Chilometri tracciati dal nuovo certificato di revisione auto: eccoli sul tagliando nel libretto

Chilometri tracciati dal nuovo certificato di revisione auto: eccoli sul tagliando nel libretto
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Partita da pochi giorni l’applicazione del nuovo metodo internazionale, che obbliga a scrivere la cifra dei km percorsi al momento della revisione obbligatoria dell’auto anche in Italia
26 maggio 2018

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Finalmente siamo operativi” viene da dire a qualcuno, che ci teneva alla tracciatura dei chilometri sulla propria carta di circolazione, mentre per i più curiosi, che magari la revisione alla propria auto l’anno fatta da poco, negli scorsi mesi con il vecchio metodo, ecco sulle nostre pagine una delle primissime immagini che ritrae il nuovo “bollo” di revisione superata, quello a norma europea in vigore dal 20 maggio 2018. Sull’adesivo apposto nel libretto ora, oltre a data, targa dell’auto, identificativi e futura scadenza di revisione, sono scritti anche i km presenti, come da odometro, nel cruscotto dell’auto appena oggetto di verifica, superata.

È questa un’utile tracciatura, anche se non certa, come tutti sappiamo, per limitare le possibili frodi sul mercato dell’usato specialmente quando lo stesso sia di fascia premium e fresco. Ce ne hanno parlato anche alcuni interlocutori intervistati da noi nel corso dell’ultimo ADD a Verona e ne approfondiremo ancora alcune sfaccettature, fornendo qualche consiglio utile per capire dove siano palesi i “taroccamenti” dei km percorsi su certe auto usate. Intanto da oggi, le grosse incoerenze di percorrenza dalla prima tracciatura di revisione obbligatoria, ovvero dal quarto anno, passando poi per quelle seguenti biennali, risultano già un dato rilevato e pubblico. L’immagine riportata ritrae il piccolo tagliando adesivo di revisione auto superata applicato sulla carta di circolazione, o libretto, di una vecchia auto ultra ventennale: percorrenza superiore ai duecentomila chilometri! Il piccolo bollo adesivo si accompagna anche a un certificato con molti altri dettagli, come previsti dalla normativa europea del 2014. A onore del vero, anche prima del 20 maggio 2018 era possibile una tracciatura dei km letti in sede di revisione, ma il dato non era sempre noto per tutti, dovendo essere pescato dagli archivi informatici e poi condiviso, generalmente da chi gestiva App o siti per servizi informativi, che proprio per questo erano divenuti molto in voga, tra chi si interessa all’acquisto di vetture usate in Italia.

 

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