Chiara Ferragni: «Italia unico paese in cui Uber non funziona»

Chiara Ferragni: «Italia unico paese in cui Uber non funziona»
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La fashion blogger-influencer si sfoga su Instagram
16 maggio 2019

Uber in Italia ha una paladina da 16 milioni di follower: è Chiara Ferragni, che in una “story” pubblicata su Instagram si è lamentata dell’impossibilità di trovare un taxi o un’auto di Uber.

«Quando finisci di lavorare alle 8 di sera e vorresti tornare a casa ma Uber non funziona più a causa di una stupida legge appena approvata. I taxi non sono disponibili, li sto chiamando da 45 minuti», ha scritto la fashion blogger cremonese sul suo seguitissimo profilo.

La «stupida legge» a cui si riferisce la signora Ferragni è in realtà l’entrata in vigore il 14 maggio delle sanzioni per gli NCC che non si attengono alle nuove regole contenute nel “decreto semplificazioni” convertito in legge a febbraio che ha introdotto alcune misure per differenziare l’attività delle auto a noleggio con conducente da quella dei taxi.

Il d.l. 12/2019 ha innanzitutto cancellato l’obbligo per gli NCC di dover rientrare in sede dopo ogni servizio nel caso la vettura sia uscita con più prenotazioni già acquisite. A patto che le prenotazioni siano registrate su un “foglio di servizio” cartaceo da tenere a bordo che riporta targa del veicolo, nome del conducente, data, luogo e chilometri di partenza e arrivo, orario di inizio servizio, destinazione e orario di fine servizio e dati del fruitore del servizio. Il foglio di servizio avrebbe dovuto essere elettronico, ma si attende che il Ministero dei Trasporti lo attui con un provvedimento ad hoc.

Agli NCC è stata inoltre concessa una moratoria di 90 giorni prima che scattassero effettivamente le multe per dare loro il tempo di adeguarsi alle nuove normative. I noleggiatori però non ci stanno e continuano a protestare contro la nuova regolamentazione del settore.

«Chiediamo una proroga del periodo di transizione, concesso fino al 15 maggio, dell’esenzione delle sanzioni introdotte dall’articolo 10-bis della Legge 12/2019 e la riapertura di un confronto concreto di rivalutazione complessiva della legge quadro del settore che è stata completamente stravolta. Diversamente, si rischia di portare alla chiusura moltissime imprese NCC che operano da decenni sul mercato, garantendo occupazione a decine di migliaia di persone» ha scritto in una lettera aperta al Governo Luigi Pacilli, presidente di Federnoleggio Confesercenti.

Intanto lo scontro incrociato tra NCC, tassisti e Governo delude gli utenti di Uber, tra cui come detto Chiara Ferragni, che nel medesimo intervento su Instagram ha scritto: «Non posso credere che l’Italia sia l’unico Paese dove c’è un tale scontro tra i tassisti e gli autisti di Uber. I taxi sono impossibili da trovare la maggior parte delle volte e raramente accettano carte di credito e l’idea che Uber non è disponibile perché lo Stato impedisce la concorrenza con i taxi è qualcosa di incredibile».

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