procura di Lodi per associazione a delinquere, sfruttamento del lavoro, estorsione ed evasione fiscale. Un'operazione, quella della Guardia di Finanza, che è stata condotta da oltre 100 finanzieri e ha portato anche al sequestro di beni per oltre 20 milioni di euro. Nei confronti dei cinque imprenditori, componenti di una famiglia le cui aziende vantano più di 150 dipendenti, è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare.

La drammatica realtà vissuta dagli autotrasportatori del gruppo Plozzer emerge tra dalle intercettazioni raccolte dai militari della Guardia di Finanza. «No, io sto male, mi stavo addormentando sul volante. Io non vado ad ammazzarmi o ad ammazzare altra gente, spiega un camionista. «E' da giugno che non scendo dal camion, mi sto arrugginendo qua e ho 75 anni», la denuncia di un altro. L'anno scorso, uno degli autisti vessati uccise un anziano che stava attraversando sulle strisce pedonali a Lecco. 

Dall'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti dei cinque imprenditori dalla Procura di Lodi emerge anche un altro dato inquietante. Alcuni dipendenti della ditta di autotrasporti Plozzer «per poter dormire sui camion che avrebbero utilizzato la mattina dopo» pagavano una cifra di 200-300 euro al mese ai loro «datori di lavoro». «Oltre 20 milioni riciclati, ed in parte reimpiegati nelle attività aziendali - si legge nella nota diffusa dalle Fiamme Gialle - hanno consentito a questa impresa criminale di accaparrarsi enorme fette di mercato della grande distribuzione organizzata, tanto da farla divenire uno dei gruppi di riferimento nazionale per il trasporto delle merci deperibili».

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